Diario di una viaggiatrice appassionata: Budapest

Chia Luglio 30, 2012

Diario di una viaggiatrice appassionata: Budapest

Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica tutta dedicata ai viaggi curata dalla nostra Giovanna. Questa sera tocca a..

Budapest

La perla del Danubio.

A Budapest non volevo andarci assolutamente. Non mi ispirava e non mi convinceva, ma poi alla fine ci sono stata e ritornata! La città è splendida, elegante e struggente. Una vera Perla!

La città è davvero a misura d’uomo ma anche in questo caso, la scelta dell’albergo è fondamentale e una fermata della metro vicina non fa mai male. In questa città ho trovato-forse l’unico raro caso-

un albergo 4 stelle nella via più famosa (Via Vaci) ad un prezzo fantastico! Davvero a portata di tasca e con il brekfast incluso.  L’albergo si chiama Mercure budapest city center ed è davvero centralissimo. Ve lo consiglio vivamente, e sono sicura ne sarete entusiasti. Questo è il sito di riferimento e talmente mi sono trovata bene, che ci sono ritornata anche la seconda volta.

Il Danubio di sera è splendido, e la città ne viene avvolta e diventa un quadro.

Ovviamente da visitare c’è moltissimo, ma il bello di questa città è che le attrazioni sono abbastanza vicine l’una all’altra e sarà facile organizzarvi.

Come inizio, oltre al meraviglioso Ponte delle catene (che si mostrerà ai vostri occhi in tutta la sua bellezza), mi sento di consigliarvi di visitare la zona del Castello. In primis perché per arrivarci dovrete prendere una graziosissima funicolare (sconsiglio di andare a piedi perché è una faticaccia! ^_^) che vi darà davvero un “welcome” particolare e poi perché il Palazzo Reale stesso, il Bastione dei Pescatori e la Città vecchia vicina sono magnifici. Il tuffo indietro nel tempo è garantito e la vista da lì sarà mozzafiato.

Il Parlamento di Budapest è una maestosa costruzione ed è bellissimo, per cui una visita è d’obbligo… Noi l’abbiamo fatta solo all’esterno, ma per chi ne ha voglia ed è curioso si può fare un tour guidato anche all’interno… e non dimenticate di dare uno sguardo alla bellissima Piazza Roosvelt e al magnifico Teatro dell’Opera. (p.s. qui c’è anche la Via Andrassy… piena di negozi come Louis Vuitton, Prada, Valentino etc etc)

Poi c’è Pest centro con la famosa Vaci Utca (dove si trova l’albergo) piena di ristoranti e negozi e dove si può gustare un buonissimo gulash… (pensate che io non amo molto la carne… ma questo gulash l’ho adorato!) e se proprio non volete abbandonare le sane tradizioni italiane accanto all’albergo che ho menzionato prima c’è un buonissimo ristorante italiano! Per chi ama i dolci, la pasticceria Gerbeaud in piazza Vorosmati (alla fine di via Vaci) deve essere una tappa obbligatoria ed in questa bellissima piazza, a Natale, c’è un mercatino fantastico… e assolutamente caratteristico.

Per ultimi, ma non per importanza, ci sono il monte Gellert (un po’ complicato da raggiungere… ma se prendete uno di quegli autobus scoperti che fanno il giro della città ci arrivate comodamente), fantastico per la vista che offre sia sul fiume che sulla città (oltre ad avere l’hotel Gellert, famoso per i suoi bagni termali), la zona di Varosliget, facilmente raggiungibile in metro e bellissima con il suo monumento al millennio e con il suo fantastico parco ed i suoi famosi bagni termali Szèchenyi, e l’isola Margherita (dove si deve camminare a piedi… ma credetemi, ne vale la pena).

Insomma… a Budapest non ci si annoia ma ci si diverte, si mangia una cucina ottima e ci si rilassa… perché camminare di sera lungo il fiume Danubio e avere da una parte il Palazzo Reale e dall’altra il Parlamento da una sensazione di benessere, di pace e di armonia… e se volete gustarvi ancora meglio la città fate un giro in battello e godetevi la magia che Budapest sa emanare.

Non saprei in quale periodo consigliarvela, perché è bella d’estate quando la natura è in fiore, oppure nel periodo natalizio quando la città si trasforma sotto le mille luci e i tanti mercatini caratteristici… per cui anche questa città va vista più di una volta 😉

A settimana prossima, Giovanna

COMMENTI