‘The Voice of Italy 2’: l’opinione di Chia sulla sesta puntata



Io entro la fine di questa edizione di The Voice of Italy verrò scomunicata e gentilmente invitata a bruciare tra le fiamme dell’inferno (dove potrei trovarmi in buona compagnia, per altro ), ve lo dico, ma la mia voglia di asfaltare Suor Cristina -in senso letterale proprio, col Caterpillar – sta raggiungendo vette inesplorate 

Furba che metà basta, la cara Cristina Scuccia ha capito sin da subito che il velo avrebbe fatto la differenza, e passate le Blind Auditions (le uniche che potevano impensierirla, qualora il boato del pubblico in studio non le fosse venuto in aiuto ) le Battles per lei sono una passeggiata  Con chiunque fosse stata accoppiata a sto giro, persino con Raffaella Carrà, avrebbe vinto a occhi chiusi.. figurati se si giocano così presto una carta così importante per la visibilità internazionale del programma  A farne le spese è una Luna Palumbo che, ad armi pari (e per armi intendo gli outfit, ovviamente ) avrebbe avuto sicuramente la meglio  Non a caso la Raffa s’è giocata uno dei due Steal che ha a disposizione in questa fase della trasmissione per accaparrarsela 



L’evidente preferenza per Suor Cristina, tuttavia, non appartiene solo al suo coach J-Ax ma al programma tutto: non passa puntata in cui non si parli di lei, a prescindere che le tocchi esibirsi oppure no, e sinceramente se fossi nei panni di uno degli altri cantanti in gara mi girerebbero le palle ad elica, proprio  Va bene che se la trasmissione acquista più visibilità torna comodo un po’ a tutti, però che cavolo.. così è troppo  E mi conforta notare che questi spottoni per la suora sono così evidenti che anche il finalista della passata edizione Timothy Cavicchini sulla sua fanpage su Facebook si è espresso in merito:



Rimango tuttavia convinta che can che abbaia non morde, che adattato verrebbe suora che canta non vince  Quindi confido nei futuri finalisti, per farle fare la fine che merita, ossia un mesto ritorno nel coro del convento 

Tornando alle Battles, quella più interessante e combattuta è stata senza dubbio quella tra Federica Marinari e Benedetta Giovagnini.. entrambe veramente brave, la prima è stata scelta dal suo coach Piero Pelù per i Knock Out mentre la seconda è stata salvata dall’eliminazione da J-Ax che ha premuto un meritatissimo Steal 

Noiosissima la sfida tra Claudia Coticelli e Lorenzo Pagani del #TeamNoemi (vinta fortunatamente dalla ragazza) che vista anche l’ora tarda mi ha fatta cadere per qualche istante in catalessi, e tre-men-da  quella tra Valentina Sarto e Simone Di Benedetto (dove ha avuto la meglio lui, che era sicuramente il meno peggio) sulle note di Sono bugiarda.. Una violenza alle mie orecchie inaudita, ma che era? 

Prevedibile la vittoria di Esther Ololuro su Steven Patrick Piu del #TeamPelù (che il rocker si fosse pentito di aver pigiato il pulsante per lui lo si era capito circa tre secondi dopo il fattaccio, quando il roscio non prendeva una nota alta manco a pagarla, e ieri ha trovato il modo più elegante e sicuro per silurarlo ), come anche quella del bergamasco Giuseppe Maggioni su quello spocchioso di Francesco Capriglione del #TeamCarrà 

Meravigliose le esibizioni di Claudia Megrè (che ha sconfitto una bravissima Paola Bivona salvata poi da Noemi), Dylan Magon (che come immaginavo ha prevalso sull’altro rapper in gara, Ivan Granatino) e Federica Buda (a proposito, ma non vi ricorda un po’ l’Amoroso lei? Come tipino, dico.. ) che ha sotterrato una Francesca Romana D’Andrea che oltre al bel visino andava poco lontano 

Ma l’esibizioni più figa della serata è stata senz’ombra di dubbio quella del mio favorito, il toscano Tommaso Pini  Già dalla Blind, durante la quale per diversi istanti non ce l’hanno mostrato ma ce lo hanno solo fatto ascoltare, il mio sesto senso m’ha suggerito che di cavallo di razza si trattava, ed ecco qua, c’avevo visto giusto  Un timbro particolare e riconoscibile, un’originalità d’esecuzione che agli altri manca.. Per quanto mi riguarda potrebbe cantarmi non dico la lista della spesa, ma persino la bolletta del gas nel famoso inverno artico, e io ne rimarrei comunque estasiata 

Dopo la prima Battle, confermo: come lui non c’è nessuno. The one and only, il #CoccoDiChia della stagione  La patente del Caterpillar è tua, Tommy, vai e asfaltameli tutti