Grande Fratello Vip 6: l’opinione di Chia sulla quarantaquattresima puntata

Chia Febbraio 25, 2022

Grande Fratello Vip 6: l’opinione di Chia sulla quarantaquattresima puntata

Sembra quasi assurdo dirlo, visti i precedenti, ma ho trovato la puntata del Gf Vip 6 di ieri sera particolarmente disturbante.

Innanzitutto perché, alla luce di ciò che purtroppo sta succedendo nel mondo, la diretta di un reality show come questo proprio ieri l’avrei decisamente evitata. Si sono fermate persino le fiction che – quelle sì – potevano portare un po’ di leggerezza in una giornata così angosciante, avrebbe dovuto fermarsi anche Alfonso Signorini. Che passare dalle immagini del Tg 5 di padri in lacrime che salutano i figli prima di andare a combattere una guerra assurda ai rallenty di Alex Belli nel deserto mette francamente i brividi.

Ma, visto che in Italia ci si ferma solo per il dio calcio, in onda ci sono voluti andare lo stesso. E a quel punto ad infastidirmi è stata quella stucchevole e incredibilmente parziale celebrazione di uno dei personaggi più discutibili, imbarazzanti e patetici di questa sesta edizione. Sto parlando ovviamente di Katia Ricciarelli, colei che – pur di non subire l’infamante onta di ‘quella che è stata cacciata dal televoto’ – una volta finita in nomination ha fatto un ridicolo appello sbraitando che “voglio uscire, voglio andare via perché ne ho abbastanza di questa gente!” pur di fare passare la sua eliminazione come un favore che il pubblico non poteva esimersi dal fare a Sua Maestà. Seeeee, te piacerebbe! Ma ho una news flash, Katia, e in francese come piace a te: COLCAZ*O che è andata così!

La verità è che SONO MESI che la gente non la sopportava più, sia nella Casa che fuori. SONO MESI che l’hashtag #FuoriKatia finisce in tendenza a giorni alterni, vistosamente alimentato da tutte le nefandezze che uscivano in continuazione da quella bocca e che la gente non poteva più tollerare. E SONO MESI che bramavamo la fine delle immunità per poterla botolare per sempre dai nostri teleschermi.

Grande Fratello Vip 6: l’opinione di Chia sulla quarantaquattresima puntata

E se per liberarci della Ricciarelli abbiamo dovuto aspettare il 24 febbraio è stato solo per quella smaccata e faziosa tutela nei suoi confronti perpetrata da settembre ad oggi da parte del conduttore, che del doppiopesismo è ormai diventato maestro. Qualche esempio?

  • Quando Katia se ne usciva con qualche frase di pessimo gusto (e porcacciadiquellamiseria, quante volte è capitato! Basta sbirciare nel nostro archivio, per trovare una piccola parte di tutto quello che è riuscita a dire…) i casi erano due. Se si riusciva, si evitava proprio di toccare l’argomento in diretta e avanti come se non fosse mai accaduto nulla. Se era troppo clamoroso per non parlarne le veniva riservata al massimo una battuta alla mezza, subito stemperata da un incredibilmente super partes “Ma lo sappiamo che non sei così, tranquilla!“. Con gli altri, invece, i famosi ‘figli della serva‘ a cui nessuna riverenza era dovuta, il tono di voce da mellifluo chissà perché diventava improvvisamente scaz*ato. E al primo scivolone sono stati condannati per direttissima, senza manco possibilità di rispondere perché “non mi interessa ascoltarvi“. Occchei.
  • Di momenti in cui Katia ha sputato veleno contro altre Vippone (sempre donne, stranamente!) ce ne sono stati parecchi, da settembre ad oggi. Ma chissà come mai in puntata sono sempre state mostrate clip dove erano le altre a sparlare di lei, e quasi mai viceversa. Senza contare che il suo “ma io non ho fatto nomi” è stato fatto passare in sordina, nonostante palesemente le sue frecciatine avessero una chiara destinataria, mentre quando era stata Manila Nazzaro ad usare la sua stessa scusa è stata etichettata come “bugiarda” da Affonzo in diretta nazionale. Ma tutt’apposto?
  • Katia, con quel freeze poco prima della sua uscita dalla porta rossa per salutare “solo chi volevi tu“, ha ribadito tutta la sua immaturità. Ma il cazziatone mica è arrivato a lei, figuriamoci. Ad essere stigmatizzati, ancora una volta, coloro che non si sono prostrati a Sua Maestà. Perché secondo il conduttore avrebbero dovuto essere cornuti e mazziati. Non solo la Ricciarelli non li aveva deliberatamente – e molto educatamente, tra l’altro… – salutati, ma dovevano pure essere loro ad andarle (per l’ennesima volta) incontro. “A casa mia mi hanno insegnato che, al di là di tutte le diatribe, a una signora di 76 anni si porta rispetto“, ha avuto il coraggio di dire Affonzo di fronte alla ridicola pantomima iniziata proprio dalla sua cocca. Pantomima che, se Sua Maestà avesse salutato tutti come qualunque eliminato ha fatto prima di lei, ci saremmo tranquillamente evitati. Ma sono dettagli.

