Il Collegio, parla il professore Andrea Maggi: “Ecco perché Maria Sofia Federico ha deciso di darsi al p0rno”

Il prof del programma Rai ha commentato la vicenda relativa alla sua ex allieva

Renata Giugno 22, 2023

Il Collegio, parla il professore Andrea Maggi: “Ecco perché Maria Sofia Federico ha deciso di darsi al p0rno”

Poco tempo fa la 18enne Maria Sofia Federico, ex protagonista de Il Collegio, ha annunciato la sua scelta di entrare nel mondo del p*rno.

La giovane attivista ha comunicato sui social di essere stata scelta come allieva all’ accademia di Rocco Siffredi ed ha quindi mosso i primi passi nel mondo del s3x work. Come da lei sottolineato, il suo obiettivo è quello di sensibilizzare il pubblico sul tema e abbattere gli stereotipi sulle persone coinvolte nel settore.

La vicenda ha fatto discutere non poco, dando il via a dibattiti social sul tema della s*ssualità, ma anche della genitorialità, alla luce delle dichiarazioni del padre di Maria Sofia, che si è detto assolutamente contrario alla scelta della figlia.

Di recente, anche lo scrittore e docente Andrea Maggi, noto ai più per aver vestito i panni dell’insegnante di italiano e latino de Il Collegio, ha detto la sua in una intervista rilasciata a FanPage.it. Secondo il professore, la ragazza, appena maggiorenne, non avrebbe ancora gli strumenti e la preparazione per fare della sua esperienza una battaglia per la libertà di costumi e portarla avanti in modo credibile.

Premetto di essere per la libertà di espressione, contro ogni forma di censura. Se una persona ha deciso di intraprendere un determinato percorso ed è maggiorenne, come lo è lei, che Dio la benedica. Tuttavia, io sono perplesso perché dal mio punto di vista, in questa battaglia per la libertà di costumi Maria Sofia Pia Federico è, a tutti gli effetti, un corpo estraneo. Ha voluto sposare una causa pur avendo vissuto in quell’ambiente sempre a livello amatoriale e mai come professionista, senza adeguata preparazione. Se da un lato questo le fa onore, io penso anche che non abbia gli strumenti per portare avanti la causa in maniera credibile. Ci si è gettata a capofitto, direttamente in prima linea.

Diciamo che io credo la scelta di Federico sia una scelta politica, nel senso che lei ha deciso di andare contro determinati stereotipi e tabù lanciandosi in trincea. Non come un generale, ma come un fante, mettendo le mani nel fango e sporcandosi. Però credo lo abbia fatto come un pugile dilettante che va a combattere contro Tyson Fury. Io le auguro ogni bene possibile, ma conoscendola, credo lei stia agendo di pancia, da Giovanna d’Arco del p*rno, senza il giusto seguito, ad esempio un manager.

Il professore, infatti, ha spiegato che il supporto di un manager le consentirebbe di pianificare una strategia tale da “uscirne eventualmente pulita”:

Perché nel caso in cui avesse un manager significherebbe che ha una strategia e anche una exit strategy. Significherebbe poterne uscire eventualmente pulita. In caso contrario si sta gettando da sola in questa missione potenzialmente suic*da, perché è un tritacarne che potrebbe spolparla viva ed è quello che non mi auguro. È vero che è maggiorenne, ma è giovanissima. Certi errori sono a senso unico, a volte ci precludono determinate strade e mi auguro non sia così per lei.

A giudizio di Maggi, la giovane avrebbe potuto portare avanti la sua lotta al pregiudizio nei confronti dei s3x workers in un altro modo. Inoltre, Maria Sofia potrebbe non essere accettata dai suo colleghi, che vedrebbero nel suo attivismo una “interferenza” alla causa.

Secondo me avrebbe potuto sostenere certe istanze e tematiche in altro modo. È una ragazza di rarissima intelligenza e potrebbe fare queste battaglie, tranquillamente, anche senza l’uso delle performance. In quanto corpo estraneo, in quanto attrice amatoriale, non credo che nell’ambiente professionistico delle s3x worker lei sia accolta molto bene. Approfitto per suggerire un sondaggio: quante delle s3x worker la considerano un contributo e quante un’interferenza alla causa? Sarebbe curioso capire meglio la percezione di chi lavora in quel mondo.

Senza contare che le tematiche da lei affrontate sui social sono indirizzate ad un pubblico giovanissimo, considerando l’età media dei suoi followers.

Io la questione la guarderei da un altro punto di vista. Anagraficamente lei ha 18 anni e 6 mesi, quindi è di fatto maggiorenne e può disporre di se stessa come vuole. È piccola, ha l’età di mia figlia, ma di fatto è maggiorenne. Un punto cruciale, secondo me, è che il pubblico di Maria Sofia sui social credo sia costituito per la maggior parte da minori, anche da pre adolescenti. Questo significherebbe che alcune tematiche da lei portate avanti, condivisibili o meno, sono poste in maniera a volte non consona all’età dei suoi follower.

Sui social bisogna porsi sempre pensando a chi hai davanti. Io vorrei sapere chi siano i suoi follower: sono tutti 40enni, 50enni, o sono tutti dodicenni? Come facciamo ad assicurarci che questi contenuti siano visti da persone con la testa sulle spalle?

Una riflessione, poi, sulla necessità di incrementare l’educazione s3ssuale nelle scuole, dove a parer suo è “calato un tabù”

Secondo me, alla luce di una liberalizzazione della p*rnografia e del s*sso, in Italia l’educazione sessuale a scuola dovrebbe essere incrementata. Ci vuole maggiore preparazione e consapevolezza di se stessi e degli altri, soprattutto per trasmettere il rispetto degli orientamenti e delle scelte. Di fatto, l’approccio alla s*ssualità un giovane lo fa da solo. A scuola è calato un tabù, se ne fa troppo poca, anche rispetto a quando ero studente io e c’era un minimo di approccio ed educazione alla s*ssualità sia alle medie che alle superiori.

 

 

 

 

 

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