Barbara d’Urso, il duro attacco di Giancarlo Magalli: “Quello che faceva era il monumento al trash, non mi è mai piaciuta”

Tra i tanti che in questi giorni hanno espresso solidarietà alla conduttrice si è levata una (inaspettata) voce fuori dal coro

Renata Luglio 9, 2023

Barbara d’Urso, il duro attacco di Giancarlo Magalli: “Quello che faceva era il monumento al trash, non mi è mai piaciuta”

Negli ultimi giorni si è molto discusso dell’addio di Barbara D’Urso a Mediaset e, nello specifico, al programma che la conduttrice ha condotto per quindici lunghi anni, Pomeriggio 5.

La notizia è stata annunciata con un comunicato dell’azienda con sede a Cologno Monzese, nel quale si leggeva che la decisione era stata presa di comune accordo. Eppure, la conduttrice ha poi svelato una versione completamente diversa. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, ha precisato:

Il sentimento dominante? Il dolore, unito allo sgomento e alla rabbia. La cosa che mi fa più male è che non mi abbiano permesso di salutare il mio pubblico. E con quel comunicato hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione. Io non ho concordato niente.

Alla luce del rammarico esternato dalla D’Urso, molti colleghi e volti noti si sono espressi sulla vicenda manifestato la propria solidarietà alla presentatrice. Tra questi, Vladimir Luxuria, Guendalina Tavassi e Karina Cascella, ma anche Nina Zilli, Enzo Miccio e tanti altri. Tuttavia, ad un collega in particolare la notizia dell’addio della D’Urso a Mediaset ha dato il via ad una piccata dichiarazione rilasciata a Il Messaggero.

Commentando i palinsesti Rai e Mediaset per la stagione 2023/2024, Giancarlo Magalli ha commentato l’uscita di scena della D’Urso. Con lei da tempo non scorre buon sangue, tant’è che, in tempi di Covid, aveva detto:

I famosi tutorial, c’è gente che spiega qualsiasi cosa. Anche una famosa conduttrice c’ha spiegato come si levano i guanti, che noi non l’avremmo mai saputo altrimenti.

Ed anche oggi Magalli non si è risparmiato, affermando:

Quello che faceva lei era il monumento al trash. Un modo di fare tv non dico brutto o sbagliato, ma estremamente ruffiano, con una grande dose di insincerità. Per sembrare amica del pubblico, con il cuore, esagerava ogni cosa. A me non è mai piaciuta. E poi mi ha tolto il saluto perché nel 2003 non la invitai nella giuria del programma La grande occasione, dedicato agli imprenditori. Che c’entrava?.

Il conduttore, che non ha trovato posto in Rai (e né in Mediaset), ha così commentato l’esperienza con l’azienda:

Se vogliamo parlare di riconoscenza, quella – nel mondo dello spettacolo – non esiste. Meno che mai in Rai, che non essendo identificabile in una persona, una coscienza non ce l’ha proprio. Ha solo dirigenti che cambiano ogni due-tre anni. Mi avevano promesso una telefonata sia Angelo Mellone, che adesso guida il Day Time, sia il direttore generale Giampaolo Rossi, ma finora non li ho sentiti. Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione. C’è anche da dire che non voglio far carriera. Un impegno di due ore, tutti i giorni, per nove mesi, non lo reggerei più. Per questo due anni fa ho lasciato I fatti vostri.

Infine, ha parlato della vicenda giudiziaria legata alla denuncia per diffamazione nei suoi confronti presentata dalla conduttrice Adriana Volpe:

7 anni di beghe legali e 8 di lavoro con lei sono 15 anni di vita che nessuno mi restituirà (ride, ndr)…

 

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