‘Amici di Maria De Filippi 16’: l’opinione di Isa sulla prima puntata del serale

Isa Marzo 26, 2017

‘Amici di Maria De Filippi 16’: l’opinione di Isa sulla prima puntata del serale

Come ogni anno, da diversi anni a questa parte, la premessa d’obbligo quando inizio a commentare il serale di Amici Di Maria De Filippi è che io NON seguo il programma prima del serale. Squadre, prof, chiacchiere sul peso, sulle note per chi ha fatto il cattivo e via discorrendo sono cose che mi annoiano più di un comizio su economia e finanza, quindi credo sia praticamente dai tempi di Federico Angelucci che non seguo la trasmissione nella fase della “scuola”. Il serale, invece, mi piace, ci sono tante performance, ci sono ospiti internazionali e poi onestamente quest’anno il cast è proprio di livello, abbiamo due coach che hanno tutte le carte in regola per poter parlare di musica e insegnarla agli altri dall’alto della loro esperienza di decenni, abbiamo, tra i giudici, un cantante e autore, Ermal Meta, un’eccellenza della danza, Eleonora Abbagnato, e due attori come Ambra Angiolini e Daniele Liotti che possono giudicare l’aspetto interpretativo e scenico, insomma un bel cast di qualità.

E proprio perché il cast è di qualità io davvero non riesco a spiegarmi il ballottaggio al quale abbiamo assistito ieri: Shady Fatin Cherkaoui, che è tipo una delle voci più belle che io abbia recentemente sentito ad Amici, contro Michele Perniola che, non so, l’ho sentito solo ieri sera, ma a me sembrava avere tutte le carte in regola per farsi in scioltezza almeno altre tre/quattro puntate. Sinceramente più che il ballottaggio della prima puntata quella di ieri tra Shady e Michele poteva benissimo essere una delle sfide della semifinale se non addirittura della finale. Che poi, insomma, Elisa e Morgan al momento della composizione delle squadre ancora un po’ si strappavano i capelli per contenderselo e poi il Perniola viene eliminato come l’ultimo degli sfigati? Certe cose ad Amici davvero non cambiano mai…

Anyway, vi dico la verità, io prima di vedere questa prima puntata del serale avevo sentito molte critiche sugli allievi e avevo sentito parlare di classe scarsa, quasi scarsissima. Beh, io invece devo dire di aver trovato un buon livello complessivo. Poi magari era solo l’entusiasmo della prima puntata e da qui a qualche settimana tirerò fuori la bambolina voodoo alla vista di ognuno di loro, però al momento penso che ci sia davvero del buon materiale.

Sul fronte cantanti trovo divina Shady che, se si dovesse assegnare una vittoria solo per la bellezza della voce, per me avrebbe già vinto dopo la seconda performance, mi piace moltissimo Mike Bird e, ahimè, mi piaceva anche il buon Michele. Leggendo qui e lì i commenti di chi ha seguito Amici sin dall’inizio noto che quasi nessuno si è mai filato il piccolo Thomas Bocchimpani eppure, boh, a me anche lui è sembrato interessante! E’ un ramoscello acerbo di appena 16 anni, però seguendo le indicazioni di un mentore come Morgan potrebbe trovare una sua quadratura. E’ chiaro, lì dentro c’è chi è molto più bravo di lui (ad esempio avrei trovato decisamente più ammissibile vedere Thomas al ballottaggio invece di Shady o di Michele), però secondo me il piccoletto è terreno fertile sul quale poter piantare dei semini che, se ben curati, potrebbero sbocciare in un bel fiore, Mr Castoldi in questa  opera di “giardinaggio” musicale è molto bravo quindi sono certamente curiosa di vedere a quali sviluppi potrà portare questa vicinanza.  Federica Carta è oggettivamente bravissima, voce pulita, cristallina e non sbaglia una nota nemmeno a pagarla. Eppure, boh, alla sua seconda performance ho preso il cellulare e ho iniziato a giocare a Fishdom. C’è qualcosa in lei che non mi porta a rimanere concentrata sulla sua performance fino alla fine, prima della metà mi sono già annoiata.

