Antonino Spinalbese confessa: “Ho una grave malattia autoimmune”. Poi torna a parlare della storia con Belen Rodriguez

L’hair stylist ha rivelato di essersi sentito catapultato in un mondo parallelo, dove i suoi problemi di cuore non erano più semplici chiacchiere tra amici

Ludovica Marzo 29, 2022

Antonino Spinalbese confessa: “Ho una grave malattia autoimmune”. Poi torna a parlare della storia con Belen Rodriguez

L’ultimo video postato da Antonino Spinalbese sul suo profilo Instagram sta facendo il giro del web. Il modello ha avuto una figlia da Belen Rodriguez, ma pochi mesi dopo il parto la loro relazione è finita. Questo, però, non è l’unico momento difficile che ha dovuto affrontare nell’ultimo anno.

Antonino ha infatti raccontato cosa gli è successo e come è riuscito a riprendersi:

Due anni fa credevo di aver raggiunto l’alba di una vita felice, ma non era così. Dovevo ancora schiantarmi contro una macchina, rompermi due costole, ricevere una notizia terribile da un medico e perdere una delle cose più care. No, non sto parlando del gossip che tutti cercano, ma torniamo a questa storia. L’amore ti cambia già di per sé, ma quando nel frattempo diventi un personaggio famoso è diverso. E’ come vederti in un mondo parallelo, un universo nuovo. Se ti piace o non ti piace non importa, è come un buco nero perché la vita non è più solo tua, ma è anche l’intrattenimento degli altri. I tuoi problemi di cuore non sono più solo chiacchiere tra amici, ma titoli di quotidiani e riviste. Qualcosa di strano per un tipo riservato con me, in fondo mi sento ancora quel ragazzo semplice di Torre del Greco. Ma l’amore è forte e adesso è normale anche per me una vita sotto i riflettori. Anzi, quella nuova vita felice non finiva di stupirmi. 9 mesi e sarei diventato papà. Ho visto tutto ciò oltre che con una gioia, come un passaggio, una staffetta consegnata dal cielo da Rosario, il mio papà. Ero felice davvero. Certo, la mia ansia da notorietà mi turbava ora più che mai, ma quando aspetti un bambino di solito ti chiamano amici, parenti, non i giornalisti. Ma era ok, avevo la mia spalla a supportarmi e dopotutto sono problemi da privilegiato, lamentarsene era quasi irrispettoso. La sera in fin dei conti sdraiato nel letto avevo solo un pensiero: sono felice. E lo ero ogni giorno di più. Fino al giorno più bello della mia vita, il 12 luglio 2021. Piccola tra le mie braccia, Luna Marì.

Spinalbese ha poi proseguito nel suo racconto:

Ma il destino nasconde un animo sadico, da amante del cinema lo definirei un regista tragicomico. L’inizio è dei più comuni. Problemi di coppia, a parte il fatto di avere giornali e riviste che sembrano conoscere la natura dei miei problemi, quando io stesso non la conoscevo. Inizia così il film ‘L’odio’. Peccato che quella fosse solo l’inizio della caduta. Lo stress mi fa perdere peso, inizio ad indebolirmi, poi mi incrino due costole dopo una caduta dovuta a questa debolezza. La mente è offuscata, tanto da non farmi notare un pneumatico abbandonato sull’autostrada. La mia auto è lacerata, io sotto le flebo. E’ un lieve trauma, niente di più.

Ma il peggio doveva ancora arrivare:

Dopo una giornata a tenere in braccio la mia piccola inizio a sentire un forte dolore alla parte alta dell’intestino. Pensavo un po’ di fatica. D’altronde tenere i bambini è piuttosto faticoso, più di quanto si possa pensare. Ma quei dolori non si fermano. Anzi fa sempre più male, passano 2 giorni 3, 4, non passa. E’ un dolore continuo e inizia a diventare lacerante così mi reco in ospedale per capire cosa mi stesse accadendo. Partono gli accertamenti tra radiografie, prelievi e medici taciturni. Arriva il responso, ho una grave malattia autoimmune. Un problema con cui forse dovrò convivere per il resto della mia vita. Dopo la notizia mi sdraio nel letto, in un silenzio di tomba. Il tempo per riflettere non mancherà, questa stanza sarà la mia compagna per i prossimi 10 giorni. Uscito dall’ospedale non ero più Antonino, non ero la persona nello specchio. Non ero più io e la bilancia conferma la sentenza. Avevo perso 13 kg e quei 13 kg non erano l’unica cosa che avevo perso.

Infine Antonino ha raccontato della sua amicizia con Andrea, il personal trainer che lo ha aiutato a riprendersi fisicamente e col quale ha ideato un progetto per aiutare gli altri.

 

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