Uomini e Donne

Uomini e Donne, Mario Adinolfi spiega: “Ecco perché Maria De Filippi dovrebbe puntare su di me!”

E a proposito della querelle con Tina Cipollari…

Alessia S. 08/09/2025

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Mario Adinolfi, giornalista dalle idee conservatrici ed ex naufrago dell’ultima edizione de L’Isola dei Famosi, ha espresso un desiderio che ha lasciato tutti sorpresi: partecipare come opinionista a Uomini e Donne.

Durante una puntata di Casa Lollo l’ex naufrago infatti aveva dichiarato:

Il mio sogno professionale, ti faccio una confessione in esclusiva, questa ovviamente non l’ho mai detto, è fare Tinì Cansino. Io vorrei essere Tinì Cansino. Vorrei essere la seconda voce maschile di Uomini e Donne dietro Gianni Sperti. Come Tinì Cansino lo è per Tina.

Queste dichiarazioni avevano lasciato tutti sorpresi e avevano fatto il giro del web fino ad arrivare a Tina Cipollari, una degli opinionisti di punta del programma, che aveva reagito in maniera non proprio entusiasta e senza troppi giri di parole aveva risposto con un laconico:

No, grazie siamo al completo!

Pronta era stata la replica del giornalista:

Non è intelligente far vedere così esplicitamente che si teme il cambiamento, prima o poi le rendite di posizione cadono per tutti.

Intervistato da Fanpage.it, Adinolfi ha spiegato quale sarebbe il suo contributo in più al programma e non si è risparmiato un’ulteriore frecciata alla Cipollari:

È normale che Tina voglia blindare la sua posizione. Stai tranquilla Tina, il tuo regno del trash non te lo tocca nessuno, raggiungi vette inarrivabili. Ripeto, è naturale che blindi la sua posizione. È uno stile molto italiano difendere le proprie posizioni arroccate. Non è una novità.

Nel corso dell’intervista ha spiegato che Uomini e Donne è il suo guilty pleasure e che in particolare lo appassionano le vicende del Trono Over:

È il mio guilty pleasure delle tre del pomeriggio. Conosco Gemma Galgani e tutte le altre storie. Sono appassionato di Trono Over, mentre mi annoiano mortalmente i tronisti come Gianmarco (Steri) e Martina (De Ioannon). Non riesco a seguirli con passione. Ma Gemma sì. Maria De Filippi mette in scena la commedia umana contemporanea, quella che faceva Balzac. E lo fa con piglio commerciale. Una volta consolidata quella formula, credo che ci sia lo spazio per un colpo d’ala intellettuale.

Per quanto riguarda il “tocco in più” che darebbe al programma, sarebbe dal punto di vista intellettuale:

Una televisione in cui il dato pop sia collegato a un dato che talvolta può diventare anche intellettuale. È quello che ho fatto all’Isola per certi versi. L’isola era per molti il regno del trash, no? E quando arriva un uomo di 225 kg sembra il circo, la donna cannone. Io ho provato a immettere degli altri elementi, dei fattori di riflessione. Non potevo metterci il glam, non sono bello, non sono prestante e facevo fatica; però potevo metterci delle idee.

Questo perché nello scontro fra Rai e Mediaset secondo lui sarebbe vincente un approccio più culturale:

Siamo a un bivio. Si può decidere di fare numeri e basta – temo che Maria De Filippi abbia questa tentazione che il numero sia pregevole di per sé – oppure si può decidere di fare narrazione popolare, cioè il grande romanzo popolare della commedia umana, però avendo consapevolezza di farlo. Oltre a vincere devi convincere. Nello scontro tra Rai e Mediaset, la vittoria viene conquistata in nome di un approccio culturale.

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