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Giulia De Lellis a La Repubblica: “Con Andrea Damante una relazione tossica, c’era dipendenza affettiva. I testi di Tony Effe? Ecco perché non mi danno fastidio”
L’influencer, storico ex volto di Uomini e Donne, ha poi parlato di chirurgia estetica e delle critiche ricevute
Rossella 17/01/2025

Giulia De Lellis è stata ospite del programma Metropolis, prodotto dal quotidiano La Repubblica, rilasciando un’intervista riguardo il suo lavoro e la sua vita privata. Riguardo al suo ruolo di influencer ha dichiarato:
È una bella responsabilità avere 5 milioni e mezzo di follower, in cui cerco però di non caricarmi troppo per non snaturarmi, rimango fedele a me stessa stando attento a quel che faccio che comunico. Le bimbe di Giulia sono questa squadra incredibile di ragazzi e ragazze che mi seguono da tantissimi anni, che mi aggiornano, mi supportano e proteggono da tutto e tutti e fanno parte della mia vita.
Anche la De Lellis non è stata immune dagli haters nel corso degli anni:
Ricevo molti insulti anche in quando donna, un po’ di tutto, ma non mi faccio prendere troppo da questa cosa. In tutti questi anni ho denunciato solo 2-3 persone proprio per un accanimento, per parole violente. Caratterialmente non mi faccio toccare, molti miei colleghi ci soffrono di più.
Alla domanda se secondo lei sia giusto fissare l’età minima per l’utilizzo dei social a 16 anni, ha replicato:
Ci può stare abbassare l’età dei social, ma io a 16 anni ero già molto sveglia. Alle mie nipotine e ai mi figli quando arriveranno gli farei i social verso i 14 anni. Non lo so, magari cambierò idea quando avrò dei figli.
Giulia non ha mai nascosto il desiderio di diventare mamma:
Io sono amante dei bambini, voglio un figlio da che ho memoria, ma non ho ansie o frette dell’orologio biologico. Non bisogna trascurarlo troppo, ma quando arriverà arriverà.
Il successo del suo libro, scritto dopo la fine della sua storica relazione con Andrea Damante, intitolato “Le corna stanno bene su tutto, ma io preferivo stare senza” secondo Giulia è dovuto al fatto che molte persone si siano identificate nella sua storia:
Il successo del mio libro penso sia dovuto all’aver toccato un argomento comune a molti, secondo me ci si sono riviste moltissime persone.
La relazione con Damante però non è certo stata tutta rose e fiori, infatti ha spiegato l’imprenditrice:
Con Damante è stata una storia meravigliosa, anche se tossica, nel senso di sofferente. Quando non ci si migliora più e ci si fa del male e basta bisognerebbe avere la lucidità di capire che è il momento di chiuderla, ma non sempre si ha quella lucidità lì. Si entra poi in una dipendenza affettiva da cui è difficile uscire, ma poi arriva il momento in cui si è lucidi. Quello che posso dire a chi soffre di dipendenza affettiva è che solo il tempo le può guarire, anche se sei circondato da famiglia, amici e persone che ti amano.
Come tutti sanno, la De Lellis è fidanzata con il trapper Tony Effe, che ultimamente è stato nell’occhio del ciclone per via dei suoi testi reputati violenti. Giulia non si trova concorde con questa polemica:
Ancora sto cercando di capire perché proprio Tony sia stato messo in croce per i testi delle sue canzoni. Lui canta un genere che ha sempre avuto questo linguaggio, anzi per quanto mi riguarda i trapper italiani sono anche più delicati rispetto agli altri nel mondo. Non si tratta della persona o del personaggio, ma del linguaggio. Le ho studiate le canzoni, la trap non era proprio il mio genere, ma una sera un concerto, poi un altro le ho imparate a memoria. L’analisi del testo magari la farai con lui quando lo incontrerai. Io mi limito a dirti che è una persona meravigliosa, non mi danno fastidio questi testi, vivo con una persona che so perfettamente che valori ha, quanto sia un uomo attento. E per attento intendo tante cose è dolce, gentile, premuroso. La sua musica chi vuole la può ascoltare, a chi dà fastidio può non ascoltarlo. Ci sono tanti altri artisti.
Giulia ha anche parlato di chirurgia estetica, schierandosi a favore della stessa:
Io a 20 anni ho rifatto il seno, se i ritocchini ci rendono più felici sono d’accordo, non per seguire le tendenze o le mode. Perché li devo fare a 70 anni che neanche me li godo? Meglio rifarseli prima.









