Isola 16: l’opinione di Chia sulla seconda puntata

Se ‘chi ben comincia è a metà dell’opera‘, quest’edizione de L’Isola dei Famosi promette proprio bene. Ma ci avete fatto caso anche voi che sono nate più dinamiche in tre giorni in Honduras che in sei mesi di Gf Vip 6? La meraviglia!

Dopo il troca-gate a ‘sto giro ci hanno deliziato con il cellulare-gate, con accuse di presunti privilegi concessi a taluni e non ad altri fin dalla reclusione in hotel. Losche tramine su rasoi elettrici approvati “per esigenze mediche” e irrinunciabili rosari negati con crudeltà. Sordide insinuazioni e manco troppo velate allusioni al grido di “non l’ho detto io, me l’ha riferito quell’altro“. Ah, quanto succoso trash che si profila all’orizzonte honduregno!

Merito di un cast che pullula di scassaminch*a da combattimento, Floriana Secondi e Carmen Di Pietro su tutti, certo. Ma anche di Ilary Blasi che, a differenza di Affonzo, anziché stroncare i beceri catfight sul nascere per andare a dedicarsi a qualche imbarazzante siparietto con Giucas Casella di quelli che divertivano solo il conduttore, li alimenta buttando altra carne sul fuoco e lasciando i naufraghi scannarsi in diretta. Così si fa, diamine!

C’è Carmen che non sopporta Lory Del Santo perché “è una che fa l’amica, ma è molto falsa“. C’è Laura Maddaloni che sbrocca live contro la Di Pietro perché “quando ho cercato di spiegarti la storia delle nomination mi hai mandato a fare in cul*!“. Poi c’è Floriana che dà a Nicolas Vaporidis del “privilegiato infame” e Vaporidis che sostiene che la Secondi sia “un’esaltata vittima di sé stessa“. Nemmeno Jeremias Rodriguez sembra avere molta simpatia per Nicolas, ma ne ha ancora meno per Carmen (visto che – quando quel pasticcino di papà Gustavo nel nominare lei e Alessandro Iannoni ha precisato che “se Ale è così bravo è merito anche della sua mamma!” – lui ha subito aggiunto che “sono sicuro che se non ci fossero le telecamere lui risponderebbe molto di più, quindi non so quanto sia stata brava…“).

E in mezzo a questi primi stracci che volano c’è pure spazio per l’amorazzo a distanza tra Roger Balduino ed Estefania Bernal, che pare abbiano “fatto scintille” già in albergo, prima dello sbarco, e soprattutto per il rapporto incredibilmente assurdo tra mamma Carmen e Alessandro. Lui che se la vuole “scrollare di dosso” ma poi è il primo a farle scenate di gelosia se “sta tutta nuda” perché “non voglio che gli altri guardino tutta l’abbondanza che ha qua davanti“. Lei che “lo tratta come fosse il suo schiavo, poverino” (cit.) e che gli consentirà di fidanzarsi solo quando sarà laureato e dotato di stipendio. Freud chi?

In qualsiasi reality di solito i primi giorni sono sempre all’insegna del “volemose bene“, dei complimenti fake e di quei sorrisini di circostanza mentre si studiano gli avversari. Questi manco tre giorni che sono in Honduras e già si saltano alla giugulare. Qua c’è proprio del POTENZIALE IMPORTANTE, regà. Non oso pensare cosa potrà succedere quando, oltre a rodersi il fegato per le polemicozze, gli si contorcerà anche lo stomaco dalla fame.

E’ in casi come questo che mi cruccio che non esista un live 24/7 anche dell‘Isola. Com’è possibile ridurre tutto questo succoso trashazzo ad un misero daytime di 7 minuti, come? Sono una persona semplice, vorrei solo godermi extension che volano e insulti che si sprecano in santa pace. Senza che sul più bello parta la sigla di Love is in the air, mortacci loro.

In mezzo a tutto questo delizioso disagio, comunque, di schierarmi già da ora non ne ho alcuna intenzione. Siamo partiti così bene che io manco vorrei che venisse eliminato nessuno al televoto, figuriamoci. Abbiamo una Carmen “insopportabile” (cit. Clemente Russo), una Floriana che ce l’ha con il mondo e Antonio Zequila che riuscirebbe a far bestemmiare persino i santi. In che senso dovremo privarci di qualcuno di loro così presto?

Sì, ok, lo so che poi li spediscono a Playa Sgamada e le loro sorti non sono ancora decise. Però è un peccato disperdere ‘sti rompipal*e su spiagge differenti, onestamente. Prendete Patrizia Bonetti, per esempio. Lei che manco tra i naufraghi ufficiali figurava, poi il social media manager dell’Isola ha spoilerato per errore la sua presenza nel cast et voilà, eccola in gioco già alla seconda puntata. E una che esordisce dicendo che “se una persona non mi va a genio glielo faccio percepire in breve“, che da del “bello viscido” a Zequila e che sostiene che Vaporidis “se la potrebbe tirare anche di meno” non è OGGETTIVAMENTE SPRECATA, lontana dal gruppo?

Con tutto il bene per Roberta Morise (che abbiamo scoperto non avere “molto senso del pudore“, essere allergica alle “costrizioni tipo i costumi da bagno” e soprattutto timorosa di possibili litigi perché “lì potrei diventare un po’ tamarra!“), ma speravo che fosse la Patti ad avere la meglio su di lei in quella infinita prova del fuoco per conquistarsi un posto in coppia con quel dolcino di Blind. E invece tocca sperare che Ilona Staller, eletta capo di Playa Sgamada (da tutti tranne che da quel fasullo di Marco Melandri, che strano!), nella puntata di lunedì la scelga per fare coppia con lei e tornare in mezzo agli altri.

Un po’ tortuoso questo nuovo meccanismo di gioco, a dir la verità. Manco è ben chiaro come verranno decise le eliminazioni definitive, visto che per ora quelli che hanno perso al televoto sono ancora tutti lì. Però sicuramente è molto più interessante una seconda spiaggia ‘affollata’ che doverci puppare la Beatrice Marchetti di turno che passa il tempo in solitaria a creare imperdibili costumi con le foglie delle palme, ecco. Più gente c’è a dover convivere su quelle isolette più gli scontri sono dietro l’angolo. Ed è proprio quello che vogliamo.

Ora però ho davvero bisogno di Guendalina Tavassi. La necessito e la bramo. In questo clima così sereno e tranquillo, lei e suo fratello Edoardo sono proprio la perfetta ciliegina sulla torta del disagio. Dei due Cugini di Campagna, son sincera, non è che senta la mancanza, anzi. Ma confido che almeno per la terza puntata la quarantena per Guenda sia finita, perché ho bisogno di vedere qualche fegato esplodere. Che il trash non è mai abbastanza, qua.