‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla quattordicesima puntata

Chia Ottobre 31, 2020

‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla quattordicesima puntata

Ma davvero stiamo lasciando intere edizioni di reality show in mano a gente che ha così tanto tempo libero (mamma quanto vi invidio, regà!) da passare le giornate ad organizzarsi in gruppi Telegram per creare account fake con cui falsare i televoti che al mercato mio padre comprò pur di tutelare il proprio prediletto?

Cioè, tutti scandalizzati dall’aneddoto su Lele Mora che vent’anni fa aveva affittato i call center per far vincere L’Isola dei Famosi a Walter Nudo, ma almeno lui era il suo agente, santodddio, tutto quello sbattimento aveva un senso (monetario, ma ce l’aveva). Ma, voglio dì, la casalinga di Voghera che sta lì a seguire i tutorial sui social per crearsi mille mail temporanee con cui votare tra Maria Teresa Ruta e Pierpaolo Pretelli al Gf Vip 5, cioè…

Se va avanti così finirà come ai tempi di Calciopoli, quando l’idea che qualcuno si comprasse le partite mi aveva fatto perdere l’entusiasmo di seguirle. E al Grande Fratello uguale, se aprendo Twitter vieni invasa ad ogni ora del giorno da commenti lapidari su Elisabetta Gregoraci e poi la vedi scampare l’eliminazione con il 17% delle preferenze su sei nominati.

Mi dispiace un sacco che a lasciare la Casa sia stata Guenda Goria, una che, se anche lì dentro si fosse comportata da stratega (e non ci sarebbe nulla di male, visto che di gioco si tratta) lo ha fatto con intelligenza, pacatezza e massimo rispetto di chiunque, persino di coloro che non se ne meritavano una briciola. Se proprio dovevamo giocarci una Rutas, a questo punto avrei preferito fosse eliminata Mary Terry che – per quanto ne apprezzi (e ne invidi, da bradipo quale sono) l’inesauribile energia – trovo sicuramente più paracu*a della figlia, e in alcune occasioni ha avuto uscite che mi hanno lasciata decisamente perplessa. Ma una cosa giusta l’ha detta, che è un miracolo che da due genitori così disfunzionali come lei e Amedeo Goria (uno che, a quanto pare, è stato più impegnato a correre dietro alle gonnelle delle ventenni che a fare il padre) sia uscito un gioiellino come Guenda, una pecora nera (cit.) che non teme di esporsi pur essendo consapevole di poter risultare impopolare.

E mi sono imbarazzata per Pupo quando, durante la scorsa puntata, per un evidente tranfert personale (visto che ha nominato le sue figlie) ha osato paragonare il passato difficile di Dayane Mello a quello della Goria lasciando passare il messaggio che, solo perché Guenda ha avuto la possibilità di studiare e non ha dovuto avere a che fare con episodi traumatici come quelli vissuti dalla modella brasiliana, non ha il diritto di lamentarsi della propria infanzia. Come se l’assenza di figure genitoriali stabili, presenti ed affettuose sia una passeggiata di salute, per una ragazzina.

E a proposito dell’ennesimo intervento di Amedeo Goria in puntata (roba che ormai se la gioca con Mario Balotelli quanto a – inutile – presenzialismo), ma vogliamo parlare di quanto sia stata fuori luogo la Contessa Patrizia De Blanck nello spiattellare le (notorie, a quanto pare) prodezze dell’idrante (cit.) tra le lenzuola davanti a sua figlia, rimarcando di avergli dato – ai tempi – il due di picche a pochi passi dalla sua ex moglie?

Questa il buon gusto non sa manco dove stia di casa. Ma effettivamente avremmo dovuto dedurlo già guardando come si concia alla sua età (con quei capelli che hanno perennemente l’aria di essere stati lavati con lo shampoo spray, quello a secco che non richiede l’acqua per intenderci, e quel trucco approssimativo di chi non c’ha manco la sbatta di pulirsi la faccia) e, SOPRATTUTTO, ascoltando tutte le carognate che le escono da quella bocca da cinquanta giorni a questa parte. Grezza, maleducata, irascibile e cafonazza, con quell’immancabile filino di razzismo e omofobia perché “eh, ma ai suoi tempi era così” che ANCHE BASTA.

