Uomini e Donne, lo sfogo social di Alessia Cammarota: “Perché portare avanti questo terrorismo psicologico?”

L’ex corteggiatrice ha parlato dei messaggi ricevuti da altre mamme dopo la nascita del piccolo Mattia

Valeria D'Ignoti Luglio 27, 2023

Alessia Cammarota è da poco diventata mamma per la terza volta.

Dopo la nascita di Niccolò e Leonardo, ad aggiungersi alla famiglia composta da mamma Alessia, papà Aldo Palmeri e i due piccoli, adesso anche Mattia. Una gioia immensa che, la coppia, ha voluto condividere con i fan affezionati a loro sin dai tempi di Uomini e Donne.

Il tenero video in cui la famiglia al completo conosce il piccolo arrivato ha fatto il giro del web suscitando tantissime emozioni. Dopo il rientro a casa dell’ex corteggiatrice, tantissime sono state le domande riguardati il parto vissuto alla quali la stessa Alessia ha risposto sinceramente.

Proprio ieri però, sempre la Cammarota è tornata a parlare e rispondere a qualche curiosità dei fan su come stanno reagendo i fratelli maggiori al nuovo arrivato:

Sono fantastici, si definiscono i miei “assistenti”; sembrano già così grandi. Ogni tanto qualche abbraccio un po’ più affettuoso. Ma ci sta.

Poi hanno chiesto all’ex corteggiatrice di raccontare com’è essere mamma di tre bimbi e riuscire a ritagliarsi del tempo per sé:

Essere mamma, in generale, credo sia l’esperienza più assurda e allo stesso tempo più fantastica del mondo. Non è facile riuscire a ritagliarsi del tempo, ma per me è fondamentale. Quindi, qualche ora di sonno in meno e tanta organizzazione e qualche ora per me riesco a trovarla.

Mi sento in forze, molto più consapevole, molto più paziente. Sarà l’età, sarà che è il terzo, ma sto assaporando ogni istante. Non voglio perdere nulla di tutto questo.

In particolare Alessia Cammarota ha voluto rispondere a tutti quei messaggi di sconforto che di solito ricevono le mamme. Ecco cosa ha raccontato:

Tra i tanti messaggi, ora ve lo posto, c’è il messaggio di una ragazza che ha partorito qualche ora dopo di me. Io ero già salita in camera e nel salire, l’ho incrociata e lei stava scendendo in sala parto. Le ho sorriso e lei mi ha detto: “Mi hai fatto un piccolo cenno di rassicurazione!” perché è questo quello che merita un’altra mamma: una parola di conforto. Io invece, non so neanche quantificare quanti messaggi sto ricevendo in cui mi ricordate che presto diventerà tutto complicato. Che sto vivendo questo momento di estasi perché è l’inizio, che a breve sarò stanca, distrutta, frustrata. Magari sì, magari no. Però dico, anche se dovesse succedere, perché ricordarmelo?

Lo sfogo di Alessia Cammarota è poi così proseguito:

Perché portare avanti questo terrorismo psicologico, ecco questa è una domanda che mi sono sempre fatta e continuo a farmi. Perché un’altra mamma dovrebbe spaventare? Cioè, ci può stare che non tutte le donne vivano l’essere mamma o la gravidanza allo stesso modo, però ci sta anche che in alcuni momenti si dica una parola meno invece di qualcosa di spaventoso. Perché okay, la dite a me che ne ho cresciuti altri due e allora faccio spallucce perché so più o meno a cosa vado in contro e mi viene da sorridere. Però magari qualcun’altra potrebbe realmente viverla male, quindi fate attenzione alle parole che usate. Perché dovreste dare speranza e non spaventare le persone. Questo discorso che valga per le mamme, ma in generale con tutte le persone del mondo.

 

 

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