‘Temptation Island 8’: l’opinione di Chia sulla quinta puntata

Chia Ottobre 15, 2020

‘Temptation Island 8’: l’opinione di Chia sulla quinta puntata

Se c’è qualcuno che ne esce bene, da questa ottava edizione di Temptation Island, quella è Carlotta Dell’Isola. Di quattordici protagonisti a salvarsi è lei e solo lei. L’unica capace di nuotare pedalare in mezzo a quel mare di disperazione in cui gli altri, tutti gli altri – pur di non abbandonare la propria misera comfort zone, nonostante ciò li renda palesemente infelici  – ci annegano. Da anni, pure. Cornuti (a volte proprio letteralmente), mazziati e – quel che è peggio – terribilmente recidivi.

Uno spaccato delle relazioni di coppia davvero avvilente, quello che ci regala il reality delle tentazioni, in cui Carlotta è risultata essere l’unico barlume di normalità, di lucidità, di carattere. E lo dico indipendentemente da come andrà il suo falò di confronto con Nello Sorrentino, eh. Perché – posto che quando uno è fidanzato e innamorato (due cose che spesso non vanno di pari passo, e questo programma ne è la prova provata) dovrebbe comunque evitare di lasciarsi andare come ha fatto lui con la single Maledetta Benedetta Armellin – non credo che Nello abbia realmente passato il limite (specie se paragonato ad altri suoi tremendi compagni d’avventura, ecco…). Certo, ha fatto un po’ la figura del tredicenne infoiato che appena vede due tette o un culo sbava così vistosamente che nemmeno i miei cani quanto facciamo la grigliata, ma – pensando a Davide Donadei di Uomini e Donne e Andrea Ghiselli di Matrimonio a prima vista Italia –  è un po’ il trend di questa stagione televisiva, me sa.

Starà solo a Carlotta – che, dimostrando maturità e lungimiranza, è rimasta decisamente più ferita nel vederlo mentre si interessava alla carriera universitaria della tentatrice (visto che “mi mancano 5 esami per prendere la specialistica, e lui non sa nemmeno in cosa“) di quando le fissava inebetito le chiappe – decidere se ciò che ha visto in quei 21 giorni per lei è troppo o meno, e qualsiasi scelta farà sarà senza dubbio quella giusta. Ma casomai lei dovesse perdonare certi suoi scivoloni e concedergli un’altra possibilità, spero che Nello si accorga di che donna MERAVIGLIOSA ha la fortuna di avere al suo fianco.

Una che nel villaggio è stata di supporto alle altre ragazze, annichilendone – rvm dopo rvm – i fidanzati fedifraghi con nonchalance e cercando di aprire loro gli occhi, spesso foderati con un doppio strato di prosciutto che manco alla Rovagnati. Una che ha scherzato, riso e giocato coi tentatori ma senza MAI mancare di rispetto al proprio compagno, dire una parola di troppo o concedere confidenza eccessiva a nessuno. E, soprattutto, una che ha riflettuto sulla sua storia con estrema obiettività, arrivando addirittura a scindere il rapporto che il suo fidanzato ha con lei da quello che ha con il signor Dell’Isola, che “per Nello ci dovrà sempre essere, visto che gliel’ha promesso“.

Quando, di fronte alle immagini dei limoni in barca tra Alberto Maritato e Nunzia Taglialatela, ha subito rassicurato Speranza Capasso dicendole che fuori da quel programma non sarebbe stata sola perché “ce sto io” e quando ha raccontato che mentre il papà di Nello stava in ospedale lei era con lui nonostante avesse da discutere una tesi di laurea “perché è giusto così” mi ha commossa. Una corazza da Wonder Woman che nasconde una donna incredibilmente empatica e sensibile sulla quale poter sempre contare, soprattutto nei momenti più bui. Vi pare poco? E poi è ironica, energica, schietta, divertente, onesta, travolgente. Ah Nello, altro che le poppe rifatte della tentatrice, ma una come Carlotta quando te ricapita?

Per quanto riguarda Francesca Merra e Salvo Santarsiero, regà, non so che dirvi. Tristi sono entrati e tristi se ne sono andati, soprattutto lui. Che ha passato tutto il tempo a schiumare rabbia descrivendola come una strega che lo ha privato dell’imprescindibile trombata quotidiana perché troppo ambiziosa e concentrata sul suo lavoro, e poi quando se l’è trovata di fronte di nuovo si è tramutato un cucciolotto spaurito che “sono convinto di poterti dare tutto quello che vuoi e che meriti, sento proprio un bisogno dentro di darti quello che ti è mancato“. E a meno che il soggetto di questa frase non fosse il suo trascurato pistolino, tutto il suo discorso di fronte al falò è stato di un’insensatezza meravigliosa. Prima spalano quintalati di merda sulla persona che teoricamente dovrebbero amare davanti a una manciata di emeriti sconosciuti (e a tre milioni di telespettatori), e poi “sei la persona che voglio accanto per tutto il resto della mia vita“.

Tra Alberto e Speranza, infine, non salvo nessuno dei due. Anzi, dei tre, visto che anche il comportamento della single Nunzia è stato da brividi. Raccapriccianti ciascuno a modo proprio: lui perché dopo sedici anni di relazione non avrebbe potuto mostrare meno rispetto per una persona con cui – nel bene o nel male – ha condiviso metà della sua vita, lei perché completamente priva di spina dorsale e dignità (ma dopo sedici anni come fai ad accontentarti di un messaggino alla mezzanotte del tuo onomastico con uno stitico “Ti amo” come prova del suo grande amore, come?) e quell’altra perché la scuffia per ‘sto carciofo se l’è presa davvero, mica era una recita a favor di cachet come di solito accade a Temptation Island… e peggio me sento!

Che le tentatrici siano più sfacciate dei tentatori (che invece stanno sobriamente al proprio posto e aspettano che siano le fidanzate a dar loro confidenza, nel caso) è cosa risaputa, in questo programma, ma che problemi deve avere una che seriamente si interessa a qualcuno così egoista ed insensibile da sbattersene le palle che la sua fidanzata da SEDICI anni sia costretta a vederlo mentre flirta sfacciatamente con un’altra?

E i limoni in barca a cui abbiamo assistito ieri erano proprio il minore dei problemi, eh, perché per quanto mi riguarda sono le frasi TREMENDE come “Tu mi conosci, mi hai mai visto così felice con te?” che avrebbero fatto guadagnare ad Alberto un calcio nei maroni così ben assestato da farglielo ricordare anche quando tra vent’anni starà davanti al caminetto a leggere le fiabe ai nipotini di Nunzia.

E la cosa peggiore è che, nonostante la sfilza di “è un mostro“, “deve solo stare zitto perché me lo mangio” e gli immancabili “che schifo” che abbiamo udito in queste settimane uscire dalla bocca di lei, se solo Alberto facesse un cenno Speranza se lo riprenderebbe. E pure di corsa.

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