Televisione
Caso Mark Caltagirone, arriva la decisione del giudice su Eliana Michelazzo
La sentenza del Tribunale di Roma e la reazione dell’ex corteggiatrice di Uomini e Donne
Giada 31/10/2025

Il Pamela Prati gate, lo scandalo legato alla vita sentimentale della showgirl sarda, che ha infiammato il mondo del gossip nel 2019, ha avuto un nuovo sviluppo. Ai tempi infatti, la donna aveva annunciato le fastose nozze negli studi televisivi di Barbara D’Urso con tanto di anello come testimone, fino ad arrivare a dubitare della reale esistenza dell’uomo, tale Mark Caltagirone.
A difendere a spada tratta la buonafede del volto storico del Bagaglino ci sono sempre state le sue due agenti, Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo. Se quest’ultima, dopo una sola apparizione pubblica, si è ritirata e ha scelto una modalità d’azione più discreta, la seconda, nota ai telespettatori di Canale 5 per esser stata oltre dieci anni fa la non scelta di Federico Mastrostefano, ha continuato a presenziare nei salotti televisivi asserendo di aver incontrato in un paio di occasioni questo Mark e di credere alla loro relazione.
Tuttavia, dopo la forte pressione dei mass media e dopo la reazione stizzita della Prati, l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne ha deciso di raccontare la verità, ovvero che Caltagirone non esiste e che non lo ha mai visto.
A distanza di sei anni, l’ex agente di Pamela Prati, è stata assolta nel procedimento penale relativo al coinvolgimento di un minore nella vicenda del fantomatico Mark Caltagirone e del matrimonio — mai realmente celebrato — con la showgirl del Bagaglino.
Come riportato da Fanpage.it, ecco la sentenza che l’ha coinvolta:
Il giudice monocratico Giulia Purcaro, dell’ottava sezione penale del tribunale di Roma, ha scagionato l’ex agente dei vip da ogni accusa, precisando che la donna non ebbe alcun ruolo nella vicenda che vide protagonista il bambino scelto — a sua insaputa e convinto di partecipare a un provino — per interpretare l’inesistente Sebastian Caltagirone, il presunto “figlio” di Mark che sarebbe dovuto essere adottato da Prati dopo le nozze. Una storia a tratti grottesca che per oltre un anno ha monopolizzato l’attenzione di stampa e televisione.
Michelazzo – rappresentata dall’avvocato Raffaele Rivetti – si è detta sollevata per una sentenza che pone fine a una vicenda capace di stravolgerle la vita:
Vivere a Roma era diventato impossibile per me. Le persone si sono allontanate, le aziende mi hanno voltato le spalle. Mi hanno puntato il dito contro e oggi questa sentenza chiarisce che non ero coinvolta. Sono stata presa in giro io per prima. Ora voglio solo lasciarmi tutto alle spalle. Questa storia mi ha devastata sotto il profilo psicologico e lavorativo. Ma adesso posso guardare avanti.









