‘Live – Non è la D’Urso’, dopo il discusso siparietto di Vittorio Sgarbi e Vittorio Feltri, anche l’ex tronista Claudio Sona si schiera in difesa di Vladimir Luxuria: “Becero esempio di aggressione”

Martina Novembre 19, 2019

Quanto successo ieri sera a Live – Non è la D’Urso ha indignato gran parte dei telespettatori da casa, compreso Claudio Sona che sui social ci ha tenuto a dire la sua.

Tra gli ospiti di Barbara D’Urso c’erano, infatti, anche Vittorio Sgarbi e Vittorio Feltri che si sono sottoposti al giudizio serrato di quattro sferate d’eccezione: Vladimir Luxuria, Alda D’Eusanio, Elenoire Casalegno e Veronica Maya. Lo scontro più accesso è nato però tra Sgarbi e Vladimir a causa di alcune vecchie ruggini del passato che sono ritornate in maniera preponderante alla ribalta.

Tutto è nato da alcune dichiarazioni che il critico d’arte aveva fatto tempo fa, quando aveva asserito che l’ex parlamentare in passato si era prostituita. Vladimir ha colto quest’occasione per smentire categoricamente le affermazioni del sindaco di Sutri, ma i toni si sono ben presto alzati e Sgarbi ha perso le staffe urlando: “Ti vergogni del passato, di quello che sei stato? Non eri un uomo? Vabbè… Sei una donna, non hai il c***o e sei una santa. Dai, ho visto un’altra! Non eri tu, non ti conosco!”.

L’opinionista a quel punto non ci ha visto più e alzandosi in piedi ha tuonato: “Una persona come me deve avere il diritto di camminare per strada e non essere scambiata per una prostituta!” (QUI il video dello scontro).

E’ proprio il modo in cui è stata trattata Vladimir in questa situazione che non è piaciuto al pubblico da casa e anche all’ex tronista veronese che con una serie di Instagram stories (che trovate in apertura dell’articolo) e un post ha preso le difese dell’ex parlamentare asserendo:

Ieri, durante la trasmissione Live non è la D’Urso, è stato trasmesso l’esempio più becero di aggressione ai diritti delle minoranze senza che, nemmeno uno dei presenti e in primis la conduttrice, si attivasse per riportare la discussione nei confini di un civile confronto.

Che sia stata Vladimir Luxuria – verso cui va la mia stima per il coraggio e per l’impegno profuso a favore dei diritti della comunità Lgtb – oppure uno sconosciuto ragazzo di periferia, a dover sopportare il peso di questo duro attacco discriminatorio, poco importa; quello che rileva è l’aggressione consumata, con violenza verbale incontrollata, nei confronti di una persona considerata diversa. Aggressione che in nessun paese, definito evoluto, si dovrebbe tollerare o permettere. Non basta sfilare oppure fare grandi dichiarazioni d’intenti, il rispetto e la difesa dei diritti di ciascuno in nessun caso possono prescindere da una pubblica condanna di attacchi consumati a danno delle minoranze… nemmeno quando si è alla ricerca del facile consenso!

Intanto Vladimir ancora profondamente scossa a Fanpage.it ha dichiarato:

Sono stata così male che non ho dormito, preferisco dimenticare tutto quello che è accaduto. Sentirsi vittima nel branco non è bello, forse pensavo di essere più forte. Me lo sarei dovuta aspettare, magari non in quei termini e con quel linguaggio. Forse ho sbagliato anch’io. Metto tutto alle spalle ma la prossima volta starò più attenta agli interlocutori.

Voi cosa ne pensate di tutto quello che è successo? Siete d’accordo con Claudio?

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