Amici 21: l’opinione di Isa sulla terza puntata

Isa Aprile 3, 2022

Amici 21: l’opinione di Isa sulla terza puntata

Vogliamo dire che questo serale di Amici 21 è giusto un tantino, ma proprio una puntina, noioso?

Non so se sia solo una mia sensazione ma, davvero, eccezion fatta per i siparietti che ci regala quel personaggio meraviglioso calato dal cielo del trash che è Nunzio Stancampiano, le puntate sono proprio lunghe e monocordi.

Qualcuno dice che il problema sia il format che andrebbe rinnovato, qualcuno si lamenta di  vedere “sempre le stesse cose da anni“, eppure non sono d’accordo, perché lo scorso anno il format era lo stesso, le polemiche dei prof erano le stesse, eppure è stata un’edizione di straordinario successo, cantanti e ballerini usciti dalla scorsa edizione hanno avuto importanti occasioni lavorative, e io ricordo che proprio non vedevo l’ora di vedere le puntate e ricordo un web super infiammato nei commenti.

Quest’anno, invece, tutto scorre in un clima più smorto, quasi apatico.

Secondo me in un programma del genere tutta la differenza del mondo la fanno gli allievi, e trovo che quest’anno si sia lavorato male su di loro.

Intanto le eliminazioni di John Erik De La Cruz e Leonardo Lini ci confermano come alcuni ragazzi siano stati ammessi nella scuola a ridosso del serale SOLO per poter avere qualcuno da eliminare nelle prime puntate senza intaccare gli allievi storici, e senza generare indignazione tra gli spettatori. A ruota sono stati silurati Giò Montana, Alice Del Frate, Calma e appunto John Erik e Leonardo, tutti entrati sul finale.

E questa a mio avviso è stata una scelta sbagliata sotto ogni punto di vista: è stata sbagliata verso tutti questi ragazzi che si meritavano di avere la chance concreta di fare l’esperienza di Amici dall’inizio, o quantomeno di non entrare solo per essere trattati come pura carne da macello, ed è stata sbagliata anche dal punto di vista dell’appeal del programma, perché in primis per fare entrare loro sono stati mandati a casa ragazzi (penso ad esempio a Cristiano La Bozzetta o a Cosmary Fanelli) ai quali il pubblico era già affezionato e che avrebbe certamente seguito con più interesse e partecipazione nella fase serale, e poi quelle eliminazioni ‘dolorose’ di allievi ai quali ti sei appassionato sono anche quel quid che rende più interessante il programma, quel qualcosa che scatena le emozioni del pubblico, quell’input che ti spinge a guardare persino un programma registrato del quale conosci già l’esito finale con giorni d’anticipo.

Qui in tre puntate, eccezion fatta per Christian Stefanelli (che però si era palesemente rotto le balle di rimanere, e persino i suoi fan sono stati sollevati dalla sua eliminazione), sono stati silurati solo ragazzi entrati da poco, che il pubblico conosceva poco, per i quali non si è sbizzarrito in polemiche e commenti, e con i quali non ha avuto il tempo di empatizzare a dovere quindi, sì, ok, ci è dispiaciuto per loro però fateci sbadigliare che abbiamo sonno, ecco.

amici 21

E poi si è lavorato, e si continua a lavorare male, anche sugli allievi storici, perché io davvero trovo inconcepibile che in una fase serale, in un talent che non è più quello di 20 anni fa, in cui si puntava a premiare gli allievi versatili che sapevano cantare, ballare e recitare, ma che mira a sfornare cantanti da piazzare subito sul mercato discografico e ballerini da far lavorare nelle compagnie di successo, non si punti minimamente a valorizzare le doti dei ragazzi, ma al contrario li si metta in difficoltà inutilmente giusto per alimentare le scaramucce tra prof dei quali siamo pieni, strabordanti e pronti ad esondare come un fiume che esonda.

Avete Carola Puddu che si è diplomata all’Opera di Parigi e che aveva ottenuto un contratto da professionista in Canada? Ma fatele fare i caz*o di balletti classici, fatele indossare le caz*o di punte, esaltate le sue doti invece di metterla lì a fare coreografie che una volta fuori da Amici non farà mai più in vita sua, perché lei è e sarà sempre una ballerina di danza classica.

E Alex Rina NON è un performer, non è Justin Timberlake che canta e ti fa il balletto. NON tutti i cantanti devono essere dei performer, ma voi ce lo vedete un Calcutta a cantare Sex Bomb con la giacca con le frange? Alex era palesemente a disagio in quella performance e con quegli abiti, che senso ha, in una fase finale del programma, quella fase che dovrebbe servire da trampolino di lancio per una eventuale carriera, mettere volutamente in difficoltà sti ragazzini? Capisco che Rudy Zerbi trovi questa cosa super fAiga e appassionante per il pubblico e capisco che le manie di protagonismo dei prof spesso prevalgano sull’interesse degli allievi, però DU PAL*E si può dire?

