‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Chia Settembre 22, 2020

‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Chia sulla terza puntata

Giuro che ci ho provato davvero. Ho tentato di resettare le nefandezze parziali e populiste che hanno caratterizzato la scorsa edizione del Grande Fratello Vip cercando di partire con i migliori propositi per questa nuova stagione, ma con Alfonso Signorini gnafo, regà, è più forte di me.

Totalmente INCAPACE di reggere una prima serata, PARZIALE e LECCHINO quando si parla dei suoi protetti e DESPOTA CAFONE quando invece si tratta di poracci mezzi sconosciuti, abile ad annientare QUALSIASI dinamica interna mediamente interessante pur di dar spazio a teatrini superflui ed imbarazzanti che ben poco c’entrano col reality. E come se non bastasse si crede pure simpatico.

Riguardo l’affaire che ha visto protagonista Fausto Leali in settimana, tra riflessioni su Mussolini e uscite infelici sulle razze che l’hanno portato alla squalifica ufficiale, mi scoccia dover fare un parallelismo con quanto accaduto solo qualche mese fa in Casa, ma è inevitabile per sottolineare l’AGGHIACCIANTE DOPPIOPESISMO di qualcuno che si spaccia per conduttore e – in quanto tale – dovrebbe essere tendenzialmente imparziale, specie quando si tratta di argomenti meno sciocchi e futili del solito.

Quando durante la quarta edizione Salvo Veneziano, uno evidentemente privo di agganci o amicizie particolari, fece quelle sparate di dubbio gusto riguardo la prorompente Elisa De Panicis venne messo alla gogna, additato come mostro, fatto passare come un violento in prima serata ed espulso tempo zero nel biasimo generale, a partire da quello di un disgustato Signorini. Signorini che con Leali non mi sembra abbia avuto certo lo stesso pugno di ferro, ANZI. Si è mostrato mooolto comprensivo, così comprensivo da ripetere più volte la N-word in prima serata, dimostrandoci di non aver capito una mazza del discorso populista che ci stava sciorinando ma assicurandoci che “Io so bene chi è Fausto” e che “da un punto di vista umano questa squalifica non ha senso, lo sappiamo“.

Non so per voi, ma per me questa disparità di trattamento è INDECENTE. Chiariamo: Salvo NON E’ un violento come Leali NON E’ un razzista. Entrambi hanno semplicemente peccato di IGNORANZA ed ESTREMA LEGGEREZZA, dimenticandosi del contesto particolare in cui si trovavano. Nessuno di loro va marchiato a fuoco a vita per questi episodi infelici, ma è stato giusto espellere entrambi per mandare un segnale forte al telespettatore, specie in un momento storico come questo. Punto.

Quello che MI FA SCHIFO è vedere trattare coi guanti di velluto uno e come una pezza da piedi l’altro, quando ad essere diversa non è certo la gravità di quanto accaduto ma semplicemente la popolarità dei soggetti in causa. Ma da uno come Signorini, che dopo aver cacciato a calcinculo Veneziano aveva passato il resto dell’edizione a tutelare elementi decisamente discutibili come Barbara Alberti e Antonella Elia che possiamo aspettarci, del resto?

Aridatece Ilary Blasi, una che affanculo ce mannava tutti, da Fabrizio Corona al modellino più sconosciuto, senza timore reverenziale per nessuno. Ma andrebbe bene anche Alessia Marcuzzi, una che – nel dubbio – affanculo non ci mandava nessuno (a meno che non si chiamasse Eva Henger, certo…). Chiunque, insomma, tranne Signorini che affanculo ti ci manda a convenienza.

Perché è facile fare il gradasso con una stupidina come Franceska Pepe, che – sorpresona! (cit.) – crede che farsi pagare la retta dal papi per andare ogni tanto al bar della Cattolica a far colazione la renda un genio dotato di piano B nella vita, mentre davanti ad Elisabetta Gregoraci (cioè, Elisabetta Gregoraci…) abbassi le penne e ti tramuti in un lacché.

