Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla seconda puntata

Chia Settembre 16, 2023

Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla seconda puntata

Sì, lo so che il Grande Fratello è iniziato da soli 4 giorni e dare giudizi dopo manco una settimana potrebbe risultare discretamente affrettato. Lo so. Però PierSy, fattelo dire: se dovevamo passare dagli stracci volanti di Sparta Vs. Persia al catechismo della domenica con preghierina prima del pasto annessa tanto valeva cestinarlo, ‘sto reality, e ci levavamo il pensiero.

Dai, su, seriamente. Ma che roba è?

Ora, io devo essere onesta. In questi primi giorni il clima di terrore palpabile tanto nella Casa quanto in regia tutto sommato mi sta pure divertendo. A parlare è il mio lato sadico, ovvio, che al momento è totally appagato dalla visione di certe scene così sfacciatamente surreali da non sembrare manco possibili. Ma la situa è talmente paradossale che non si può non ghignarsela sotto i baffi di fronte a una tale follia.

Vedere gli Inquilini che si tappano la bocca e sgranano gli occhi nemmeno fossero in un film horror e avessero appena visto Michael Myers spuntare da dietro i panni stesi solo perché gli è scappato un “vaffanc*lo” è esilarante. Gustarmeli mentre cercano goffamente di sviare i discorsi quando qualcuno dice qualcosa che non doveva dire (come ai bei tempi dell’iconico “Camalow, camalow!” di Veronica Angeloni. Che doveva coprire un best*mmione, però, mica una parolaccia di quelle innocue sdoganate persino all’asilo…) pure.

Per non parlare degli autori, porelli, già mestamente rassegnati al licenziamento al primo merd*ne che non riusciranno ad evitare. Ormai me li immagino tipo quelli del Truman Show, che non appena s’accorgono che il protagonista non sta rispettando il copione si fanno prendere dall’isteria collettiva e staccano microfoni o inquadrano stanze vuote random pur di tamponare il disagione.

Come diceva Christof in The Truman show, quello che vediamo nella Casaè tutto reale, è tutto vero, non c’è niente di inventato. Niente di quello che vedi nello show è finto, è semplicemente CONTROLLATO“. Il problema è che presto persino il nostro sadismo si romperà i mar*ni, di tutto questo controllo. Cioè, dai, ma davvero ieri sera abbiamo dovuto sentire Alfonso Signorini tirare le orecchie a quei poracci in prima serata per due misere parolacce perché “il rispetto prima di tutto. Mi raccomando!“?

Ma manco le suore di Ti spedisco in convento si scandalizzano per un “mann*ggia la putt*na” che scappa, ma non vi sembra di sfociare un pochino nel ridicolo così, regà? Tra le volgarità aberranti che c’è toccato ascoltare negli ultimi anni (e parlo al plurale, eh. Perché mo è facile dare ogni colpa al Gf Vip 7, ma non mi pare che nelle edizioni precedenti ci fosse tanto di meglio. Anche senza parolacce, urla o van di mezzo, spesso. Citofonare a gente come Katia Ricciarelli che è riuscita a toccare vette di sgradevolezza incredibili nonostante il tono di voce da serafico usignolo per la conferma) e ‘sto clima che manco al Collegio tanto rigore CE NE PASSA, oh.

Pier Silvio ha fatto tutto ‘sto macello dopo aver visto UNA SOLA puntata del reality (davvero un boss attentissimo a cosa manda in onda, abbiamo, che ha visto la sua prima puntata dopo vent’anni, gioia!), senza però capire qual era il VERO problema qua. E no, non era certo il trash. Quello era il motivo principale per cui la gente se lo guardava, semmai. Perché se uno vuole emozionarsi di fronte alle storie della gente guarda C’è Posta per Te. Se invece accende sul Grande Fratello è PROPRIO per farsi due risate di fronte alle peggio poracciate (e i già disastrosi ascolti di questa edizione da tarallucci e vino lo dimostrano ampiamente, ecco).

L’eccessiva durata (visto che sette mesi nelle stesse quattro mura rasentano il sequestro di persona e farebbero sbroccare anche i santi…), il doppio appuntamento settimanale per riempire il quale tocca parlare sempre delle stesse cose andando a rendere tossico il clima dentro e fuori la Casa, un conduttore incapace di cogliere l’attimo… uuuuh, se ce n’erano di cose da debellare prima di pensare al trash!

Che fare il possibile per evitare di offrire uno spettacolo orrendo ai telespettatori è apprezzabile, per carità, ma se di ‘reality‘ si tratta bisognerebbe pur sempre rimanere fedeli alla realtà. E non solo tutto questo terrorismo psicologico ha l’unico effetto di rendere i concorrenti ingessati e incapaci di fornirci dinamiche appassionanti, tanta è la palese paura che hanno di farla fuori dal vaso. Ma poi, PierSy, quanto pensi che potrà durare ‘sta pantomima? Credi che sia sufficiente cazziarli ad ogni parola più grave di “stupidino!” o “accipicchia!” che gli esce dalla bocca, per evitare la deriva trash?

Che poi parliamone delle “belle storie” che pensate di raccontarci, eh. No, perché io BASITA di fronte all’entusiasmo che sfoderate per le parole di Paolo Masella sul suo rapporto con le donne, onestamente. Altro che “è raro e bellissimo trovare un giovane della tua età che la pensi come te!” o “pensavo che non esistessero più ragazzi così romantici!“.

