Amadeus e Giovanna Civitillo svelano quale canzone del Festival di Sanremo 2024 li ha più emozionanti e perché

Il conduttore da record ha poi raccontato del suo intimo incontro con Giovanni Allevi

Carola Febbraio 14, 2024

Amadeus e Giovanna Civitillo svelano quale canzone del Festival di Sanremo 2024 li ha più emozionanti e perché

In questi ultimi cinque anni, Amadeus è stato il padrone di casa del Festival di Sanremo e accanto a lui non sono mai mancati la moglie Giovanna Civitillo e il figlio Josè, i quali hanno sempre supportato il conduttore in questa avventura sanremese.

Intervistati dal settimanale Chi, Giovanna e Amadeus hanno raccontato qualcosa in più del loro rapporto e di come hanno vissuto questi cinque anni molto intensi e impegnativi:

Quella del conduttore del Festival è una vita a parte, difficile da descrivere. Non puoi paragonare Sanremo a nient’altro. Ti accorgi di essere una persona che può decidere le sorti di altre persone. Ho interpretato questo ruolo con onestà, che significa anche non prendere amici in gara solo perché sono amici, con il rischio di perderli, ma i veri non li ho persi. Devi andare dritto, avere un obiettivo finale e centrarlo. E poi devi prenderti la responsabilità di tutto. Ma, se ami Sanremo, lo hai sempre seguito, e se ami la musica, non ti pesa. E poi devi ottenere buoni ascolti, perché ti danno forza. E io ho avuto 5 anni di risultati. Giovanna mi ha sostenuto nei momenti di difficoltà, e ne ho avuti tanti. E, anche nella costruzione del progetto. Sa come sono fatto, conosce il flusso delle mie idee, così come José. Il loro punto di vista è fondamentale per me, per questo ho sempre cercato i loro sguardi in platea.

E Giovanna ha aggiunto:

Sono stati anni impegnativi, sicuramente pieni di musica. Quando Ama tornava a casa ci faceva sentire i pezzi, si svegliava la mattina e li metteva anche mentre faceva la doccia. Nei momenti intensi ho sempre avuto un ruolo importante nel mantenerlo sereno, tranquillo, nel sostenerlo nelle sue scelte e nel dargli dei consigli. La frase che gli dico da anni è “ho sempre ragione” o “te l’avevo detto”. È sempre la stessa scena (ride, ndr). Ma gli dico la mia perché lo conosco troppo bene, più di quanto si conosca lui stesso. Lo so che è fatto così.

Amadeus ha poi rivelato che è Giovanna quella che se la prende di più per le critiche:

Se la prende di più Giovanna, a me scivola. Io mi arrabbio se attaccano altri, se attaccano qualcosa dello spettacolo. Ma, per il resto, sono corazzato. Anche da piccolo non subivo angherie o prese in giro perché mi sentivo sicuro e non mi preoccupava il giudizio degli altri. Giovanna è più passionale, protettiva, si dispiace per me. Infatti sono io che tranquillizzo lei.

Un pensiero confermato dalla stessa Civitillo:

Io me la prendo di più. Ho imparato grazie a lui a farmi scivolare le cose, prima me la prendevo di più. Poi, alla fine, lui passa oltre, io invece segno tutto.

E dato che è San Valentino non poteva mancare un riferimento alla storia d’amore tra Amadeus e Giovanna. A parlarne è stato il conduttore, il quale ha raccontato come è sbocciato l’amore tra loro, che dura da ben 21 anni:

Quando ho conosciuto Giovanna mi mancava l’amore. Avevo una bambina piccola, ero separato, facevo il “mammo”. Ero felice, ma mi mancava quella parte. Me ne ero fatto una ragione, ero arrivato a 40 anni dicendomi: “Dedicherò la vita a mia figlia”. Quando è arrivata Giovanna ha portato il sole. Io sono ombroso, vedo il bicchiere mezzo vuoto. Fuori dal palco ho dei momenti di cupezza, come il clown triste. Lo spettacolo, le giacche colorate, mi permettono di indossare l’abito di Superman o di Batman, ma, quando lo tolgo, sono una persona con le sue fragilità. Giovanna, invece, è il mio bicchiere mezzo pieno.

Tornando a parlare del Festival, entrambi hanno rivelato di essersi molto emozionati ascoltando la cover de La Rondine, portata sul palco da Angelina Mango per ricordare il padre:

Mi affeziono a tutte e 30 le canzoni, come un padre con i figli. Nella serata delle cover mi sono commosso ascoltando La rondine cantata da Angelina Mango. È la canzone che dedicavo a mia moglie quando stavamo insieme i primi tempi e io vivevo a Milano e lei a Roma. Il testo ci rappresenta perché parla di una lontananza, di una mancanza.

Amadeus ha poi parlato del monologo di Giovanni Allevi, che dal palco del Teatro Ariston ha emozionato tutti:

È stato uno dei primi ospiti che ho cercato. Ho seguito la sua vicenda, ci siamo sentiti, mi sono avvicinato a lui con molto rispetto. Lo volevo invitare sul palco per celebrare l’inizio della sua seconda vita, quella dopo le cure. Sono andato a casa sua, gli ho detto quello che avrei voluto fare con lui. Abbiamo pianto insieme, perché ha capito che provavo un sentimento vero, volevo dargli una gioia. Ha capito che la sua storia poteva aiutare altre persone e mi ha detto: “Mi stai facendo un regalo immenso, voglio rappresentare quello che ho vissuto“.

Passando a Giovanna, la donna si è detta molto orgogliosa dell’operato di Amadeus:

È il migliore, ha tutto: il ritmo, la voce, la professionalità, le idee. È sempre sul pezzo, sa improvvisare, non gli sfugge niente.

La coppia ha poi detto un pregio dell’altra persona:

Amadeus «La sua allegria. Sa darmi i consigli giusti, è solare».

Giovanna. «È un gentleman. Onesto, generoso, vero, in un mondo dove molti sono ipocriti».

Il conduttore ha parlato anche delle emozioni provate nel dire addio (almeno per il momento) al Festival:

Un sentimento bello (ha gli occhi lucidi, ndr). Avevo già deciso prima dell’estate che sarebbe stata l’ultima edizione. L’ho fatto perché quello che sognavo di fare l’ho realizzato. Bisogna sapersi fermare perché te lo chiede la tua mente, la tua energia, la tua testa, la tua famiglia. Vivo fra Roma e Milano, passo due giorni alla settimana con Giovanna e José, e quando faccio Sanremo li vedo ancora meno. Ho fatto questo per cinque anni, ho bisogno di stare con loro, di togliermi mille pensieri. Fare Sanremo è una cosa complicata e ho anche voglia di pensare a cose nuove. Devo vedere qualche format, fare le mie cose, pensare a nuove idee, come quando portai in Italia il format de L’eredità.

E Giovanna ha così concluso:

Io adesso mi rilasso, ho lo spirito dell’ultimo giorno di scuola. Quella sensazione di aver imparato tantissimo, cinque anni sono come il liceo, siamo appagati e felici.

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