Grande Fratello, Paolo Masella sul momento difficile di Vittorio Menozzi: “Lui è innocente, vuole sembrare più forte di quello che è ma…”

Nel frattempo Marco Maddaloni e Federico Massaro hanno esortato il modello a viversi la Casa in modo sereno

Renata Febbraio 11, 2024

Grande Fratello, Paolo Masella sul momento difficile di Vittorio Menozzi: “Lui è innocente, vuole sembrare più forte di quello che è ma…”

La trentaquattresima puntata del Grande Fratello ha segnato una decisiva svolta nel percorso di Vittorio Menozzi all’interno del reality.

Il modello ha ribadito la sua imparzialità nella disputa tra Beatrice Luzzi e Perla Vatiero ma di fatto si è sempre più allontanato dall’attrice dedicando il suo tempo alla fazione “avversaria”. Un cambio di rotta, quello di Vittorio, che ha fatto chiacchierare gli inquilini della Casa, specie Greta Rossetti e Paolo Masella. I due, confrontandosi sul comportamento dell’ingegnere, hanno riflettuto sull’inesperienza e sull’insicurezza del ragazzo. Nello specifico, l’ex tentatrice ha detto:

Mi dispiace di averlo messo in dubbio anche per un nano secondo. Gliel’ho pure chiesto e mi ha dato una risposta tale che io non posso non fidarmi di lui. Gli ho chiesto “ma io posso fidarmi di te?” e lui m ha detto: “No, non voglio dirti “si”, che poi domani magari ti dò un dispiacere. Tu vivimi, anche fuori – perché qui è diverso – e poi ti darai una risposta”. Come faccio a non fidarmi di una persona che mi dice una roba del genere? Non vedo malizia in lui…Magari è vero che si è trovato sempre nelle situazioni a due ma forse è per farsi accettare, per questo si è trovato in mezzo a delle coppie. Si vede da come sta male quando si litiga che è buono. E’ insicuro, si sente inferiore soprattutto ai ragazzi.

Un giorno mi ha detto “chissà i ragazzi a casa che mi vedono pensano che non ho carattere”. Questa è la sua prima delusione. Io ho due anni in più e ne ho passate 150. Sono contenta che lui non le abbia passate però ti creano il carattere. Ti fanno pensare “non posso rimanere così tanto deluso da una cavolata del genere in paragone a quello che ho passato”. Se ti fa del male un componente della tua famiglia non potrà mai farti del male un estraneo, lui per fortuna non l’hai mai passato. Sono le sue prime delusioni e le vive ancora amplificate.

E’ bravo, è innocente. Vuole sembrare più forte di quello che è ma non capisce che è giusto che sembri se stesso. Io gli ho detto ‘hai 23 anni, non guardare me o Anita che abbiamo la tua stessa età però andiamo come trattori’. Il vissuto fa tantissimo“, la considerazione del macellaio.

Vittorio, dal canto suo, ha trovato conforto in Marco Maddaloni e Federico Massaro, che lo hanno esortato a viversi la Casa in maniera più serena. Il judoka, nello specifico, gli ha consigliato di “stare sereno e tranquillo. Tu ti sei vissuto la tua amicizia? Lascia sempre le porte aperte perché comunque ti stai male e mi dispiace“. Alla risposta di Vittorio (che ha ammesso: “come faccio ad andarci adesso? Mi sento in lotta con me stesso. Una parte di me ci tiene“), Marco ha proseguito:

Quando ti lasci con una ragazza ci stai male e pensi “come faccio a tenerci se ci siamo lasciati?”. Eh, ma ti sei appena lasciato, è ovvio che ci tieni ancora. Magari se continua così ci terrai fino all’ultimo giorno che starai qui dentro. Più di andarci vicino a chiedere spiegazioni e lasciare le porte aperte non puoi fare. Sorridi, perché sei giovane, hai tutto dalla tua parte. Hai fatto cinque mesi, manca poco. A volte quello che ti manca veramente lo trovi alla fine del percorso. Non pensare che hai preso o dato tutto, magari all’ultimo trovi la risposta giusta che ti serviva per il tuo percorso. Questo è un contesto particolare, aspetta lunedì e vi confrontate, non si può mai sapere, a volte la rabbia porta a dire qualche parolina troppo di fretta.

Invece Federico gli ha detto:

Sei buono e non sei tonto. Sei più che buono perché dentro di te sai cos’è vero e cosa non lo è. Devi semplicemente ascoltarti ed essere vero con te stesso. Non fregartene degli altri, devi essere in pace con la tua verità. Quello che pensi davvero lo devi dire anche se sono tutti contro di te. Tu sei coerente con ciò che senti nel tuo cuore.

La replica di Vittorio è stata:

Ogni volta che faccio un passo di questo tipo mi dico “un domani che vorrò essere un leader che tipo di leader voglio essere?”.

Quindi, il modello ha aggiunto:

Non devi essere un leader, devi essere un compagno. Saranno i tuoi compagni a dirti se sei o meno un leader. Non lo scegli, sei scelto quando gli altri vedono riflesse in te i loro valori. Stimo Bea ma non mi piace tutto di lei, non per questo la stimo meno perché è un essere umano. Le persone hanno tante sfaccettature, non si possono etichettare con un solo aggettivo.

E’ questione di consapevolezza, di riconoscere cosa va stimato in una persona“, ha concluso Menozzi.

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