‘L’Isola dei Famosi 13’: l’opinione di Isa sulla sesta puntata

Isa Febbraio 28, 2018

‘L’Isola dei Famosi 13’: l’opinione di Isa sulla sesta puntata

Intanto mi devo paraculare subito subito: sto scrivendo questa opinione alle 2 di notte, con 38.5 di febbre e sotto effetto di tachipirina quindi se scriverò più minchiate del solito sarà solo colpa del sonno, della febbre, dei farmaci o alla combo delle tre cose, io non c’entro.

Partiamo subito da un argomento nuovo, una chicca fresca fresca, un campo tutto da esplorare, una vicenda mai trattata negli ultimi 389 giorni nelle ultime 897 trasmissione televisive: il canna-gate.

No, sinceramente, ma esiste anche una sola persona sul pianeta terra che non si sia stracciata le pelotas a sentire questa storia storia? Esiste anche solo una persona sul pianeta terra alla quale, in fin dei conti, freghi uno stra-cazzo se Francesco Monte si è fumato una canna o meno? Esiste qualcuno, sulla faccia della terra, che pensa che i reality show non siano pilotati e che gli autori di turno non insabbino o costruiscano gli argomenti in base all’utilità del programma stesso? Esiste qualcuno, sulla faccia della terra, che ha davvero voglia di andare avanti a oltranza per stabilire il vero o il falso su una questione potenzialmente importante, all’interno di un programma spazzatura come L’Isola dei Famosi?

Ma, caspita, ma io guardo l’Isola per disconnettere il cervello e azzerare completamente ogni normale funzione vitale, se volevo seguire una vicenda che ha i contorni del fatto giudiziario mi guardavo Un giorno in pretura o un programma qualunque della Leosini che sull’argomento è decisamente più preparata e che in generale è di gran lunga più spassosa di tutto il carrozzone isolano messo insieme.

Man mano che si va avanti con questa storia a me inizia ad essere sempre più chiaro che non ci sono vittime e non ci sono carnefici, qui stanno TUTTI allo stesso gioco e da questo gioco TUTTI traggono i relativi vantaggi.

Striscia la Notizia ha trovato l’argomento fisso da un mese a questa parte e, grazie a questo interesse per il canna-gate, ha intercettato un po’ del pubblico giovane che la sera preferiva guardarsi le identità nascoste di Amedeus. L’Isola se non ciccia fuori il canna-gate fa meno ascolti delle repliche di Tempesta d’amore, lo sanno loro e lo sappiamo noi, ed Eva Henger e Francesco grazie a tutta questa storia godono di maggiore popolarità e sono più discussi di tutti i candidati alle prossime elezioni del 4 marzo moltiplicati per 6 col resto di due.

Insomma, a noi fanno sembrare che ci sia una guerra tra Isola e Striscia, che ci sia una guerra tra Eva e Monte ma, alla fine della fiera, la mia sensazione è che questo giochetto torni utile a tutti e che gli unici fessi siano coloro che, tra gli spettatori, dietro a questa storia ci si scervellano davvero e si avventurano in improbabili crociate in difesa di questo o quello.

Accantonato l’argomento canna-gate, la cosa che stasera mi ha davvero lasciata allucinata è questa trovata iper-poraccia di inventarsi la possibilità di far rientrare in gara i concorrenti eliminati. Cioè…

No, ma io non ci posso credere che lo abbiano pensato e fatto davvero, io non ci posso credere che siano davvero ridotti così alla canna del gas da non poter trovare un paio di concorrenti nuovi e dover riaprire un televoto tra quelli che la gente aveva deciso di eliminare, magari qualcuno buttandoci pure qualche euro di televoto.

Ma che presa per il culo è? A parte che se c’è la possibilità di un rientro il pubblico va avvisato PRIMA, ma poi quando mai si è visto che si fa rientrare in gara gente che è addirittura tornata in Italia, si è fatta il giro di tutti i salotti tv, conosce il gradimento del pubblico, ha rivisto i parenti e si abbuffato di lasagne per giorni?

Quando in passato esisteva l’isola solitaria per l’eliminato, col pubblico che decideva se farlo restare o meno, intanto si veniva avvisati prima ma, soprattutto, il concorrente in questione tecnicamente non usciva mai dal gioco, passava da un’isola a un’altra ma era sempre dentro il gioco con tutte le privazioni e le difficoltà che questo comporta e non aveva contatti con l’esterno.

Qui adesso si parla addirittura di far rientrare, non solo Filippo Nardi che si è potuto rigenerare per una settimana in un hotel honduregno, ma pure Nadia Rinaldi e Cecilia Capriotti che minimo minimo dopo la puntata si saranno sfondate di carbonara e avranno chiesto al pubblico cosa fare per risultare più simpatiche.

Ma io fossi al posto di uno dei concorrenti che è lì da un mese e mezzo a patire la fame e i disagi, e vedessi rientrare gente bella fresca e arzilla che gareggiava contro di me me e che il pubblico aveva già sbattuto fuori da mò, ma col cavolo che resterei ancora a farmi prendere in giro.

Incomprensibile, una scelta incomprensibile e quasi offensiva per chi segue questi programmi sforzandosi di dargli un minimo di credibilità. Più si va avanti più il pubblico viene calpestato, più si va avanti più ci pisciano in testa. Ma è anche vero che alla fine poi fanno il 25% di share quindi, a quel punto, più che stronzi loro che ci pisciano in testa, finiamo per essere scemi noi che gli permettiamo di farlo, premiandoli pure.

In tutto ciò permettetemi di alzarmi in piedi per applaudire la coerenza della Capriotti che da due settimane, in ogni intervista possibile e immaginabile, ci ha stracciato le ovaie ripetendoci che questa esperienza isolana le ha fatto capire che non potrà più staccarsi da sua figlia, che la mancanza è stata troppa, che è stata una sofferenza e che dalla pupa non si sarebbe staccata mai mai mai mai come i The Kolors a Sanremo, e invece ieri, in evidente stato di perdita della memoria a medio e breve termine, si è riproposta per essere rispedita in Honduras pure con la fionda. Regina assoluta.

Per il resto nient’altro: prove, sorprese e patetici esperimenti di ipnosi. Le uniche cose che ricordo sono: la bellezza di Pietro Tartaglione inquadrato in primo piano con l’occhio lucido, la bellezza del figlio di Franco Terlizzi nonostante la big truzzagine di fondo e la perenne espressione da Zoolander, la goduria di Gaspare che smerda in tre secondi lo scherzetto ridicolo inscenato in maniera ancora più ridicola dalla Marcuzzi e da una pseudo attrice raccattata nella salumeria in fondo alla strada, la bellezza della compagna di Gaspare e la bellezza della commozione di quest’ultimo nel sentirne la voce.

In realtà a notte fonda, durante le nomination, si è scatenata una mezza caciara con Elena Morali che attaccava un po’ tutti e principalmente Bianca Atzei, gli animi sembravano anche abbastanza caldi ma, che ve lo dico a fare, la Marcuzza ha ovviamente smorzato tutto invitando i naufraghi a “non litigare”  e a “discutersela dopo“.

Non litigare e discutersela dopo: in un reality show fondato sul trash.

No, non ce la faccio. Non posso accettarlo. Quando è troppo è troppo. Ridatemi LEI. Rivoglio LEI. ORA. SUBITO.

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