Rakele, nuova proposta a Sanremo: “Ho fallito a X Factor…Meglio così!”

Edicola Gennaio 4, 2015

Rakele, nuova proposta a Sanremo: “Ho fallito a X Factor…Meglio così!”

Il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo 2015, Carlo Conti, ha annunciato, oltre ai nomi dei 20 concorrenti della Sezione “Big” (che potrete leggere QUI), anche i nomi delle 8 “Nuove proposte”. Anche in questo caso, ci saranno dei volti già noti al pubblico, come Erika Mineo (adesso Amara) ed Enrico Nigiotti, già concorrenti di Amici, oppure Giovanni Caccamo di X Factor. Tantissimi, invece, gli esclusi dalle selezioni, come I Carboidrati, Diana Del Bufalo e Simonetta Spiri (Amici) e Tommaso Pini (The Voice). Tra i pochissimi che ce l’hanno fatta, c’è Rakele, nome d’arte di Carla Parlato, cantante napoletana di soli 19 anni, che porta sull’Ariston Io non so cos’è l’amore e rivela che in passato era stata scartata da X Factor: La mia canzone è nata in un giorno di pioggia, mentre chiacchieravo con i miei produttori del vero significato dell’amore. L’amore, inteso come rapporto di coppia, per me è fiducia, complicità e fedeltà. Credo che Sanremo sia un punto d’inizio: spero di condividere la mia musica col pubblico e cominciare il mio futuro canoro. Faccio musica da sempre, ma la visibilità che mi si offre ora è diversa da quella sperimentata finora suonando in giro per Napoli col mio gruppo elettro-pop Energia. Sono una 19enne anomala: frequento poco i social. Preferisco leggere un libro, ma mi rendo conto del fatto che il Web sia uno strumento importante per chi vuole fare questo mestiere. La mia famiglia mi ha sempre sostenuto tantissimo e non è un fatto comune: molti genitori vorrebbero che i figli facessero un altro lavoro e non che intraprendano la carriera di musicisti. Appena ho saputo di esser stata presa, mia mamma ha urlato al telefono con me e ho fatto brutta figura con Carlo Conti, che era lì!“. Quando le si chiede cosa pensa dei talent, risponde: “Sono un’arma a doppio taglio. Da un lato danno la possibilità di emergere ai giovani che ne escono vincitori, dall’altro possono penalizzare chi non vince, che viene dimenticato in fretta. Rappresenta un percorso un po’ “facilitato”, ma non so quanto possa rivelarsi una mossa positiva. A 16 anni tentai X Factor; superai le prime selezioni, ma non le successive. Forse, a questo punto, è stato meglio così!

Fonte: Vero

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