Senza contare, poi, l’ingresso in pompa magna in studio, col conduttore festante e ben due clip pronte per rivivere tutti i suoi fake best moment nella Casa. Per lei tanto di scritta in sovrimpressione che indicava “tra poco Katia Ricciarelli in studio” e opinioniste in piedi ad inneggiare alla sua incredibile pazienza nel non “saltare alla giugulare di Lulù“. Ad altri (ciao Giammi, sto proprio parlando di te patatone!) una pedata in cul* e chi si è visto si è visto. Uguale, proprio.

Questi sono solo una misera manciata di esempi dell’ingiusta disparità di trattamento tra Katia e gli altri, ma se ne potrebbero fare all’infinito. E per quanto mi riguarda, se il doppiopesismo nei reality è sempre fastidioso, lo è a maggior ragione quando va a difendere un personaggio così oggettivamente indifendibile. Perché è troppo comoda invocare il rispetto per la Ricciarelli quando lei PER PRIMA non ne ha mai portato a nessuno, lì dentro. E’ riuscita a spendere parole TREMENDE per tutti, a giro, persino per coloro che per mesi l’hanno servita e riverita. Ha avuto il coraggio di sbottare anche contro Davide Silvestri (uno che si è giocato il favore del pubblico schierandosi dalla sua parte) solo perché le aveva dato teneramente della “vecchietta“, rendiamoci conto del livello becero.

Katia si è sempre descritta come una persona appagata dalla vita, dalla quale ha avuto tutto ciò che sognava, ma evidentemente non è esattamente così. Perché una persona risolta e felice MAI userebbe quella CATTIVERIA GRATUITA nel rivolgersi agli altri. Dissentire è lecito, ci mancherebbe, ma farlo con quel livore e quella ferocia NON E’ NORMALE. Lei ha sempre scelto scientemente le parole da usare col chiaro intento di ferire l’altro, non nascondiamoci dietro a un dito. E volutamente è andata a toccare i punti deboli delle persone per mortificarle (e poi sarebbero ‘subdole‘ le altre, Sonia, a “colpire nelle fragilità” ve?). Perché se non ti prostri ai suoi piedi (senza mai azzardarti a contraddirla, ça va sans dire) è la fine.

E’ andata così con Manuel Bortuzzo, che prima si arruffianava consapevole fosse un personaggio forte, salvo poi non perdonargli il fidanzamento con Lulù Selassié. E’ andata così con Miriana Trevisan, che fin troppe volte ha provato ad andarle incontro per poi sentirsi giudicata addirittura come madre. Manila le ha fatto da badante sin dall’inizio (sbagliando), per poi venire ridotta a quella che “cos’altro può dare, a 44 anni“. Per non parlare di Jessica Selassié che pure troppo buona è stata con lei, nonostante tutte le carognate che si è sentita dire in questi mesi. A cui ieri si sono aggiunte “Non hai anche la dignità di non andare dietro un uomo” e “Povero Barù” solo perché aveva osato dirle che non ha mai una parola carina verso gli altri. Offese talmente meschine e ingiustificate che mettono i brividi. Però poi scandalizziamoci per il “vaffa” di Clarissa Selassié, mi raccomando!

