Fedez a Belve: “A 18 anni ho tentato il suicidio a causa delle droghe”

“In quarta superiore ho lasciato il liceo perché non era più sostenibile”

Renata Aprile 9, 2024

Fedez a Belve: “A 18 anni ho tentato il suicidio a causa delle droghe”

Fedez, ospite di Francesca Fagnani a Belve, ha parlato della sua passata dipendenza dalle droghe.

L’intervista al rapper era tanto attesa già dalla scorsa edizione, quando la Rai negò l’ospitata. L’azienda, infatti, ritenne “inopportuno” l’intervento del rapper dopo quanto accaduto al Festival di Sanremo e la successiva pubblicazione della telefonata intercorsa fra lui e la direttrice di Rai3 Ilaria Capitani dopo il Concerto del Primo Maggio. “Credo che intorno alla figura mia e di mia moglie ci sia una mediaticità importante“, ha ammesso Fedez che, prima di parlare della crisi matrimoniale con Chiara Ferragni, ha raccontato la sua esperienza con le droghe. Il rapper ha anche ammesso di aver compiuto un gesto estremo:

E’ durato un anno, quando avevo 16/17 anni. Ho smesso perché a 18 anni ho tentato il suicidio tagliandomi le vene. Se fai uso di sostanze sintetiche che aumentano la serotonina nel tuo cervello sei più predisposto alla depressione. E’ stato facile entrarne e difficile uscirne ma nel momento in cui le cose diventano grandi…Stiamo parlando di una cosa che per me è accaduta dieci vite fa. Cocaina poca, MDMA non credo aumenti l’aggressività…Abusare di droghe non è un bene e ho sperimentato sulla mia pelle cosa significa avere una dipendenza.

Fedez ha anche parlato del suo passato:

Sono diventato un ragazzino difficile a causa del tessuto sociale, del contesto. Vengo da un luogo in cui notoriamente esiste l’omologazione di periferia. Non tutte le persone che vengono dalla strada sono fatte per stare sulla strada, c’è chi è preda e chi predatore. E io sono stato preda. Impari a farti rispettare ma poi ti picchiano lo stesso. In quarta superiore ho lasciato il liceo perché non era più sostenibile, facevo già casini. Tentai di recuperare gli anni ma se non hai soldi…Ero andato alla versione low cost. Con la mia fidanzata del tempo avevamo conservato i soldi e aperto un negozio di tatuaggi. Non credo che un titolo di studio possa definire la cultura o il valore di un essere umano. Non rimpiango questa cosa al netto di come è andata la mia vita.

COMMENTI