Ballando con le Stelle

Anna Lou Castoldi insultata dopo il coming out: “Mi hanno augurato la m0rte per aver detto che ho una fidanzata”

La figlia di Asia Argento e Morgan si è sfogata dopo gli insulti omofobi ricevuti e a proposito dell’avventura a Ballando con le Stelle…

Stefania S 30/04/2025

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Anna Lou Castoldi è stata di recente insultata dopo il suo coming out.

La ragazza, insieme a sua mamma Asia Argento, è stata ospite dell’ultima puntata di Domenica In.

Reduce dal grande successo dell’ultima edizione di Ballando con le Stellenella quale è stata particolarmente apprezzata dal pubblico per le sue capacità e il suo carattere, Anna Lou è stata intervistata da Mara Venier proprio sulla sua esperienza a Ballando.

La Castoldi ha affermato:

Mi terrorizzava veramente tantissimo, perchè non è il mio mondo. In realtà mi ha dato un sacco di sicurezza. Il segreto è stato viverla con un pizzico di distacco, perché se entravo troppo dentro mi sarei angosciata tantissimo, invece l’ho presa in maniera dissociata che nella vita mi ha aiutato molto.

L’esperienza l’ha sicuramente aiutata ad acquisire più sicurezza:

Mi sento meno insicura, più sicura di me. A me non piace quando mi chiedono le foto, mi spaventa un po’. Mi piace scambiare due chiacchere. A me piace la connessione umana.

La Venier ha voluto indagare sulla vita sentimentale di Anna Lou, la giovane ha risposto imbarazzata:

Sì, ho una ragazza, sono innamorata. Si chiama Sofia. Ci siamo conosciute ad una festa, ci siamo scritte messaggi per un po’.

Questa bella parentesi si è trasformata in una situazione sgradevole perché, nonostante l’affetto della padrona di casa e di gran parte del pubblico, la figlia di Morgan Asia Argento, si è ritrovata inondata da insulti dopo il suo coming out.

La notizia della sua relazione ha provocato commenti sgradevoli a cui Anna Lou ha voluto rispondere attraverso un lungo sfogo pubblicato nelle sue storie di Instagram:

Ciao a tutti. Volevo rendervi partecipi di quello che sto vivendo negli ultimi giorni, ma soprattutto di cosa significa ancora oggi essere apertamente NON ETERO in Italia. Sono stata invitata al programma Domenica In che, insieme ad altre cose che faccio per mantenermi, fa parte del mio lavoro. Il programma ha il format di un’intervista amichevole durante la quale mi è stato chiesto se avessi un fidanzato ed io ho risposto di avere una fidanzata. Poi mi è stato chiesto il suo nome e nonostante volessi tenerlo privato per rispettare la sua privacy mi sono sentita di rispondere, presa dall’ansia della diretta televisiva.

La giovane ha poi continuato il suo sfogo:

Adesso ricevo insulti al secondo, ne vorrei condividere alcuni con voi, non tanto per farmi compatire, non mi possono ferire più di tanto i commenti di repressi decerebrati, ma per darvi un piccolo insight sull’omofobia e discriminazione ancora molto presente in questo paese, che è la cosa che realmente mi ferisce e disgusta. Ovviamente non vedevano neanche l’ora di insultare i miei genitori, il mio aspetto fisico, e qualsiasi altro pregiudizio si possa supporre in base al mio modo di essere, poco comune. Queste persone, che si nascondono dietro l’autodiagnosi della normopatia, che tanto normali non mi sembrano, che guardano la televisione tutto il giorno per riempire il vuoto che non sanno di avere, che si sfogano in maniera sgrammaticata ed isterica sul prossimo per dare un senso alla loro vita, si sono accanite contro di me perché ho parlato liberamente della mia sessualità, non per ostentare, non per provocare, semplicemente perché per me è una cosa come un’altra.

Anna Lou ha continuato il suo sfogo, pubblicando poi gli insulti ricevuti:

Evidentemente è ancora un atto di coraggio in Italia, ma se posso rappresentare questa minoranza invisibile io mi prendo volentieri anche gli insulti. Siamo ancora convinti che essere gay significhi avere un disturbo mentale. Siamo ancora convinti che avere disturbi mentali sia umiliante. Siamo ancora convinti di conoscere qualcuno solo dall’apparenza, dalle voci da bar. Siamo ancora convinti. E parliamo, parliamo, parliamo. Ma è inutile anche cercare di ragionare con chi ha un quoziente intellettivo di un palloncino lobotomizzato quindi mi limito a mostrarvi sta m***a.

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