‘Amici di Maria De Filippi 19’: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Chia Marzo 14, 2020

‘Amici di Maria De Filippi 19’: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Capisco che gli ipocondriaci in questo preciso momento storico non abbiano vita facile, eh, ma qualcuno faccia qualcosa per Maria De Filippi, diamine, perché ‘sta quarantena forzata evidentemente le fa proprio male male.

Ve lo dico senza troppi giri di parole: ieri sera, nella terza puntata del serale di Amici 19, io l’ho trovata VERGOGNOSA. Così isterica, parziale e doppiopesista che solo Alfonso Signorini le avrebbe potuto tenere testa. Ma che roba era? Ma quante stronzate le sono uscite da quella bocca, specie dalle 23.30 in poi? Ma davvero ci prende tutti per fessi, che non lo notiamo che lì dentro ci sono – come al solito – figli e figliastri, e lei alla fin fine fa sempre quel cacchio che vuole, plasmando il pongoregolamento in base ai suoi voleri persino quando si tratta delle (evitabilissime) sfide supercringe di Amici Prof?

L’ultima era una domanda retorica, s’intende. Che già il fatto che occupi mezz’ore intere a far cantare Alessandra Celentano e Timor Steffens e ballare Rudy Zerbi come se fossero le sue foche ammaestrate, i giullari di corte che fanno divertire la regina (e solo lei, ovviamente), vale come risposta affermativa. Loro umiliati, noi annoiati, lei che si sbellica dalle risate. The same old story. E che i gavettoni li faccia a Zerbi e non a Timor – roba che avrebbe improvvisamente fatto svoltare la serata a buona parte della popolazione femminile in clausura forzata – vi da l’esatta percezione di quanto sia annebbiata in questo periodo.

Quella di ieri sera è stata la puntata di Amici più allucinante, imbarazzante e trash da diciannove anni a questa parte. E il fulcro di tanto disagio è solo uno: Nicolai Gorodiskii. L’esempio lampante di come avere tutto il talento di questo mondo serva a poco, se le tue capacità (oggettive, per carità) non sono accompagnate da abbondanti dosi di educazione, umiltà e rispetto.

E che non cercasse di salvarsi le chiappe giustificandosi dicendo “Nessuno sa cos’ho passato e quanto è stato difficile per me“, che non attacca proprio. Primo perché non è certo l’unico che – eventualmente – ha sofferto, nella sua vita. Secondo perché – se tutte le sofferenze di cui parla lo hanno portato ad essere così maleducato, saccente, indisponente, arrogante e completamente privo di rispetto non solo per i suoi compagni ma anche e soprattutto verso gli insegnanti – vuol dire che il dolore non gli ha insegnato davvero NULLA. Perché è proprio quando hai dovuto superare momenti difficili e sfide importanti che capisci l’importanza di certe cose. Gli artisti veri, i più grandi, sono INNANZITUTTO persone umili. Che a sentirsi stocazzo bastano gli influencer.

E che Zerbi (che, non pago di non capirci unabeatamazza nel canto, ha voluto strafare mettendo becco anche sul ballo) non osi farlo passare da povera vittima che mangia da solo perché “neanche io mangerei con un covo di serpi come voi“, che non abbocca nessuno. Se gli altri non hanno particolare simpatia nei confronti di Nicolai è CONSEGUENZA del suo comportamento, non CAUSA. Da quando è arrivato (ossia poco, pochissimo… e tac!, subito al serale… che caso, eh?) non ha fatto altro che trattare i suoi compagni con sufficienza, descrivendoli come degli idioti, incompetenti e invidiosi “che non valgono niente“. E loro dovrebbero pure trattarlo coi guanti di velluto?

E’ vero, spesso ‘sti ragazzini sbottano e mancano di rispetto a tutta la gente che lavora alacremente per loro, dagli autori ai professori, e che vengano puniti per questo è SACROSANTO. Ma fateci caso a come hanno reagito Nyv e Javier Rojas – che, di fronte al provvedimento ricevuto, hanno abbassando la testa, lo hanno accettato e si sono scusati – e come invece ha reagito Nicolai, che ha trattato Timor come l’ultimo dei pirla quando – giustamente – gli stava facendo notare che la puntualità a lezione non è un optional nemmeno per i grandi danzatori, figuriamoci per lui.

E fate caso anche alle risposte che i ballerini hanno dato a Maria quando ha chiesto loro “Pensi di poter vincere?“. Che c’è una differenza abissale tra il “Certo!” di Nicolai, il “” di Javier e infine il “Io penso a ballare e basta” di Valentin Alexandru Dumitru. Perché dall’essere – ovviamente – competitivi allo sfociare nell’arroganza è un attimo, eh.

