Guendalina Tavassi contro Umberto D’Aponte: “Mi sono rotta le pal*e di vedere gente che sfrutta i figli solo per fare i follower e la vittima”

Mentre la sua vita sentimentale sta nuovamente attraversando un periodo felice grazie alla frequentazione con l’imprenditore Federico Perna, oggi Guendalina Tavassi, che negli scorsi giorni aveva precisato il motivo per il quale non è ancora uscita allo scoperto col nuovo fidanzato, ha rilasciato delle forti dichiarazioni contro il suo ex marito, Umberto D’Aponte.

Guendalina, nelle storie pubblicate sul suo profilo Instagram, non fa esplicitamente il nome dell’ex marito ma i riferimenti sembrano decisamente inequivocabili.

Ad infastidire la Tavassi, infatti, sarebbe il comportamento social di D’Aponte che spettacolarizzerebbe il rapporto con i figli per aumentare il suo seguito sui social e assumerebbe un atteggiamento da vittima che in realtà, ad avviso dell’ex gieffina, cozza con il modo in cui sono andate realmente le cose tra di loro.

Mi risparmio tante e tante cavolate che forse altri si dovrebbero risparmiare perché è vero che il tempo fa passare tutto, dato che molti di voi si sono dimenticati tutto, tutto completamente…annientati anni e anni di storie di Instagram dove voi avete dimenticato quello che facevo io e quello che facevano gli altri (…)  Io non voglio creare guerre sui social, non l’ho mai fatto, anche per questo mi prendo un sacco di insulti e cattiverie gratuitamente perché non ho mai detto espressamente la verità e i fatti, però mi sono veramente rotta le pal*e, mi sono rotta le pal*e di vedere gente che utilizza e sfrutta i figli solo per fare i follower e la vittima su Instagram. Se uno deve fare il padre, il genitore o quel che sia, lo facesse senza scrivere stronzate, o piangere o far finta di essere quello che poi realmente non si è

E come potete vedere nel video qui sotto, poco prima che Guendalina facesse questi interventi sui social, Umberto aveva pubblicato una chat insieme alla figlia Chloe e subito dopo delle storie in cui appariva commosso, quindi sembra ancora più chiaro che il riferimento della Tavassi fosse proprio a lui.