Vanessa Collini, storica collaboratrice di Maria De Filippi: “Ecco perché nel mio cellulare l’ho registrata come La Belva. Quando le cose vanno come a Maria non piace può capitare che…”

L’autrice tv ha poi svelato perché ha lasciato la società della De Filippi e chi sono i personaggi storici di Uomini e Donne che le sono rimasti nel cuore

Rossella Aprile 24, 2024

Vanessa Collini, storica collaboratrice di Maria De Filippi: “Ecco perché nel mio cellulare l’ho registrata come La Belva. Quando le cose vanno come a Maria non piace può capitare che…”

Vanessa Collini Sermoneta, autrice televisiva che ha collaborato con Maria De Filippi per quasi 28 anni, ha rivelato di aver partecipato alle prime puntate di famosi programmi televisivi italiani come “Uomini e donne“, “C’è posta per te“, “Amici” e “Temptation Island“.

Queste esperienze fanno parte del suo lungo percorso professionale accanto a Maria De Filippi, durato dal 1993 al 2020.

Recentemente, ha pubblicato il suo libro intitolato “Figli di Maria“, in cui ha ripercorso le emozioni e gli eventi vissuti durante la sua carriera televisiva.

Tvblog ha intervistato l’autrice televisiva. Alla domanda riguardo alla scelta del titolo del libro, Vanessa ha risposto:

Il titolo del libro sarebbe dovuto essere ‘Grazie, Maria!‘ Ma mi hanno che sarebbe risultato banale. Allora avevo pensato a ‘Maria Family‘, perché io per quasi 28 anni mi sono sentita parte della famiglia di Maria. Alla fine ho scelto ‘Figli di Maria’.

Alla domanda se Maria fosse stata informata riguardo a questo libro, la Collini ha dichiarato:

È stata ovviamente informata. Le ho comunicato che il libro – un omaggio, un ringraziamento per tutto quello che con e grazie a lei sono riuscita a fare nella mia vita lavorativa e personale – era in pubblicazione. Non mi ha detto niente – spesso capita che non risponda – quindi va bene così.

Interpellata su come mai abbia lasciato la Fascino di Maria de Filippi nel 2020, la Collini ha replicato:

Maria lavora 7 giorni su 7, circa 12 ore al giorno. Per un periodo ho tenuto quel ritmo anche io. Per dire: mi sono sposata il 2 settembre 2020, di mercoledì. Il giorno prima ho lavorato fino alle 18 e il giorno dopo alle 11 ero in ufficio perché si registravano due puntate di Uomini e donne. Non me chiese Maria, è che io sono fatta così. Ad un certo punto – dopo essermi divertita lavorando a cose che per me sono fighe  – mi sono resa conto che avevo poco curato la famiglia. E allora mi sono detta: “Ora voglio rallentare”.

E riguardo alla reazione di Maria riguardo alle sue dimissioni:

Quando le ho comunicato la mia intenzione di lasciare… non ha fatto i salti di gioia, ecco. Ha compreso che il problema non era economico. Semplicemente non riuscivo più a conciliare tutto.

Vanessa ha spiegato di cosa di occupa ora:

Continuo a fare l’autrice tv. Per Greenboo (ex Lotus Production) di Marco Belardi ho realizzato Inside Gemelli, docuserie in 9 puntate disponibile su Rai Play. Su questa piattaforma è in arrivo anche Together, docu di 60 minuti ambientata nella casa circondariale di Pozzuoli. E poi lavoro a Sorgente di vita, un programma storico di Rai3 nato, come me, nel 1973, a cura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Qualche anno fa ho fatto una conversione all’ebraismo e nel 2019 ho trovato Marco. L’ho sposato nel 2020, in piena pandemia, al matrimonio c’era anche Maria. Mi ricordo la sua battuta: “Per sposarti dovevi aspettare il covid!“.

La Collini ha anche raccontato con chi è rimasta maggiormente legata, tra le persone con cui ha collaborato negli anni:

Tina Cipollari, Claudia Montanarini, Costantino Vitagliano e Alessandra Pierelli, perché ho iniziato con loro. Ma anche Giuseppe Lago: ricordo che andammo a Parigi per girare una puntata. Il giorno dopo la messa in onda mi chiamò la produttrice Sabina Gregoretti (il braccio destro di Maria De Filippi, Ndr) e mi disse: “Abbiamo fatto il 40% di share“. Ed ancora: Anna Munafò, seconda a Miss Italia, all’inizio mi stava antipatica, poi Maria la scelse come tronista. Quattro anni fa sono stata sua testimone di nozze e domenica prossima la raggiungerò a Milazzo, dove vive, perché le è nato il secondo figlio. È diventata una mia grande amica.

Interrogata se le fosse capitato di dire alla De Filippi che stavano facendo un brutto programma, la Collini ha replicato:

Non mi sono mai trovata a fare cose che non mi piacevano. Nel 2007 Un due tre stalla, programma prodotto da Simona Ercolani, non girava bene. Così subentrò Fascino e Maria mi chiese di gestire le ‘vallette’. Chi l’ha detto che una bella ragazza sia solo una bomba sexy? L’umanità bisogna saperla coglierla. E anche laddove un programma non ti piace, devi essere in grado di lavorarlo. Sono molto d’accordo con Pier Silvio Berlusconi che qualche mese fa ha detto che è l’autore a fare la differenza: un personaggio può darti nulla o può darti molto. Dipende da come lo lavora l’autore. Deve essere in grado di ascoltare, deve avere voglia di conoscere le persone.

Vanessa ha dichiarato di non seguire ora Uomini e Donne, e aver salvato Maria in rubrica come “La Belva”:

Maria è un grande lavoratrice, una persona molto generosa, ma è un datore di lavoro molto esigente. Io ho fatto parte del ristretto cerchio di persone di cui si circonda e ne ho beneficiato, ma quando le cose non vanno bene o vengono gestiste come non piace a lei può capitare di ricevere telefonate in cui ti urla contro: ‘Che cavolo state facendo?’ (ride, Ndr). Belva mi sembrava un nome divertente, come la Belva umana del film di Fantozzi.

Vanessa ha anche replicato chi afferma che i programmi ed i personaggi da loro lanciati siano trash:

Chi fa televisione vive di ascolti. Trash? Noi portiamo in tv quello che lo spettatore vuole vedere. E lo spettatore è uguale a quello noi portiamo in televisione. Anzi, talvolta siamo andati in sottrazione, tagliando qualcosa che sarebbe poi stato considerato trash. Capita spesso di dover frenare: dall’abbigliamento al linguaggio, fino al modo di comportarsi. Se Uomini e Donne non venisse così tanto visto, noi il giorno dopo non racconteremmo più i bisticci di Tina e Gemma, ma magari una poesia. Che però non funziona allo stesso modo.

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