Marco Bianca a IsaeChia.it: “Dopo il mio tradimento, l’ex tronista Veronica Ranieri non mi ha mai dato la possibilità di chiarire!”

Veronica Gennaio 1, 2018

Marco Bianca a IsaeChia.it: “Dopo il mio tradimento, l’ex tronista Veronica Ranieri non mi ha mai dato la possibilità di chiarire!”

Dopo un lungo fidanzamento, Veronica Ranieri, ex corteggiatrice di Costantino Vitagliano e poi tronista, e Marco Bianca, anche lui già visto in veste di corteggiatore a Uomini e Donne, avevano deciso di convolare a giuste nozze nel 2013:

La loro favola, però, ha avuto un epilogo alquanto negativo: il matrimonio, infatti, è finito dopo soltanto un anno e mezzo con la Ranieri che accusava l’ex marito di averla tradita (QUI le dichiarazioni dello scorso anno).

A distanza di tempo, Marco – che recentemente ha preso parte al Trono Over – in esclusiva per noi, ha voluto raccontare la sua versione dei fatti…

Ciao ragazze, innanzitutto buongiorno e buone feste.

Finalmente è arrivato il momento di parlare: sono passati due anni, e la donna che avevo scelto per la mia vita, che avevo sposato, con cui avevo condiviso un altare e tante altre cose, oggi ha un nuovo compagno e da quanto mi riportano conoscenze comuni, prestissimo ci andrà a convivere. È arrivato il momento di raccontare a coloro che vogliono sapere, la verità di un matrimonio buttato alle ortiche per orgoglio, immaturità e probabilmente perché lottare non è per tutti.

Andiamo ai fatti di due anni fa circa: subito dopo il compleanno di mia moglie, festeggiato insieme, una sua amica le propone di andare giù a casa a Taranto per qualche giorno, perché una persona a noi cara stava venendo meno e, quindi, sarebbe stata un’occasione per salutare qualcuno che nella sua vita, e un po’ anche nella mia, aveva lasciato un segno meraviglioso.
I primi giorni sono all’insegna del divertimento e Veronica si fa sentire poco ma comprendo che in quei giorni volesse festeggiare il suo compleanno e sentirsi un po’ a casa. Purtroppo, poi, le condizioni di questo amico di famiglia si aggravano, fino alla peggiore delle conclusioni. C’è un attimo di confusione: io mi trovo ancora a Milano e cerco di capire con Veronica se sia il caso di andare a Taranto, però, dopo una giornata mi viene vietato di recarmi a casa loro perché non sarei stato ben accetto.

L’anno precedente, infatti, era successa una cosa che aveva turbato la nostra relazione: durante un pomeriggio di novembre avevo intrapreso un tradimento virtuale su Facebook. Questa cosa (di cui avrei molto da dire) aveva portato la sera stessa Veronica lontano da casa. Come è semplice immaginare, c’era stato qualcuno che si era divertito a istigarmi per creare una sorta di prova. Qualcuno di molto vicino a noi che faceva parte del suo nucleo familiare. Non sto a giustificare, né a spiegare i dettagli di questa cosa, perché ognuno deve essere in grado di prendersi le responsabilità delle proprie scelte e pagarne le conseguenze. Ma il risultato è stato di vivere lontano dalla persona che avevo amato e per circa un mese ho cercato in tutti i modi di convincere Veronica che era stato un errore, una provocazione, uno scivolone e che avremmo dovuto aiutarci ad essere una famiglia migliore.

