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Marco Bocci rivela un clamoroso retroscena sul matrimonio con Laura Chiatti: “Lei il giorno dopo mi ha chiesto il divorzio”
Ecco cosa ha confidato l’attore in occasione della presentazione del suo libro
Carola 01/02/2025

A distanza di 11 anni dal loro matrimonio, Marco Bocci – in occasione della presentazione del suo libro Nelle tue mani, nella sua pelle – ha parlato anche del rapporto con sua moglie Laura Chiatti, facendo alcune rivelazioni in merito alle nozze.
I due attori, genitori di Enea nato nel 2015 e di Pablo, avuto nel 2016, sono convolati a nozze il 5 luglio 2014, ormai ben 11 anni fa e proprio in merito al matrimonio e in particolare al giorno successivo, Marco ha parlato a Gazzology.
L’attore, infatti, ha confessato che il giorno successivo alle nozze, Laura gli ha chiesto il divorzio:
Sono 11 anni e non avrei mai pensato di arrivarci solo per un motivo: perché mi ha chiesto il divorzio il giorno dopo il matrimonio. Non sto scherzando. La mattina dopo ha chiesto il divorzio, poi piano piano ci ha ripensato. Abbiamo deciso di sposarci due settimane dopo esserci conosciuti. Organizzare un matrimonio con una persona che conosci da due settimane non è una cosa emotivamente facilissima quindi ci sta che ci possono essere degli sbalzi d’umore. Poi invece sono 11 anni.
Parlando del suo libro, Marco ha spiegato che si tratta del racconto di un amore tossico, visto dal punto di vista femminile. A tal proposito, l’attore ha affermato che la storia attinge anche a ciò che ha vissuto in prima persona nel corso della sua vita:
Deriva anche molto da me. Io sono sempre stato uno un po’ dipendente affettivo, dipendente d’amore, dipendente anche di cose. Se mi affeziono a qualcosa io rischio di dedicargli ogni attimo della mia vita, ogni pensiero. Ma anche sciocchezze, anche uno sport per dire. Arrivo poi a una certa età che non sono più un ragazzino quindi riesco a rendermene conto e a saperla gestire. Riesco a prenderne le distanze. Poi avendo sempre sofferto questa cosa e sentendone parlare molto di amore tossico, mi è venuto quasi spontaneo raccontare in un’altra forma anche le mie esperienze attraverso però il punto di vista femminile.