Che avrei capito elogiare qualcuno che NON si concede con eccessiva facilità a chiunque ma aspetta stoicamente il vero amore. Forse un po’ fuori dai tempi, ma apprezzabile. Ma cosa ci trovate di “raro e bellissimo” in uno che dopo aver parlato dell’importanza del bacio ammette candidamente che la prima volta che esce con una ragazza la “istiga per vedere se ce casca“? Dov’è il romanticismo, di grazia? Io nelle sue parole vedo solo becero maschilismo e squallore a gogo, altroché.

Questo è un discorso che mi manda ai pazzi ogni volta che mi tocca sentirlo, giuro. Perché dev’essere SEMPRE la donna quella sotto esame? Quella che se bacia o – peggio – si concede la prima sera “è una poco di buono“? E il ragazzo in quel momento ‘ndo stava, gioia? Lui non ha mica fatto LO STESSO, nel caso, o dite che era una controfigura quella con la lingua nella bocca della fortunella?

Se sei davvero all’antica non solo non dovresti essere tu il primo ad istigare ma manco dovresti cedere agli impulsi del tuo pipino, stellina. Altrimenti per te vale lo stesso identico giudizio che da un inesistente pulpito dai alla tizia con cui sei uscito. IDENTICO. E se il (medievale) responso è “chi bacia la prima sera non ha valori“, beh, siete IN DUE a non averne.

Qualche altra considerazione sparsa sulla puntata:

– nella vita vorrei avere anche solo un decimo dell’autostima del Masella che nomina Giselda Torresan perché “è troppo presa da me, non la vorrei far soffrire“. Ma che si è fumato gli stessi “sigarini” del Menozzi questo, ma che sta a dì? Va bene che la mascella squadrata e l’aria da Hercules ti fanno sentire evidentemente irresistibile, e va bene anche che la richiesta di motivazioni sensate da parte del conduttore ti può spingere ad appigliarti alla prima minch*ata che ti viene in mente per votare qualcuno, ma per due complimenti random che t’han fatto ANCHE MENO, eh.

– diverso il discorso per quanto riguarda il voto di Alex Schwazer a Giselda. Alfonso e Cesara Buonamici l’hanno buttata sul fatto che “la temono perché è forte“, ma io nelle parole di Alex ci ho visto un ragionamento molto meno sciocco (sciocco si può dire, PierSy?) di quello del Masella. Primo, perché tutta ‘sta forza per ora non la scorgo, anzi direi che i social trasudano insofferenza ogni volta che la Torresan apre bocca, al momento. Ma poi perché conosciamo bene come funziona il giochino, dopo vent’anni. E i personaggi come Giselda da una parte (la loro, di solito) vengono osannati ma dall’altra (quella dei social) vengono demoliti con una foga che ad una “pura e ingenua” come lei si propone potrebbe fare parecchio male. Specie quando tornerà all’anonimato da cui è venuta, ma con l’etichetta del reality appiccicata per sempre addosso.

Questo intendeva Alex, ma immagino sia più comodo buttarla in caciara perché “lei è amatissssima, loro fanno strategia perché la teeeemono“.

– ogni tanto gli autori si ricordano come si fa a portare la pagnotta a casa. E ho amato vedere i Tuguriati passare dagli euforici “l’aver avuto questa limitatezza ci ha dato un senso di fratellanza, il tugurio è diventato il paradiso!” al piantarsi coltelli nella schiena sciorinando motivazioni apparentemente sofferte pur di giustificare i loro voti fratricidi. Avanti così!

– tra i nuovi ingressi gli unici che mi hanno incuriosito sono stati Arnold Cardaropoli (che non conoscevo ma ho scoperto – alla faccia di “hanno fatto i provini in 12mila!” – essere una star di TikTok) e ovviamente Ciro Petrone, che più che per Gomorra tutti ricorderemo forevah per quella meravigliosa corsa da villaggio a villaggio di Temptation Island scartando autori e cameraman con un’abilità che nemmeno Cristiano Ronaldo. Per sempre famoso, lui.

– il conduttore ci regala un glow up di sensibilità da puntata in puntata che andrebbe studiato da degli esperti, proprio. E’ passato dal “perché ti sei dopato?” rivolto lunedì ad Alex Schwazer al “sei diventato uno spacciatore e sei stato colto sul fatto” di ieri a Claudio Roma. E lui è quello che fa le ramanzine agli altri sul buon gusto, poi.

– a proposito di Affonzo qualcuno lo avvisi che ha poco da percul*re Cesara Buonamici per gli spoiler. Perché quelli le sono scappati, capita. Ma l’ironia fatta da chi “naturalmente non ho detto ai concorrenti della presenza di Ciro Petrone perché deve essere una sorpresa!” esattamente TRE SECONDI DOPO che quelli gli avevano palesato di averne visto la clip di presentazione me la eviterei, ecco.

– al televoto settimanale Grecia Colmenares, Giselda Torresan, Rosy Chin e Vittorio Menozzi. E temo che a farne le spese sarà la Topazia. Ed è un vero peccato. In altre edizioni una come lei avrebbe avuto terreno fertile per scatenare i peggio drama, ma quest’anno è proprio sprecata.

Ps. Checché ne pensi PierSy (che tanto le puntate manco se le vede), a me le poracciate mancano già come l’aria. Per questo confido moltissimo in Beatrice Luzzi, la cui espressione perennemente insofferente non solo a Susy Rosy ma ad ogni discorso idi*ta che ode in quella Casa emana deliziose vibes da stracci che volano. E non vedo l’ora.

(foto di copertina per gentile concessione dell’ufficio stampa Endemol Shine Italy)

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