A Natale vado a casa di mia moglie e decidiamo che nessuno dei due è disposto a rinunciare al nostro amore. L’anno successivo, poi, c’è stato anche un percorso psicologico affrontato insieme. Un percorso, in cui purtroppo l’unico obiettivo è stato quello di voler colpevolizzarmi per quanto era accaduto senza mai mettersi in discussione e senza mai raccontare veramente quali fossero le mancanze all’interno di una relazione forte, ma imperfetta come tante altre.
Veronica dopo il funerale rientra nella nostra casa a Milano, scossa ma cosciente perché sapevamo che quel momento era vicino da tempo. Eravamo stati lontani da una settimana, c’eravamo abituati nei sei anni passati insieme a non stare più di un giorno l’uno lontano dall’altra, era lei quella che non tollerava la distanza e aveva educato me nello stesso modo.
Al suo rientro, organizza una serata con le amiche, dorme fuori, cosa che negli ultimi due mesi avveniva puntualmente tutte le settimane perché organizzava un pigiama party con tre o quattro colleghe. Torna a casa e trascorre il giovedì sera con me, il venerdì compro il pesce fresco per la nostra consueta cena pre-weekend, ci rilassiamo davanti alla TV per poi viverci i nostri due giorni settimanali liberi. Ma quel venerdì sera, litigammo davanti ad una sua amica per questioni di gelosia e da quel giorno non saremmo stati più insieme. L’indomani mattina mi alzo e cerco di chiarire la questione, ma lei mi dice che forse non ha più gli stessi sentimenti nei miei confronti e che devo andare via di casa, così prendo le mie cose e nei mesi successivi chiedo intercessioni varie solamente per provare a chiarirci. Questo chiarimento, però, non è mai avvenuto e ho soltanto ricevuto messaggi legati alle sue richieste. Posso giurare davanti a Dio che non mi è stato mai dato la possibilità di chiarire e che a distanza di 8 mesi quando ho preso la situazione fortemente in mano, mi è stato risposto che era troppo tardi.
Il dolore più grande e la più grande sconfitta non è stato perdere qualcosa che avevo amato, adorato più della mia vita e più della mia famiglia, ma è stato l’essere cancellato come un insetto, schiacciato al suolo e spazzato via.
La casa che avevamo comprato insieme e che io avevo ristrutturato con i miei soldi e con l’aiuto anche di suo padre, è rimasta a lei. Questo è un dettaglio ma è solo per far comprendere quale può essere il valore di un uomo che a distanza di due anni vede la propria ex moglie almeno una volta alla settimana sul posto di lavoro e non riceve nemmeno un saluto. Sono un uomo che è stato cancellato, come si cancellano i fidanzatini di 15 anni senza una parola, senza un dialogo, solo per orgoglio. Solo perché la mia uscita da quella casa era stato un atto di forza e di carattere inaccettabile.

La persona che ho amato non era questa. Ma la sua parte migliore, la più bella che sono stato in grado di tirar fuori e di far vedere al mondo, rimane nel mio cuore. Questi anni sono stati per me un lutto, un dolore unico. Ho tentato di presentarmi alla ricerca di una nuova donna, ho tentato di ridare fiducia a qualcuno. Oggi è molto più difficile, ma sarà il tempo a dare le risposte. Nel mio cammino ci sono io, che fino ad oggi avevo messo davanti a tutti rispetto e dignità di un sentimento che meritava di essere protetto. Oggi sono probabilmente fuori luogo e fuori moda. Vengo probabilmente considerato un stupido, idealista e romantico, ma va bene così, purtroppo sono questo.

Infine, volevo chiarire anche un’altra cosa: tra noi due l’unico che ha rinunciato alla carriera nello spettacolo sono stato io. La mia ex moglie era ormai nel dimenticatoio da parecchio tempo quando noi ci siamo fidanzati. Io ero sulle copertine di alcuni settimanale di gossip, lavoravo costantemente per delle aziende per cui facevo da modello e stavo intraprendendo una strada nel cinema. Ho più volte provato a spingere e a sostenere Veronica a intraprendere i suoi sogni: a provare a trasformare in realtà le sue passioni, l’unico risultato è stato quello di abbandonare le mie strade perché la sua gelosia era più forte di ogni ragione e il mio amore era più importante di quelle passioni.

Grazie mille ragazze. Un saluto ai lettori.

AGGIORNAMENTO – Sotto il post sul nostro profilo Instagram, Veronica  ha voluto rispondere così all’ex marito:

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