Marco Bocci: “Vorrei girare un film con mia moglie Laura Chiatti, ma lei mi preferisce nel ruolo di papà…Nel frattempo, lascio ‘Squadra Antimafia’!”

Edicola Ottobre 31, 2015

Marco Bocci: “Vorrei girare un film con mia moglie Laura Chiatti, ma lei mi preferisce nel ruolo di papà…Nel frattempo, lascio ‘Squadra Antimafia’!”

Dopo essersi preso un periodo di riflessione per godersi le gioie della paternità, Marco Bocci torna in prima linea sul piccolo e sul grande schermo. Al cinema è protagonista di un thriller, L’esigenza di unirmi ogni volta con te, una pellicola in cui recita (spesso poco vestito e la cosa ha fatto discutere…) accanto alla sexy collega Claudia Gerini. Mentre in televisione lo vediamo ancora una volta nei panni del vicequestore Domenico Calcaterra, protagonista della settima stagione di Squadra antimafia, la popolare fiction in onda mercoledì sera su Canale 5. Dalla prossima stagione, però, l’attore umbro non sarà più nella serie poliziesca di Mediaset, perché ha altri e ambiziosi progetti in cantiere. “Devo molto al ruolo del vicequestore Calcaterra, è un personaggio che mi ha regalato grande popolarità presso il pubblico del piccolo schermo. Ora, però, mi dedico al teatro: da marzo sarò al Quirino di Roma nei panni del geniale pittore Amedeo Modigliani“, racconta lui. Ma i cambiamenti di Bocci non riguardano solo la sfera professionale. Da quando è diventato padre di Enea, nato dall’unione con sua moglie, l’attrice umbra Laura Chiatti, Marco si è cimentato in un ruolo per lui inedito: quello di papà affettuoso e innamorato del suo erede. Quando gli si chiede se adesso tra i sogni da realizzare gli rimane quello di girare un film con sua moglie, però, risponde: “A me piacerebbe, a lei invece no. Comunque oggi l’importante è lavorare, anche se in questo periodo la priorità è nostro figlio Enea“. Quanto al film al cinema, in cui interpreta un poliziotto, commenta: “Si tratta di un thriller passionale, non di una pellicola d’azione. E’ la storia di un uomo che parte in un certo modo e alla fine, da apatico e introverso che era, diventa rabbioso. Le scene bollenti con la Gerini? In lei ho scoperto una grande professionista, che affronta il proprio lavoro con generosità. Claudia non è una che pensa a sé, ma al progetto. Per quanto riguarda le scene hot, erano nel copione: se fai l’attore, devi girare anche quelle. Il regista ha dedicato molta attenzione ai momenti hot del suo film ed è stato attento a mantenere un’atmosfera calda. Quelle scene, che al cinema sembrano perfette, nella realtà sono piuttosto complicate da girare. Oltre a un certo imbarazzo, devi stare attento anche a non farti male e a non farlo alla tua partner. Non sono così idilliache come sembrano…Per esempio, in una scena piuttosto concitata di passione, all’inizio ero preoccupato di non andare a sbattere contro un comodino!“. Poi, dato che il film è tratto da un romanzo, quando gli si chiede se è riuscito a leggerlo prima di interpretare il ruolo di Leonardo, Marco confessa: “Purtroppo no, ma sarebbe stato bello, più che altro per farmi cogliere sfumature che non sono riuscito a dare al mio personaggio“. Infine, quando si nota che così come il film è ambientato nella provincia pugliese, lui vive nella provincia umbra con Laura e suo figlio, dichiara: “Se hai una famiglia, in provincia si vive davvero bene, soprattutto se si hanno figli piccoli. Certo, se devi nascondere una relazione con una donna sposata, come accade ai due protagonisti del film, tutto diventa complicato!“.

Fonte: Nuovo

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