Dayane Mello: “Quando sono uscita dal Gf Vip il mio successo ha creato rabbia in tante persone”. Poi svela la sua verità sulla partecipazione a La Fazenda

Ospite a Tango, la modella ha provato a fare chiarezza sulla discussa vicenda che l’ha vista protagonista nel reality brasiliano

Valeria D'Ignoti Novembre 21, 2023

Dayane Mello: “Quando sono uscita dal Gf Vip il mio successo ha creato rabbia in tante persone”. Poi svela la sua verità sulla partecipazione a La Fazenda

Dayane Mello, ospite di una nuova puntata di Tango, il format Rai Due condotto da Luisella Costamagna si è concessa una lunga ed intima intervista, raccontando del suo passato molto difficile.

Molti retroscena sono scritti nel suo primo libro “La bambina che dormiva sempre con la luce accesa”. Uno che in particolare ha sicuramente colpito è stato il racconto di  una notta in cui il padre l’ha lascia fuori casa, sotto la pioggia e al ritorno l’ha picchiata con un tubo dell’acqua. Ed ecco come la figlia è riuscita a perdonarlo:

Come si convive con un passato così? E’ difficile, irrisolto perché ero pronta ad affrontare questa situazione e poi è venuto a mancare mio fratello e dopo quattro mesi lei. E’ difficile ma devo solo accettare, non ho altra scelta. Sono stata in una relazione con un uomo più grande, io 17 e lui 37 e questo è difficile da accettare per i genitori, ma io mi sentivo una donna già e volevo andare via.

Eravamo una famiglia talmente piccola e stretta e a 19 anni era più una questione di orgoglio. Sono tornata a 19 anni, modella, come se gli volessi dire: “Tu pensavi che io prendevo un’altra strada e io ho fatto diversamente“.

L’ex gieffina ha recentemente dichiarato a Verissimo di aver pensato anche al suicidio. Ecco quanto ha continuato a svelare in questa recente intervista alla Rai:

Sì ho pensato al suicidio, per tanti mesi e ci ho anche provato. Io volevo andare via da quella famiglia, mi sentivo un pesce fuori acqua e ovviamente il rapporto con mio padre non c’era, era condizionato dalla moglie che non era la mia mamma. Non c’era niente, c’era questo uomo che non ti coccolava, non ti amava, semplicemente ti picchiava. Io rimanevo sola e rovinavo tutta la casa, volevo sfogarmi in qualche modo.

Tutti ricordano l’esperienza di Dayane Mello al reality in Brasile “La Fazenda“. Caratterizzata dal caso sulle presunte molestie che l’influencer avrebbe ricevuto dal compagno di avventura Nego Do Borel, in seguito espulso dal reality. Ecco cosa ha dichiarato la Mello:

Io non ho mai subito violenza e mai visto. Io faccio il mio lavoro, poi esco dal mio personaggio. In direi che è molto facile parlare, è come se la mia parola in prima persona che ha vissuto quella cosa, ho girato il mondo sempre sola e non mi è mai successo nulla. Dietro le dinamiche le persone tendono sempre a credere quello che vedono quindi non è vero, confermo che non è vero. E’ stato molto strumentalizzata questa cosa in Italia appunto perché dietro questa cosa ci sono delle dinamiche che non sai e io non posso dirle. Non tutti mi vogliono bene e quindi strumentalizzano.

Nel momento in cui sono uscita dal Gf, il mio successo ha creato tanta rabbia in tante persone. Quindi dicevano: “E’ uscita tanto amata, adesso facciamo in modo che sia tanto odiata, inventiamo questo, facciamo quello“. Io ero in Brasile a fare il mio percorso e la gente qui, certe persone, giornaliste, manager, erano qui a sputta**rmi. Hanno cercato di sporcarmi ma io oggi sono qui.

Dayane Mello, durante la sua partecipazione al Gf Vip è stata duramente criticata per aver deciso di proseguire anche dopo la notizia della morte del fratello Lucas. Ecco come ha risposto:

Quando ho saputo della morta di mio fratello non sono uscita perché c’era il Covid. Quando mi hanno dato la notizia io potevo abbracciare nessuno, ho parlato con la psicologa e dovevo tornare a casa senza vedere mia figlia, sola, mi sono confrontata con mio papà e lui mi ha detto di non uscire e di farcela per Lucas. Io sono rimasta perché mi sono sentita protetta con quegli affetti in quel momento. Sono stata giudicata per una cosa che non potevo fare.

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