I Velini Elia Fongaro e Pierpaolo Pretelli: “Grazie a Striscia ci esibiamo in discoteca”

Edicola Ottobre 2, 2014

I Velini Elia Fongaro e Pierpaolo Pretelli: “Grazie a Striscia ci esibiamo in discoteca”

Con l’inizio della nuova edizione di Striscia la notizia, sono tornati sul bancone del tg satirico anche i Velini, Elia Fongaro e Pierpaolo Pretelli. “Sono contento perché grazie a Striscia ho realizzato un sogno, quello di guadagnare di più e di non chiedere soldi ai miei. Ho sempre lavorato, facevo il barista, ma ora faccio il vocalist, che è pagato meglio. Erano anni che sognavo di farlo e ci sono riuscito grazie alla popolarità ottenuta in tv. Ma da quando ho lasciato casa mia a Maratea per venire a studiare Giurisprudenza a Roma e diventare avvocato, i miei progetti non sono cambiati” dice il moro Pierpaolo, che però non disdegna il mondo dello spettacolo: “Ho fatto una comparsa nel film Basilicata Coast to coast. Non avevo mai pensato al mondo dello spettacolo: l’anno scorso mandai la candidatura come Velino per scherzo!”. Infine, rivela di essersi fidanzato: “Sì, sto con Daniela da 4 mesi. E’ laureata in Psicologia, ma per ora fa la cassiera. Sono geloso e ammetto che al suo posto non so se riuscirei a stare con una persona che sta a contatto con tanta gente come me. Ma lei si fida di me, sto bene e sono felice con lei”.
Il biondo Elia, invece, è single: “Mi piacerebbe avere una fidanzata, ma non l’ho ancora trovata! Diciamo che sono esigente, sia come aspetto esteriore che come carattere. Cerco una bella ragazza, intelligente, che non sia gelosa del lavoro che faccio e del fatto che viaggio”. Poi, parla anche lui del suo passato: “A 16-17 anni volevo fare un tatuaggio, ma i miei non me l’hanno permesso. Adesso li ringrazio perché adesso chissà cosa avrei stampato sulla pelle. Potrebbero essere un problema per il mio lavoro da modello. Ho un’immagine molto pulita, non ho orecchini né anelli e voglio tenerla così. I miei mi hanno insegnato ad essere una persona responsabile, con un’educazione anche severa. Un anno sono andato a fare l’operaio in una segheria di marmo dalle mie parti: quell’estate ho capito cosa significa il lavoro duro. Dopo il diploma ho lavorato come impiegato in un’azienda, ma poi ho dato le dimissioni, mi sono trasferito a Milano, mi sono iscritto alla Facoltà di Scienze Politiche e ho iniziato la mia carriera di modello”.

Fonte: Di più Tv

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