‘Grande Fratello Vip 3’: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Chia Ottobre 9, 2018

‘Grande Fratello Vip 3’: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Nonostante i giochini di dubbio gusto (e di nessuna utilità) col cibo da passarsi di bocca in bocca ed i momenti dedicati a rigirare il coltello nelle piaghe dei concorrenti più fragili, questa terza edizione del Grande Fratello Vip stenta a decollare.

Anzi, diciamocelo, è proprio brutta brutta brutta. Noiosa fino al midollo. Nessuna dinamica interessante a cui appassionarsi, nessuna emozione da cui lasciarsi trasportare, nessuna polemicozza da cavalcare. Solo un mucchio di personaggetti più o meno anonimi buttati in una Casa per qualche tempo.

I fasti dello scorso anno sono solo un ricordo, ed era immaginabile, ma se andiamo avanti così il Gf Vip 3 quanto a bruttura finirà col giocarsela con il Gf 15. E non è un complimento.

Che un programma per giustificare la sigla di chiusura all’1.30 di notte dovrebbe inanellarti una serie di argomenti succosi, di rvm interessanti, di prove avvincenti. Quest’anno, invece, se gli togli Francesco Monte gli hai già dimezzato la puntata, per dire. E Francesco che fa la prova in costume, e Francesco che ricorda la storia con Cecilia Rodriguez, e Francesco che si commuove parlando della prematura scomparsa della mamma, e Francesco che abbraccia papà Angelo durante il freeze, e Francesco che chissà cosa avrà combinato sotto le coperte con Stefano Sala, e Francesco che si avvicina a Giulia Salemi, e Francesco che va al bagno.

Senza Monte la puntata del lunedì sera finirebbe dieci minuti dopo Striscia La Notizia, questa è la verità. Ed un concorrente che da solo ti regge mezza baracca lo dovresti trattare non dico coi guanti ma quasi, se non altro per riconoscenza. E invece manco quello, anzi.

Da che esistono i reality show, che si marci sul dolore dei vari protagonisti è sempre successo, che ci piaccia o meno, ma MAI con una tale assenza di tatto come abbiamo visto fare in queste prime puntate del Gf Vip 3. O ha infastidito solo me l’incredibile leggerezza con cui hanno affrontato certe tematiche, evidentemente non ancora superate da parte di alcuni concorrenti, nemmeno stessero parlando di quante mele comprare al mercato del giovedì?

Chiedere a Francesco se aveva mai detto alla mamma che le voleva bene, ricordare a Lory Del Santo che “le è rimasto un figlio solo” o sottolineare a Silvia Provvedi che Fabrizio Corona al massimo le avrà voluto bene, ma sicuro non l’ha mai amata, io l’ho trovato ABERRANTE. E se lo dico io che non sono certo famosa per la mia sensibilità, non oso pensare cosa abbiano provato Francesco, Lory o Silvia nel sentire Alfonso Signorini e Ilary Blasi disquisire sulla loro sofferenza come se parlassero dei punti neri di Totti.

A me lo stile di conduzione di Ilary non dispiace, lo sapete. Apprezzo che tratti i Vip senza alcun timore reverenziale, neppure quando hanno alle spalle una carriera che lei ancora si può solo sognare. Però ad una certa dovrebbe capire da sé quando il sarcasmo ci sta bene, e quando invece bisognerebbe fare un passo indietro.

Signorini invece manco lo commento, che è superfluo ormai. La sua amicizia con Corona e il clan Rodriguez trasuda da ogni poro, e i due pesi e due misure che adotta quando ci sono di mezzo loro sono sotto gli occhi di tutti. Fa nulla se Francesco in settimana ha mostrato evidenti segni di cedimento, ed ha ammesso di non aver ancora superato la rottura con Cecilia come non è mai riuscito ad affrontare nemmeno la morte di mamma Emma, Signorini gli passerà sopra con un Caterpillar con le sue domande fuori luogo come sempre. Incoerente, fazioso e sfacciatamente di parte. Che favola di opinionista, eh!

Nemmeno di fronte ad una Silvia in lacrime è riuscito a trattenersi dall’emanare la sua tracotante sgradevolezza. Peccato che lei, con la massima calma, abbia preso il comando del Caterpillar e abbia dato una lezione di umanità e di maturità a tutti, a partire dal suo ex fidanzato. Sentire Corona rispondere alle domande di Silvia Toffanin sulla fine della sua storia con la Provvedi con sufficienza, descrivendola come una ragazzina scema che l’ha aspettato due anni per niente, ha fatto salire il crimine a me, figuriamoci a lei. Che Silvia ci stia ancora male è evidente, che sia delusa da certe sparate anche, che pensi di aver sprecato tempo prezioso è sicuro. Ma ha protetto se stessa e il suo sentimento, discostandosi dal “personaggio che ormai s’è mangiato la persona” della quale si era innamorata. Una pischelletta che insegna la vita ad un ex col doppio dei suoi anni, che ancora non ci ha capito un cazzo. Chapeau.

Ne salvo pochi, in questo cast, e Francesco e Le Donatella sono tra questi. Oltre a loro Stefano Sala, che oltre ad essere bono come il pane mi sembra pure avere i neuroni funzionanti (anche se per un attimo, durante la prova di figaggine, quando s’è sfiorato maliziosamente le labbra col pollice ho temuto dicesse “Siete delle brutte persone“… il Fuffy gate ci ha inguaiati forevah, ve lo dico io!), Andrea Mainardi che mi pare un brao scet, come diremmo dalle nostre parti, Lory (che mi auguro inizi ad essere trattata come una concorrente qualsiasi, perché smetterla di spargere sale sulle sue ferite non solo la aiuterebbe ad elaborare il suo dolore, ma la lascerebbe libera di tornare ad essere la Lory che amiamo… o almeno provarci, ecco…) e la super Eleonora Giorgi.

Chi non sopporto minimamente, invece, sono Enrico Silvestrin e Maurizio Battista. Soprattutto Battista, che non ho mai visto un comico più imbarazzante in vita mia. Non fa ridere, e non sa manco fingere di piangere. Prova a fare la vittima, ma non ne è capace. Tra lui e il suo collega mi sembrano solo due frustrati che hanno il potere di indispormi ad ogni inquadratura. Insieme a loro ci infilerei Ivan Cattaneo, che ieri durante la prova del cibo mi ha fatto venire i brividi. Fare battute sui bonazzi della Casa ci sta, apprezzarne le evidenti doti fisiche anche, per carità. Ma quando l’ho visto afferrare Walter Nudo, Elia Fongaro o Fabio Basile, per toccacciarli con la scusa di un giochetto ridicolo costruito appositamente per arrivare a quel punto, m’è salito un discreto disgusto. Invece che ridacchiare all’idea di Ivan che strizza il capezzolo ai suoi coinquilini mentre gli passa un polpo morto o una noce, a Ilary non è saltato in mente che magari questi inquilini fossero completamente a disagio in una situazione del genere? No, eh? T’appost.

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