Amici 22, Giuliano Peparini sul possibile ritorno nel talent: “Tornerei, ma non so come Maria De Filippi abbia fatto a sopportarmi”

Il direttore artistico ha parlato anche della danza vista come tabù nel mondo maschile

Luana Marzo 13, 2023

Amici 22, Giuliano Peparini sul possibile ritorno nel talent: “Tornerei, ma non so come Maria De Filippi abbia fatto a sopportarmi”

Giuliano Peparini è stato per tanti anni il direttore artistico di Amici, mentre negli ultimi anni questo ruolo è ricoperto da Stephane Jarny. Proprio Giuliano – che è il fratello dell’ex insegnante del talent Veronica – recentemente, nel corso di un intervista rilasciata a Repubblica, è tornato a parlare della sua esperienza ad Amici e in particolare si è soffermato sul suo pensiero su Maria De Filippi:

Quando hai la possibilità di stare vicino a una persona come Maria De Filippi, che ti dà fiducia, puoi solo essere grato. Sono un rompiscatole, non faccio vedere le cose prima, non so come mi abbia sopportato. Non mi sopportavo più nemmeno io. Sono perfezionista e insicuro.

Ma non è tutto, perchè Peparini ha rivelato che tornerebbe ad Amici nelle vesti di direttore artistico del talent:

Lo rifarei domani. Al di là della stanchezza, Maria mi ha insegnato a lavorare con i giovani. Erano 150 quadri a stagione, alla fine avevo bisogno di ricaricarmi.

Il coreografo per inseguire il suo sogno ha dovuto lasciare l’Italia, e a tal proposito ha dichiarato:

Mi hanno aperto le porte, quando sono andato via dall’Italia qui non mi si filava nessuno. Magari per il fisico, ero bruttino da piccolo, non che adesso sia bello. Mi vedevo come Edith Piaf, perché era brutta ma cantava bene. Scrisse una lettera la grande ballerina Paola Cantalupo, presi una borsa di studio all’American Ballet. A New York in classe ero fiero, l’unico italiano. Poi la Francia, étoile a Marsiglia da Petit.

Per ultimo Peparini ha invece parlato della danza, che nel mondo maschile è vista ancora come un tabù:

Nella mia scuola voglio tanti maschietti, per confrontarmi. So parlarci, so che può essere complicato. I tabù non spariscono in un lampo. Mio nipote ha smesso di ballare per questo. Sono passati quasi 40 anni da quando ero piccolo io, c’è stata una evoluzione minima. Che differenza c’è tra tirare calci a un pallone e saltare, imparare i passi? Se c’è la passione, è tutto.

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