Le opinioni di Isa e Chia
Uomini e Donne: l’opinione di Chia sulla puntata del 15/05/25
Chia 15/05/2025

Sono ESATTAMENTE QUESTE le puntate di Uomini e Donne che piacciono a me. Quelle dove non si salva nessuno, dove non c’è alcuna coerenza né il benché minimo filo logico tra parole e azioni, dove tutti dicono tutto e il contrario di tutto nel malcelato tentativo di non schiodarsi mai da quella seggiolina, dove c’è solo da capire chi tra loro è il più poraccio (che di solito è Gemma Galgani, ça va sans dire).
Dopo fin troppe registrazioni di fronte alle quali era inevitabile innervosirsi nel vano tentativo di condannare il maschilismo tossico e/o percul*re lo zerbinismo incallito, sono queste le puntate che ti riconciliano con il mondo trash.
Che a volte cercare di prendere le parti di uno o dell’altro di fronte a certe pagliacciate, diciamocelo, è ‘na fatica, eh. E nella maggior parte dei casi quei buzzurri che affollano gli Elios mica se lo meritano un tale sforzo da parte del telespettatore.
Quello, poraccio, si mette davanti alla tv cercando di capire di cosa si stia disquisendo in quello studio (cosa non facile, quando le urla da indemoniati che quelli cacciano nel tentativo di stordire i rivali toccano decibel udibili solo dai delfini), quale sia l’insormontabile problema che ostacola la nascita di un grande ammmore (spoiler: solitamente non esiste nessun problema, ma apprezziamo sempre la creatività che hanno nell’inventarseli) ascolta con attenzione le versioni degli astanti (che spesso pare che non raccontino manco della stessa frequentazione, tanto sono contrapposte), tenta di mettersi nei loro panni e – dopo attente riflessioni – capisce con chi si trova più d’accordo, spezzando mezza lancia in suo favore. E solitamente la registrazione successiva gli tocca pentirsi amaramente di averlo fatto.
Perché alla corte di Queen Mary funziona così.
In mezzo a tanto disagio tutto insieme tu avverti proprio il bisogno fisiologico di scovare il meno peggio, la mosca bianca che si distingue almeno un pochino da chi la circonda, quella che – mentre gli altri ricercando i riflettori ci vanno solo a sbattere stupid*mente contro, tipo le zanzare d’estate – non s’affanna per mezza inquadratura in più. E’ raro, ma di tanto in tanto qualcuno che ti illude di essere meglio meno disperato degli altri fa capolino nel parterre, per cinque minuti tu pensi di aver scovato il tuo nuovo eroe e invece… invece nel migliore dei casi sarà un poraccio tale e quale a chi ha attorno, altrimenti si rivelerà essere pure peggio.
Prendete il prode Arcangelo, per esempio. Lui aveva esordito in quello studio asfaltando Giuseppe Molonia nel momento del suo massimo splendore, l’aveva preso, sbeffeggiato e rimesso al suo posto con due parole, facendoci scorgere una luce in fondo al tunnel delle puntate monografiche a lui dedicate, tra appassionantissime sfide di ballo ed esterne super tossiche con Sabrina Zago… e la puntata dopo ci ha fatto piombare nel tunnel dei suoi limonazzi con Gemmona.
Ma che se fa così?
Manco il tempo di sperare che fosse giunta al termine l’era in cui il re del maschilismo tossico spadroneggiava in uno studio in tumulto (mezzo punto in più per chi coglie la semicit.) che ne è iniziata una ancora peggiore, dove la legittima erede di Gemmona è stata costretta a restituire lo scettro alla Regina Madre degli Elios, che è tornata ad deliziare i nostri pomeriggi con le sue patetiche sceneggiate.
Quella vocina flebile con cui solo il giorno prima la Galgani replicava agli opinionisti che cercavano di aprirle gli occhi sul cavaliere asserendo che “io gli credo, per me lui è sincero, non mi sento un ripiego!” oggi ha improvvisamente ripreso vigore quando il nostro cuor di leone bergamasco – armandosi di un pizzico di coraggio dopo giorni di incredibili supercazz*le – ha provato a levarsela di dosso dicendole che “preferisco chiudere perché ogni mio movimento potrebbe causare in te una sofferenza” e Gemma deBBBotto ha smesso i panni da povera innamorata ruggendo che “tu non preoccuparti di come sto io, io mi tutelo da sola. Per due cioccolatini e un paio di caramelle dici che sono più avanti? Che ho fatto di così importante per essere così avanti?“.
NO RAGA VI PREGO.
Cioè lei 24 ore prima gli stava rinfacciando (sempre con la vocina flebile da povera innamorata, ovviamente) l’incredibile accoglienza che gli aveva organizzato al suo arrivo a Roma, dispiacendosi così tanto perché lui in studio non ne stava nemmeno facendo accenno, quasi non avesse apprezzato il romanticissimo gesto, e 24 ore dopo è LEI STESSA a ridurre tutto a “due cioccolatini e due caramelle” pur di fregargli dalle mani l’appiglio per sbolognarla?
E vorrei aver sentito male, ma mi pare abbia pure aggiunto che dal dispiacere “io oggi stavo per non venire davvero in trasmissione, mica come lui che lo dice soltanto!“.
Questo triangolo fake è un fantastico scontro tra titani della disperazione, tra Arcangelo che – non appena vede Marina piombargli in camerino – scoppia in irrefrenabili lacrime all’idea di essersi salvato dalle grinfie di Gemmona (o almeno dal suo monopolio, ecco), Marina che non fa una piega se lui sente altre donne ma l’importante è che non ci sia la Galgani di mezzo perché con lei non sente manco il gusto della competizione e Gemma che pur di dimostrare quanto il cavaliere fosse stato molto più focoso con lei non lesina dettagli sui morsi che lui le avrebbe dato mentre se la limonava quando con quell’altra si limita ai “bacetti da micetti“.
Potete immaginare niente di più deliziosamente poraccio?
Ps. Ci avete fatto caso come nell’immagine di apertura sia racchiusa praticamente tutta l’ultima annata mariana (con AnnalAisa imbucata nel mucchio)? Non poteva esserci sunto tanto esaustivo quanto inquietante, me sa.
Video dalla puntata: Puntata intera – Arcangelo e Gemma: il confronto – Lo sfogo di Gemma – Esterna di Marina e Arcangelo – Arcangelo: “Marina, continuerei a conoscerti. E con Gemma…” – Le conoscenze di Sebastiano – Arcangelo: “Fa piacere ricevere un numero di telefono”