Che poi, tra l’altro, se ogni allievo venisse valorizzato per quelle che sono le sue doti ne gioverebbe anche la qualità complessiva dello spettacolo, e vedremmo esibizioni di alto livello invece che vedere roba mediocre (manco talmente scarsa da essere trash, come ad esempio avveniva lo scorso anno con Rosa Di Grazia abbarbicata alla sbarra tipo sacco di patate, proprio mediocre, noiosa) che ti fa venire voglia di cambiare canale e guardarti piuttosto la trasmissioni dei cartomanti sui canali locali.

Il momento migliore, il più alto della serata, per me è stato indubbiamente l’esibizione di Sissi Cesana e Alex sulle note di Shallow. Sembravano due professionisti. Erano super valorizzati entrambi. Sissi ha una voce che è davvero un dono, e che mi auguro sappia mettere a frutto con i gusti consigli e le giuste scelte da fare dopo il programma, e Alex è stato una spalla perfetta, era a suo agio e la combo delle voci è stata spettacolare.

amici 21

Considerazioni finali:

– gli inediti di quest’anno per me sono uno più brutto dell’altro, salvo giusto Quello che fa male di LDA e Giravolte di Albe (sì, Albe non mi piace ma la canzone è orecchiabile e si canticchia con piacere), ma per il resto poca, pochissima roba. Lo scorso anno già prima del serale le varie Lady e Mi Manchi erano pezzi che conoscevano anche coloro che non seguivano il programma, erano già brani forti e famosi, che cantati poi in diretta portavano magari lo spettatore occasionale a fermarsi e guardare, adesso abbiamo Luigi Strangis costretto a cantare Tondo Tondo Ciccione e deve pure ritenersi fortunato che non lo obblighino ancora ad infilarsi la panza finta sotto la maglia.

– oltre Carola che non becca a punto manco a pagare, e che viene trattata peggio di come viene trattata Pinuccia di Uomini e Donne nelle balere di Vigevano, anche Michele Esposito è super snobbato, pur essendo un talento puro. Carola e Michele sono un po’ come Alessandro Cavallo lo scorso anno… ecco, diciamo che a loro auguro lo stesso futuro che poi è spettato al nostro Ale Horse.

Dario Schirone a me piace molto, lui sì che mi sembra venga valorizzato a dovere, e se lo merita, eh, perché è bravo e anche molto serio nel lavoro. In questo momento probabilmente è proprio lui il più lanciato verso la vittoria del circuito ballo.

Sissi è eccezionalmente brava, l’ho già detto, su Beautiful that way è stata SENSAZIONALE. SENSAZIONALE. Certo, che poi la Ferilli l’abbia votata perché “la canzone, il film, l’Oscar“, mi ha un po’ fatto storcere il naso perché proprio perché quella canzone riporta al film e all’Oscar di Benigni c’era un’alta aspettativa e il rischio di fare una figuraccia, il voto Sissi lo ha meritato perché ha preso un pezzo che ha un grande significato per il nostro cinema e lo ha addirittura esaltato. Lei è davvero brava, brava, brava, e lo è senza sforzo. Cantare, e cantare benissimo, le viene proprio naturale, mi auguro davvero venga consigliata bene nel post programma, perché il talento conta molto, ma le scelte giuste contano di più.

– la storia televisiva di Nunzio non può finire qui, io non lo accetto. L’ho detto e lo ribadisco: io PRETENDO QUANTOMENO di vederlo nel cast del Gf Vip 7, lo voglio live h 24, voglio vederlo a litigare per lo scolapasta, voglio vederlo fare i tutorial di ballo ai suoi coinquilini in anglo-siculo, voglio vederlo litigare coi parenti dei Vipponi separato da un vetro. Alfonso, ci hai rifilato 6 mesi di Katia Ricciarelli, darci Nunzio è il minimo che tu possa fare per tentare di sdebitarti con noi, quindi sbrigati, muoviti, inizia a bloccarlo da subito, vai, corri.

E per concludere voglio tornare seria e voglio dedicare un pensiero a Piero Sonaglia, perché la clip del suo dietro le quinte con i ragazzi mi ha commossa particolarmente e mi fa piacere dedicargli uno spazio.

Noi non lo conoscevamo, sostanzialmente per noi spettatori era un nome chiamato da Maria, era una figura che appariva rapidamente in studio per sistemare la scenografia di Uomini e Donne, o che si intravedeva nello sfondo vicino alle quinte, o che ogni tanto vedevamo nelle Instagram Stories dei ragazzi di Amici.

Non lo conoscevamo, eppure in qualche modo eravamo affezionati. “Piero, metti due sedute“. Non sentiremo più Maria dirlo, non vedremo più questa figura, ormai familiare, passare fugacemente a centro studio. E ci penseremo ogni volta. Ogni volta che Maria chiederà al nuovo assistente di studio di sistemare le sedie al centro, noi penseremo a Piero. Non è stato un ‘protagonista’, non è stato un personaggio, non ha lavorato davanti all’obiettivo della telecamera, credo di non aver nemmeno mai sentito la sua voce prima della clip di ieri sera, eppure sono certa che il dispiacere che ha colto me nell’apprendere la notizia della sua scomparsa, abbia colto migliaia di spettatori.

A volte si può davvero entrare nel cuore delle persone anche in silenzio. Riposa in pace, Piero.

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