E capisco che si debba portare rispetto alle persone anziane, eh, ma lo capisco meno quando queste persone sono LE PRIME a non averne per gli altri. Per questo a lasciarmi perplessa è il servilismo di gente come EliGreg, che da brava lacchè sarebbe capace di darle ragione anche se la vedesse con la pistola fumante in mano e un cadavere sanguinante ai piedi, e come Enock Barwuah, che di fronte al giochino dei padroni e dei maggiordomi organizzato da Tommaso Zorzi per passare il tempo si stranisce, ma poi si fa dare ordini e trattare da vassallo (…) da una che fino a due ore fa lo chiamava Enorg, e CHISSA’ PERCHE’ ora ha smesso.

La Contessa è quell’elemento che può risultare simpatico finché fa la macchietta random nei salottini tv, ma in un programma come il Gf Vip diventa francamente INSOSTENIBILE. Una che chiama “stronzo” chiunque non le lecchi i piedi, una che dice “sparati” alla gente e poi “ma era una battuta, una cosa divertente!“, una che “io non ho bisogno della governante” e poi manco raccoglie le patatine che sbriciola incivilmente in giro per Casa, una che dà del “ragazzino che fa cose infantili” a Zorzi quando lei a cent’anni passa le sue giornate a sparlare nelle orecchie come all’Asilo Mariuccia. E nonostante tutto ciò mai un rimprovero, oh, mai una tiratina blanda d’orecchi, solo una sequela di “Conteeeessa, ecco una simpatica clip su di lei! Conteeeessa, è mezzanotte, che succede a mezzanotte?“.

Ma quando la vogliamo buttare fuori, ‘sta buzzurra, di grazia?

A proposito di agognate eliminazioni, io continuerò a bramare (inutilmente, visto quanto è protetta) quella di EliGreg che ora – in un completo delirio stile Montecchi e Capuleti, tra segreti da svelare e contratti con la prostatite da rispettare – ci ha fatto sapere che fa addirittura “tanta fatica a non dare un bacio vero” a Pretelli. E poi c’è sempre la marmotta che confeziona la cioccolata.

Tanto di cappello a Stefania Orlando che è stata l’unica ad aver avuto gli attributi per contrapporsi all’egemonia della Gregoraci, dicendole in faccia – e in diretta, per giunta – quanto stucchevole e poco credibile risulti la sua storiellina con Pierpaolo, una pantomima che GUARDACASO ricalca uno dei cliché più sfruttati nei reality pur di andare avanti nel gioco. E che purtroppo, almeno finora, ha sortito il suo effetto.

Un’argomentazione così precisa e inappuntabile, quella della Orlando, che una mente semplice come quella di EliGreg quale sagace replica poteva partorire, se non “credo che ci sia un po’ di gelosia, forse questo rapporto così vero e così bello che c’è tra me e Pierpaolo può infastidire“. Ma gelosia DE CHE, Elisabé, che se c’è un rapporto DAVVERO autentico in quella Casa è proprio quello tra Stefania e Tommaso, nato in tempi non sospetti, fin dall’inizio di quest’avventura, senza aspettare di capire dove andavano gli applausi (e i televoti)? Un’amicizia di cui (purtroppo) non si parla praticamente mai (nonostante sia la più bella, pura e priva di doppi fini tra quelle createsi lì dentro) ma loro se ne sbattono e vanno per la loro strada lo stesso, mentre tu gnafai ad essere credibile nonostante ventordici clip a puntata per fomentarti, figurati.

Tra tutte le new entry che aspettavo con ansia per sparigliare un po’ le carte là dentro, comunque, mi hanno fatto entrare la più inutile, mortacci loro. Cioè, il massimo brivido che può regalarci Paolo Brosio è la preghierina della sera con Adua Del Vesco e la Santa di Soverato, immaginate la delusione di chi – come me – si pregustava piatti che volavano. Confido nella provvidenza, perché noi il trash di Selvaggia Roma ce lo meritiamo.

Ps. Ma che Andrea Zelletta esca dalla Casa per motivi a noi ignoti, non sia presente in puntata e quindi non possa votare né essere votato, e (chissà quando) rientri in gioco come se nulla fosse è previsto nel regolamento?

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