Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla trentaquattresima puntata

Chia Febbraio 6, 2024

Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla trentaquattresima puntata

Ieri sera credo si sia toccato il punto più infimo e squallido che la storia del Grande Fratello ricordi. Mai in 24 anni di reality s’era vista una concorrente più bistrattata, derisa, umiliata e portata scientemente allo stremo di Beatrice Luzzi. Lei che DA SOLA regge “tre quarti di puntata da cinque mesi” (cit.) si è ritrovata ad avere contro non solo gli altri inquilini e il pubblico (pilotato) in studio ma persino opinionista, autori e – dulcis in fundo – quel conduttore che diceva di stimarla, evidentemente giusto per accaparrarsi la benevolenza del Twitter.

Un’edizione, questa, che voleva discostarsi nettamente dalla precedente, e che ha sicuramente centrato l’obiettivo. Perché sono riusciti a fare PURE PEGGIO. L’ingiustificabile ferocia di questo tutti contro una sta riuscendo nell’impensabile impresa di far sembrare quella vissuta lo scorso anno da Marco Bellavia una passeggiata di salute. Le mancate squalifiche di quest’anno rendono quasi ridicole quelle inflitte durante il Gf Vip 7. E il messaggio agghiacciante e completamente diseducativo che stanno facendo passare da settembre ad oggi non può essere comparato in alcun modo ad un futile van gate.

Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla trentaquattresima puntata

La vittima messa in un angolo, accerchiata e colpevolizzata. I carnefici tutelati, protetti e rassicurati. Ma che scempio è? Ma a cosa stiamo assistendo, regà? Un inspiegabile gioco al massacro che sta andando avanti da tanto, troppo tempo. Ed è inspiegabile sia da un punto di vista umano (perché a tutto ci dovrebbe essere un limite, persino alla strategia più cinica. E cinque mesi di fuoco incrociato non li reggerebbe nemmeno un carro armato, figuriamoci una PERSONA) sia dal punto di vista del mero gioco (perché tentare continuamente di affossare chi vi sta tirando indefessamente avanti la baracca da settembre è una mossa completamente no sense).

Ma è OVVIO che in cinque mesi anche a Beatrice è capitato di sbagliare, ha usato più volte termini oggettivamente eccessivi e ha avuto atteggiamenti francamente evitabili (come le ormai famose mani al collo di Giuseppe Garibaldi, momento nel quale io quel “sorriso” che diceva di avere la Luzzi onestamente non l’ho visto e – anche fosse stato un gioco tra loro, e pure se il bidello aveva fatto lo stesso con lei in altre occasioni – resta comunque una scena non certo bella da vedere, questo va detto). E’ inverosimile pensare che in tutto ‘sto tempo uno non cada mai in fallo, mica siamo delle macchine.

Ma noi VERAMENTE stiamo mettendo a paragone quello che ha potuto dire UNA persona con ciò che IN VENTI vanno ripetendole da MESI, nel palese tentativo di esasperarla e prenderla per sfinimento? DAVVERO stiamo storcendo il naso inorriditi perché “dire ‘non è equilibrato’ è una parola forte!” quando solo qualche giorno fa – giusto per fare l’esempio più recente – lei è stata definita uno “sterco” da chi ha poi aggiunto “tenetemi calmo sennò le tiro una bomba addosso!” senza che NESSUNO battesse ciglio? SUL SERIO mettiamo lei alla gogna per aver paventato l’intenzione di eliminare un concorrente (uuuh! Sai che scandalo, in un reality!) ma ci guardiamo bene dal mostrare le riprese notturne dove altri si accordano per le nomination armati di carta e penna, pensando che la diretta sul 55 sia finita?

Beatrice avrà pure le sue colpe, eh, ma non mi pare proprio che gli altri ne siano esenti, anzi. Peccato che di loro non si veda mai mezza clip, mentre della Luzzi si fa l’analisi di ogni singola frase.

Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla trentaquattresima puntata

Lì dentro hanno perso chiaramente ogni briciolo di senso della realtà. Chi le punta il dito per aver usato il termine “boss” e nella stessa frase la descrive come una “mandante con lo scagnozzo stile Gomorra“, o sostiene che “non la considero da mesi!” quando ogni giorno ci sono decine di video a dimostrare il contrario. Chi le intima di “pesare le parole” e cinque minuti dopo le dà della “persona orribile che non sa campare e che nessuno vuole qui dentro“. E chi le consiglia di “farsi un esame di coscienza prima di giudicare le persone, perché non posso giudicare te se domani mattina poi faccio lo stesso!” quando LETTERALMENTE non stanno facendo altro da settembre.

Beatrice è così palesemente, nettamente e sfacciatamente superiore a CHIUNQUE lì dentro, per cultura acume e proprietà di linguaggio, che pur di minarne la forza l’hanno presa di mira settimana dopo settimana, video dopo video, sottolineando SEMPRE E SOLO i suoi scivoloni e MAI quelli altrui, nel (vano) tentativo di indebolirla e screditarla. Peccato che lei non soltanto sia riuscita DA SOLA a tenere testa a VENTI persone (mentre loro, invece, senza il gruppetto arrancano porelli!), ma ieri ha dimostrato di avere due attributi grandi così andando impavida contro Alfonso Signorini e ai suoi autori.