Si può aver avuto ogni tipo di soddisfazione, nella propria carriera, ma quando poi si è carenti da un punto di vista umano c’è poco da fare. E ce ne vuole di coraggio per inorridirsi di fronte ad uno “sticaz*i” di Lulù, quando lei per prima le ha detto le peggio cose, a partire da quell’agghiacciante “vai al tuo paese“. E no, Affonzo, scusarsi certe volte non basta. Specie quando sono scuse di facciata, totalmente fake, per fare la figura dell’agnellino in diretta. Salvo poi rincarare la dose durante il nero pubblicitario, da brava impunita. Come ieri, quando – prima di essere finalmente silurata – è riuscita a chiamare la Selassiéscimmietta” once again. Ma no che non è razzista, noi la conosciamo… giusto?

Katia si merita tutto il nostro applauso e la nostra riconoscenza per come si è spesa, le saremo sempre grati“, seriamente? Che abbia “segnato questa edizione del Gf Vip” lo penso anche io, in realtà. Peccato l’abbia fatto con la sua saccenza, la sua perfidia e quella TOTALE MANCANZA DI RISPETTO che invece pretendeva dagli altri. Ciao Katia, vai e insegna agli angeli a campare di immunità quando il pubblico ti voleva fuori da ottobre. Un bel successo degno della “grande Ricciarelli“, effettivamente. Pippo, we feel you!

Se ho trovato particolarmente disturbante la puntata di ieri, comunque, è stato anche per il modo RIVOLTANTE in cui hanno trattato l’affaire Nathaly Caldonazzo. Lei che per quanto mi riguarda è stata una delle più grandi delusioni di questo Gf Vip. Tanto mi era piaciuta a Temptation Island quanto mi è scesa nella Casa, settimana dopo settimana. Ma solo io ho trovato TERRIBILMENTE PATETICO che abbiano censurato per tre giorni chiunque parlasse delle frasi disgustose che ha rivolto alle Selassié, salvo poi fingere di non saperne nulla? Che non sia mai andato in onda non significa che non è successo. eh. E fingere di scendere dalla montagna del sapone quando “noi registriamo tutto” (cit) se possibile peggiora la situazione.

Ovviamente Nathaly, appena accortasi che di clip per sua fortuna non ne erano andate in onda, ha sfoderato una discreta spocchia. “Se ci fosse stata veramente, questa frase, sarebbe uscita no?“, ha esclamato in diretta con finta ingenuità. Peccato che, appena finita la puntata, abbia di fatto confermato che queste frasi pessime le ha effettivamente pronunciate, e se dovessero uscire rischierebbe la squalifica. Ma CHISSA’ PERCHE’ delle esternazioni di Clarissa arrivano gli screen in tempo zero, delle carognate della Caldonazzo le “prove concrete” ancora si faticano a trovare.

Che poi posso dirvi una cosa? A me, ancora di più delle presunte frasi dal retrogusto razzista della showgirl, ha messo i brividi la reazione stizzita di Affonzo. Perché peggio di chi fa certe esternazioni c’è solo chi cerca di insabbiarle. E mentre il conduttore sbraitava isterico che “il Gf siamo noi“, “se decidiamo che non ci sono gli estremi per delle squalifiche non è affar tuo” e “cerchiamo di ragionare sennò si perde il lume della ragione“, l’odore di coda di paglia che andava a fuoco arrivava fin qua.

Perché se certe parole Nathaly le avesse rivolte alla Ricciarelli (ai tempi del “te la farò pagare“, certo, mica ora che improvvisamente era diventata “la pietra miliare di questo Gf Vip“…) dubito avremmo sentito Affonzo dire che “io non voglio perdere tempo con queste discussioni sterili e inutili, di tutte queste robe qua non ce ne frega niente, è chiaro? Non ci interessa, chiuso il discorso!“. E hanno avuto pure il coraggio di riconfermarlo anche per la prossima edizione.

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