Mare Fuori, Artem Tkachuk travolto dalle critiche dopo una brutta frase sulla depressione: ecco come si è difeso

È polemica sul web dopo una storia social pubblicata dall’attore

Giusy Agosto 27, 2023

Mare Fuori, Artem Tkachuk travolto dalle critiche dopo una brutta frase sulla depressione: ecco come si è difeso

Di recente Artem Tkachuk, uno degli attori più amati di Mare Fuori, è stato travolto dalle critiche in seguito a un’infelice frase sulla depressione.

L’interprete di Pino, uno dei giovani protagonisti della famosa serie televisiva, si era espresso così in una storia Instagram:

La depressione è uno stato emotivo dei deboli.

Un’esternazione che ha subito generato il caos sul web. Alle critiche si sono aggiunti anche diversi insulti, ai quali Artem ha voluto replicare in una serie di storie pubblicate sul suo profilo, raccontando poi diversi episodi del suo passato:

Mi fate ridere. Con tutto il male che esiste nella società di oggi, voi vi impuntate sullo stato che mi sono sentito di mettere ieri notte. Mi permetto di parlare della depressione e voglio rispondere alle vostre critiche ignoranti. Credo che prima di criticare una persona devi conoscere almeno il 20% di quello che ha passato. Quanti mostri e dubbi ha dovuto sconfiggere sul suo cammino e quante volte doveva evadere dalla depressione perché non poteva permettersi questo lusso chiamato depressione.

Artem ha parlato di come è stato abituato fin da piccolo:

Fin da piccolo sono cresciuto con umiltà. Se vado a casa di qualcuno e mi viene offerta dell’acqua, bevo l’acqua. Se c’è da mangiare riso in bianco, mangiamo riso in bianco. Se bisogna uscire senza soldi, si esce senza soldi. Mai criticherò o farò sentire male una persona per questo. Perché è bello quando qualcuno offre quello che ha. E a volte colui che ha meno è colui che dà. E questo è qualcosa che non ha prezzo.

Il giovane interprete di Mare Fuori ha continuato, prendendosela con i social:

Purtroppo come al solito il vostro mondo social continua a ingannarvi e a fare beffe su di voi. Aprite la vostra ca**o di mente. Siete un qualcosa di molto più grande rispetto a cosa pensate di essere.

Artem ha rivelato ai suoi follower di aver visto la morte in faccia prima dei 18 anni almeno tre volte e che prima di raggiungere il successo doveva pensare a portare il pane a casa:

2019, dove erano i miei follower? Purtroppo non avevo tempo. Dovevo portare il pane a casa e pagare l’affitto.

L’attore ha mostrato alcune foto mentre lavorava e una in cui aveva le mani rovinate dalla fatica. La star della serie Netflix ha continuato:

Non c’è tempo per essere depressi. Ipocriti. Il tuo sogno è più grande dei mostri che stai affrontando. Quindi alza la testa e guarda in alto invece di seguire il pensiero mediocre della gente comune. O di Google, di Instagram o TikTok. A guardare informazioni inutili o ignoranti, seduti sul divano a piangere perché le cose non vanno come vorreste. I social sono diventati il vostro posto preferito. Riuscite a essere tutti poeti, tutti artisti, personaggi famosi, intelligenti e preparati su ogni tipo di argomento. Continuate a raccontare una vita che non è la vostra. A ostentare qualità che non avete e qualcuno ci crede pure. Vi conosciamo, non siete e non sarete mai ciò che pubblicate.

Artem è stato un fiume in piena:

Ma sapete chi vince alla fine? Alla fine vince chi tutte le mattine nella sua umiltà si alza per affrontare la vita nonostante i problemi. Chi con le lacrime agli occhi dona sempre un sorriso. Chi crede ancora nei sogni, a un “ti voglio bene” detto con il cuore e a un abbraccio sincero. Chi saprà prendere in mano la propria vita. Ecco chi vince! Perché tutto parte dal principio. Cioè i vostri pensieri. E a decidere cosa dovete pensare non sono io. Dove indirizzate la vostra attenzione e il vostro tempo che chiamate depressione.

Artem ha poi spiegato di aver sofferto anche lui di depressione:

Cari amici, la depressione è stata la mia migliore amica per tutti questi anni e l’ho imparata a gestire lavorando e prendendo controllo sulla mia mente da solo. Quelli che si definiscono più forti in realtà erano quelli più deboli, e a noi cresciuti con la rabbia ci riconosci subito, abbiamo occhi diversi.

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