E a un conduttore che – pur premettendo che “non voglio indurti a lasciare il programma perché saremmo dei folli!” – ha avuto il coraggio di esclamare che “sai portarmi all’esasperazione perché tu sei troppo egoriferita. E questo purtroppo porta la gente ad avere una relazione tossica nei tuoi confronti!” aggiungendo che “se mettessimo nero su bianco tutto quello che ti è stato detto e quello che tu hai detto agli altri la guerra è quasi alla pari, non pende dal tuo lato!” (cosa proprio matematicamente impossibile, essendo una contro tutti), Beatrice ha risposto con invidiabile lucidità.

Io ho dato tanto. Credo che questo trattamento che mi riservate ogni puntata, sottolineando soltanto le cose che non vanno rispetto a tutto quello che faccio di bello o quello che fanno di male loro, è troppo. Se voi volete che io decida di uscire da questo programma ci state riuscendo. Sono al limite! […] Se voi fate i tre quarti di ogni puntata su di me forse più che egoriferita sono egocolpita, è ben diverso! […] Io non posso credere che in questi cinque mesi in cui 4/5 ragazzi hanno parlato e sparlato continuamente male di me non sia uscito mai un video, e se io dico una volta a Massimiliano dopo quello che mi ha fatto in questi mesi che non è equilibrato questo va in onda, io vado in mistery con Massimiliano, Vittorio si deve smarcare, etc. Questo non è essere egoriferiti, questo vuol dire essere egobersagliati!“.

Per poi chiosare con un eloquente quanto condivisibile “sfido chiunque ad affrontare per cinque mesi ogni puntata come quelle che mi fate affrontare voi e poi riuscire a stare in buoni rapporti con le persone con cui vivo, che sanno benissimo che tutta la puntata è su di me. Perché aldilà di quello che posso fare o non fare, il fatto che io abbia un ruolo così forte in questo programma mi rende di fatto antipatica. […] Siccome io fuori ho tante responsabilità da affrontare facciamo così: facciamo che esco pure io come Fiordaliso e voi continuate il programma e impostate le puntate su qualcun altro, perché io sono piena!“.

Grande Fratello: l’opinione di Chia sulla trentaquattresima puntata

Un discorso, quello di Affonzo, che tra l’altro faceva acqua da tutte le parti. Perché è troppo comoda dire a Beatrice che “non è un gioco al bersaglio” quando OGNI SANTISSIMA PUNTATA è costruita per metterla in difficoltà e persino i nuovi ingressi li andate cercando tra i suoi haters (ciao Jane Alexander! Ciao Sara Ricci! Ciao Simona Tagli!). E’ troppo facile darle della “egoriferita che dovrebbe rivedere i modi e non mettersi in cattedra” ma poi infilare almeno 4 o 5 blocchi su di lei ogni settimana perché vi torna utile. Se la trovate una persona così discutibile e dal linguaggio talmente “forte” dall’essere equiparato a quello di venti cristiani messi insieme, che le date spazio a fare, di grazia?

Ve lo dico io: perché sapete che senza la Luzzi sareste ridotti a mandare in onda l’ennesima clip di Temptation Island pur di raschiare argomenti dal fondo del barile, ecco perché. E anziché avere l’umana decenza di preservare colei che ha dimostrato di non essere una concorrente qualsiasi ma LA CONCORRENTE, avete pure il pelo sullo stomaco di riversarle addosso una vagonata di immeritata ingratitudine.

Cosa dovrebbe fare secondo me Beatrice, arrivati a questo (allucinante) punto? Innanzitutto resistere fino alla prossima puntata, perché abbandonare la Casa ora sarebbe darla vinta a ‘sti quattro disperati. Lunedì deve trionfare al televoto con una percentuale bulgara per dimostrare che no, non le è caduta nessuna corona (e al macero al massimo ci sono finiti i loro inesistenti attributi, stelline!). A quel punto, con un sorriso smagliante dipinto sul volto, deve alzare i tacchi e uscire dalla porta rossa senza manco passare dallo studio, lasciandoli in braghe di tela. Così poi lo vediamo come campano senza di lei.

E i due appuntamenti alla settimana li riempiono con…

Qualche altra considerazione sparsa sul resto della puntata:

– Che delusione, Vittorio Menozzi. Che sonora delusione. Dopo che Bea l’ha difeso a spada tratta per mesi lui non solo l’ha rinnegata come un Giuda qualsiasi ma è andato a piagnucolare da chi non si faceva alcuna remora nel farlo passare come uno scagnozzo o un maniaco. Quando c’era da spezzare una lancia in favore della Luzzi MAI che si sia sentita la sua voce, ma quando c’era da dissociarsi da lei per non inimicarsi il gruppettino guardalo come è scattato l’ingegnere. Che delusione, l’ho già detto?

– L’uscita di Fiordaliso non ci voleva, non ora sicuramente. E’ vero che cercava di tenersi sempre nel mezzo per non scontentare nessuno, ma è vero anche che era l’unica che non si faceva problemi a prendere le parti di Beatrice, l’unica che aveva il coraggio di nominare Varrese e anche l’unica a cui loro non avevano le pal*e di contestare nulla, anzi. Ora senza di lei a mantenere l’ago della bilancia la vedo ancor più grama, se possibile…

– I discorsi populisti acchiappa applausi piacciono a molti, lì dentro. Ma mi consola vedere che molti napoletani non solo non hanno strumentalizzato le parole di Beatrice ma anzi della loro gestualità ne fanno (giustamente) un vanto. Tra l’altro vorrei ricordare a quel Paolo Masella che tanto ci tiene all’uso delle parole che era stato proprio lui, qualche mese fa, a dire che Napoli non brilla per cultura. Ma quando non si tratta della Luzzi hanno la memoria corta, si vede…

Avete carta e penna in camera, se volete prendere nota!

 

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