Trovo ALLUCINANTE che un elemento come Nicolai (così schifosamente superbo e saccente da farti venire voglia di prenderlo a pizze a due a due finché non diventano dispari, che potrà essere un ottimo ballerino tecnicamente parlando, ma rimane un PESSIMO esempio per i ragazzini che lo guardano da casa) venga premiato e portato in alto da una giuria che massacra altri per molto meno. Che poi parliamone, di questa giuria. Mettere la carriera di giovani e potenziali talenti nelle mani di sole TRE persone (due attori e un Dj, ieri sera) e dei loro personalissimi ed opinabili gusti non lo trovo corretto, quando a decidere chi va avanti e chi abbandona definitivamente il programma potrebbero – e dovrebbero – aggiungersi QUANTO MENO i professori, che forse forse qualche competenza in più sul ballo e sul canto ce l’hanno. E magari, in una percentuale minore, anche il televoto, visto che poi sarà comunque la gente da casa a decretare il successo effettivo di questi ragazzi, comprando i loro dischi o andando ai loro spettacoli.

Queen Mary è stata francamente IMBARAZZANTE, ieri, c’è poco da fare. E’ inutile che sbrocchi quando Javier – che nel confronto diretto aveva ballato nettamente meglio di Nicolai, e non lo ha detto solo la Celentano ma anche Giuliano Peparini (e strano che la DeFy se la sia presa solo con lei, deridendola e trattandola a pesci in faccia neanche fosse l’ultima incompetente che passava fuori dagli studi, e al direttore artistico non abbia detto nulla, proprio strano…) – di fronte all’immeritata sconfitta non ci sta e abbandona lo studio come un Bugo qualsiasi, perché il ballerino c’aveva ragione, ECCOME se aveva ragione.

Come è stato superfluo prendersela con Valentin quando stava evidenziando palesi magagne nel meccanismo del programma, tirando fuori presunte mancanze di rispetto nei confronti della sua maestra Natalia Titova (rischiando di scoperchiare improvvisamente il vaso di Pandora sul presunto flirt tra Dumitru e Francesca Tocca, nel caos del momento, per altro) pur di farlo tacere.

Se Valentin è “poco rispettoso” e Javiernon è professionale nel fare avanti e indietro dallo studio“, cosa li hai presi a fare Marì? Che al serale non ce li ho certo messi io, eh. Se sono ragazzini scorretti, maleducati e capricciosi, perché non li avete rispediti subito da dove erano venuti?

Stessa cosa che doveva valere per Armando Incarnato nel Trono over, per esempio, che è stato inutile averlo cazziato pubblicamente se poi lo continui ad invitare nel tuo programma, gioia. Anche se ieri sera forse l’ho capito perché tutto sommato lo tieni, Armandone: perché alla fin fine siete fatti della stessa pasta. Due maschilisti incredibili, che finché tutto gli va bene tacciono, ma non appena qualcuno osa sporcarli (cit.) sfoderano il jolly, che siano le confidenze delle dame nel caso del cavaliere o i comportamenti discutibili in sala prove nel caso del ballerino. Perché non dirle prima, queste cose, se tanto vi davano fastidio? Quant’è meschino tirarle fuori solo quando vi fa comodo?

Tornando a noi, ho trovato VERGOGNOSO che Javier e Valentin siano stati messi alla gogna non appena hanno osato muovere mezza critica al programma, mentre NESSUNO ha aperto MAI bocca quando a mancare di rispetto e a dimostrare inesistente professionalità è stato quel recidivo di Nicolai. Che evidentemente godrà di qualche raccomandazione divina, perché sennò non si spiega regà.

Dopo che mi hanno slittato Europei e probabilmente anche Olimpiadi al prossimo anno causa Coronavirus, bramo con ansia il momento in cui il “ballerino del secolo” (cit.) si prenderà un bel palo sul muso almeno quanto avrei bramato la sconfitta della Francia ai rigori. Che è inutile che Maria dica a Javier che “ti meritavi la maglia, esattamente come se la meritava Nicolai“, perché il punto è proprio questo. L’unica cosa che si meriterebbe Nicolai è un bel calcioinculo, e via dritto a casa a imparare un po’ di educazione, di rispetto e di umiltà.

Lì dentro giusto Timor c’è rimasto a mettere al proprio posto quel cafonazzo, ricordandogli che dovrebbe “ascoltare di più e parlare di meno, perché non sei dio!“. E non mi resta che confidare nell’indiscutibile talento di Gaia Gozzi (che ieri sera è riuscita a far sembrare pieno quello studio, tanto è coinvolgente quand’è sul palco) e di Nyv, o nell’estrema educazione di Jacopo Ottonello, per debellare quel convintone. Che la categoria danza DEVE vincerla Javier. Più completo, più versatile, più umano. Non accetto alternative.

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