Gabriel Garko rivela le sue condizioni di salute dopo gli infortuni a Ballando con le Stelle 17

L'attore ha anche parlato del suo desiderio di diventare padre ormai svanito per un motivo ben preciso

Renata Marzo 5, 2023

Gabriel Garko rivela le sue condizioni di salute dopo gli infortuni a Ballando con le Stelle 17

Gabriel Garko, in una lunga intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, ha aggiornato i suoi fans circa le sue condizioni di salute.

Durante la sua partecipazione a Ballando con le Stelle, l’attore ha subito due piccoli incidenti che hanno compromesso la sua scalata verso il podio della diciassettesima edizione del talent. Garko, tra i favoriti per la vittoria, dopo due infortuni, prima al braccio e poi alla gamba, fu costretto a ritirarsi dalla competizione.

Sono un tipo atletico, ma ho sempre fatto un tipo di allenamento che non ha nulla a che vedere con la danza. I ballerini hanno un genere di muscolatura diversa dalla mia che, negli allungamenti, rischia di strapparsi…Quello che è accaduto a me. Comunque comincio a stare meglio: il braccio sto iniziando a muoverlo e per quanto riguarda la gamba mi muovo ancora con le stampelle, ne avrò fino ad aprile….

Quando sarà completamente guarito, Gabriel è pronto a tornare, seppur in una veste diversa, quella di scrittore. Ha infatti annunciato che a breve pubblicherà il suo primo romanzo, dal titolo “Il giardino del tiglio“, in cui racconta la storia di un anziano professore universitario alle prese con l’Alzheimer. “E’ bene non aspettare troppo per esprimere i propri sentimenti alle persone cui si vuol bene“, è il messaggio alla base del romanzo.

A proposito di affetti e persone care, Garko ha definito la sua famiglia “da Mulino Bianco, allegra, piena di energia, armonia, senza pregiudizi, con tanto amore e tanta libertà di pensiero“. In virtù dei valori acquisiti dall’ambiente familiare in cui è cresciuto, l’attore ha espresso il desiderio di crearne una tutta sua, pur avendo alcune remore.

Sarebbe bello adottare un bambino, per dagli la possibilità di una vita migliore. Per esempio, non capisco per quale motivo i single non possano assumere questo ruolo, oppure una famiglia arcobaleno. L’importante è che siano delle brave persone e che possano assicurare la giusta, dovuta dignità a un orfano. Però… aggiungo che, pur avendo pensato spesso a compiere questo passo, oggigiorno forse non mi sento più motivato a diventare padre. Non mi piace la società in cui viviamo e detesto l’accanimento morboso che impazza sui social. Oggi più che mai, i giovani devono poter contare su una famiglia sana alle spalle, per difendersi dal mondo virtuale, dove tutti si sentono in diritto di giudicare tutti.

Nel corso dell’intervista, Gabriel non ha voluto esporsi del produttore Alberto Tarallo e dell’Ares Gate:

Non voglio nominarlo, perché è in corso un’inchiesta. Posso solo dire che nei primi anni Novanta non si potevano pubblicamente dire certe cose sulla propria sfera privata. Lavorativamente parlando sono stati anni costruttivi, ma non posso tornare indietro e non so se, magari, avrei potuto fare anche altro, accettando altre proposte. Non sono abituato a sputare nel piatto dove ho mangiato e comunque ho lavorato al meglio delle mie possibilità. Oggi, cinquantenne, mi sento libero nelle mie scelte.

 

 

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