E veniamo all’argomento caldo, Riccardo Marcuzzo. Anche su di lui in questi mesi ne ho lette di cotte e di crude e sapevo benissimo che lui era quello “accusato” di essere arrivato al serale solo grazie al bel faccino e agli occhioni azzurri che stimolano la tempestosa situazione ormonale delle adolescenti e, vi dirò, io in genere quando si prendono di mira certi ragazzetti solo per il fatto di essere belli (manco fosse una colpa) alla fine mi intenerisco pure e finisco per adottarli però, ecco, diciamo che in questo caso la vedo dura. Ma proprio dura, dura, dura. Perché Riccardo mi è sembrato davvero, davvero scarsetto, cioè roba che quando ha cantato quell’inedito (che le ragazzette urlavano esaltate manco fosse tornato dall’aldilà Freddie Mercury a intonarci Bohemian rhapsody) io ho sentito in maniera forte e devastante la mancanza di Paolo Meneguzzi ai tempi di ‘veeero che ti amo ancora veeeeero, che ti ho tradita faaaalso‘. No, mi spiace ma non ce la posso fare, manca proprio la base minima. Cioè se Riccardo ambisse a fare il frontman dei Gazosa che cantavano ‘www mi piaci tu, tu tu tu tu tu tu‘, potrei ancora starci, ma se punta a una carriera da solista, al Festival di Sanremo e a cantare all’Arena di Verona io no, non posso farcela.

Però, oh, l’Italia è anche il paese in cui ha successo Rovazzi, eh, per cui non escludo nulla, del resto Marcuzzo è un Rovazzi gnocco. Ecco, ormai nella mia mente è nato il parallelismo Marcuzzo – Rovazzi per cui quando il ragazzoocchicielo canterà sappiate che io a casa sarò così:

Sul fronte ballo ho trovato splendidi Oliviero Bifulco e Vittoria Markov. Di quest’ultima avevo sentito parlare per via del discorso sulla presunta trippa in eccesso e, boh, io ieri non l’ho minimamente notata, ma quello che noto io, da ignorante in materia, conta poco. Se però non l’ha notata nemmeno la Abbagnato allora forse sta ragazza, eventuale conformazione robusta a parte, è davvero brava.

Andreas Muller lo lovvo incondizionatamente da due anni quindi lui è e resta uno dei miei preferiti però la puntata di ieri mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca perché Andreas è bello, è molto bello, ha un corpo invidiabile e un sorriso che buca lo schermo, però è anche bravo, tanto bravo, e se la Peparini lo “presenta” al pubblico del serale (che magari non ha seguito tutto il percorso per arrivare fin lì) con una coreografia che sembra tratta da Magic Mike, con tanti bonazzi che si denudano e si passano le mani sul pacco e sui pettorali scolpiti va a finire che, se siamo telespettatori uomini lo bolliamo subito come il belloccio messo lì per far strappare le mutande alle quattordicenni, se siamo telespettatrici donne per quei 2 minuti sbaviamo tutte insieme in allegria, una volta che la temperatura corporea si riassesta, però, resta la consapevolezza che di ballo se ne è visto poco. Ed è un peccato perché mentre per un Rovaz… emmm, un Marcuzzo che di voce ne ha poca, la presenza fisica è tutto, per uno come Andreas si potrebbe puntare anche solo sulle sue qualità artistiche, tanto che è bello lo vediamo lo stesso e la sua bellezza sarebbe solo un valore aggiunto piuttosto che una discriminante.

Nota finale: se il momento Questo sono io sarà un appuntamento fisso di ogni puntata ditemelo subito così mi collegherò direttamente verso le 23. No, io non ce la faccio, pensavo che dopo l’edizione di Marco Carta ormai i tempi delle letterine strappalacrime ce li fossimo lasciati alle spalle e invece questo è un passo indietro che mi inquieta non poco. Ad un certo punto mancava giusto che spuntassero i bambini con i palloncini e ci fosse da aprire la busta.

Con il massimo rispetto per la vita e le esperienze di tutti, a me non interessa se Adele abbia sofferto da bambina, non mi interessa sapere se Roberto Bolle aveva una famiglia felice o abbia vissuto dei traumi. A me interessa che Adele mi incanti con la sua voce e Bolle con la sua danza. Stop. Quando ad Amici il talento riuscirà ad essere l’unico elemento protagonista delle puntate allora, forse, anche i più scettici inizieranno a prenderlo sul serio.

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