Ma quanto è stato IMBARAZZANTE Alfonso quando – nel battibecco tra la Pepe e Tommaso Zorzi – ha zittito la modellina facendo la voce grossa e urlandole “Sei una gran maleducata, impara l’educazione e impara a parlare quanto ti viene data la parola!“, quando lei manco si era riuscita ad esprimere perché ad aver fatto un monologo fino a quel momento era stato solo l’influencer? Per carità, lei sarà anche più fastidiosa della sabbia nelle mutande e più vuota di un barattolo di Nutella dopo essere finito tra le mie mani (e la sua presenza nella Casa serve giusto a rendere meno scontato il mio voto a Dayane Mello come elemento più urticante della storia dei reality…), ma lui chi mmminchia si crede di essere per trattare la gente così?

FrancesKa con la Kappa, zittita solo perché colpevole di avercela con Zorzi ovvero l’erede ufficiale del Soldato Elia nelle sfacciate preferenze del conduttore. E per cosa poi? Per chiedere un parere a Enock Barwuah che con la loro discussione NON C’ENTRAVA UNA MAZZA. No, via, io gnafo davvero.

Signorini un INCOMPETENTE VERO, che invece che fomentare sadicamente l’unica dinamica trash godibile della settimana la mette a tacere per dare spazio a momenti stracciapalle (come quello dedicato alla Gregoraci e alle foto del suo matrimonio con la prostat con Flavio Briatore), nomination a caso (letteralmente a caso, vista l’inutilità dei voli pindarici in cui si sono persi tra televoti annullati, preferiti della settimana e nomination palesi, che manco col referendum han fatto tutta sta confusione) e prove oscene inventate random durante le pubblicità giusto per creare chiacchiericcio attorno alle coppiette fake su cui palesemente puntano in vista delle copertine su Chi.

Ma aridatece il VERO Grande Fratello, coi concorrenti completamente isolati dal mondo com’era nelle prime edizioni (e non sommersi da clip che gli mostrano persino quanto e come si parla di loro fuori dalla Casa, come accade ormai da troppi anni a questa parte), con le VERE prove settimanali, quelle che creavano drammi insanabili e battibecchi infiniti tra chi si impegnava come un matto e chi se ne sbatteva le balle (e non con le ciofecate attuali che finiscono a tarallucci e vino perché “mi state troppo simpatici, per stavolta il budget non ve lo dimezziamo, dai“), e SOPRATTUTTO coi VERI conduttori, santo cielo.

Non quelli che ci regalano valanghe di falsità e populismo della serie “Quello che volete raccontare di voi stessi deve venire naturale, io posso esprimere una curiosità ma non forzerò mai la mano, quindi se Adua e Massimiliano non vogliono parlarne il mio stile è non parlarne“, quando palesemente bramavano sordidi dettagli e insistevano affinché Adua Del Vesco e Massimiliano Morra tirassero fuori scabrose verità sul loro passato per macinare qualche punticino di share in più. Che AlfonsoPensavo di avere a che fare con un raffinato intellettuale e invece mi ritrovo con una comare della peggior specie” invece che dirlo a Fulvio Abbate se lo potrebbe tranquillamente ripetere di fronte ad uno specchio, per dire.

Unico momento della serata traboccante di amore VERO e non forzato, quello tra Enock e suo fratello Mario Balotelli, che si è collegato in diretta Skype per fargli una sorpresa. Avete fatto caso a come gli si illumina lo sguardo quando parlano l’uno dell’altro, descrivendolo come la persona migliore sulla faccia della terra? Io ieri a guardarli con gli occhi a cuoricino, proprio. Senza contare che Balo in tre secondi netti e con estrema classe ha tranciato sul nascere le velleità gossippare della Mello, che giusto mo che sta con le telecamere addosso 24/7 si è ricordata della sua incontenibile passione per lui.

A farmi desistere dallo spegnere il televisore è SOLO il cast, che a sto giro annovera parecchia gente che non mi dispiace affatto, anzi. Da Matilde Brandi (che quando lacrima perché ha paura di risultare troppo dittatrice mi spezza in due) a Guenda Goria (con mamma Maria Teresa Ruta, certo, ma se della pazzia di quest’ultima ero già a conoscenza a colpirmi è stata l’estrema sensibilità della figlia, una dolcina vera), passando da Denis Dosio (un super tranquillone, molto meno montato di ciò che sembrava dai social) alla fiabesca Myriam Catania, e da Francesco Oppini e le sue già epiche espressioni facciali a quel cretinoh di Pierpaolo Pretelli, non mi resta che sperare in loro per salvare st’edizione.

Ps. Regà… ma Paolo Brosio?

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