‘Gf Vip 2’, Daniele Bossari e Filippa Lagerback raccontano a ‘Che Tempo Che Fa’ il difficile periodo di depressione dell’ex gieffino: le loro parole

Melissa Dicembre 12, 2019

‘Gf Vip 2’, Daniele Bossari e Filippa Lagerback raccontano a ‘Che Tempo Che Fa’ il difficile periodo di depressione dell’ex gieffino: le loro parole

Daniele Bossari e Filippa Lagerback sono una delle coppie più solide e riservate del mondo dello spettacolo italiano e per la prima volta hanno mostrato il loro legame al pubblico quando il conduttore ha partecipato alla seconda edizione del Grande Fratello Vip mettendo a nudo le proprie debolezze.

L’esperienza nella Casa più spiata d’Italia sembra aver segnato particolarmente l’ex gieffino che, a distanza di due anni dalla vittoria del reality show, ha voluto mettere nero su bianco le proprie paure raccontando gli anni trascorsi nell’oblio della depressione e dell’alcolismo.

Daniele ha recentemente presentato a Verissimo il suo libro La faccia nascosta della luce – ve ne abbiamo parlato QUI –  e a distanza di qualche settimana, insieme alla moglie Filippa, a cuore aperto si è nuovamente raccontato a Che tempo che fa (la trasmissione di Rai 1 di cui è valletta la stessa Lagerback):

È un processo lungo durato molti anni quindi è stato un lento scivolare, non è una cosa che accade da un giorno all’altro. Parliamo di depressione, parliamo di vivere una parabola ascendente molto rapida e veloce: da una gioventù brillante, allegra e spensierata dove io mi aprivo completamente al mondo in totale genuinità e che mi ha permesso di raggiungere vette professionali che sognavo da bambino. Ho realizzato tutti i miei sogni, pensavo di poter continuare in questo modo, e poi ad un certo punto si sono insinuate quelle insicurezze che hai citato prima con le prime critiche… era un’epoca diversa. Ripercorrendo questa storia mi sono trovato difronte alla necessità di collocare degli eventi temporali. […] È un’attitudine mentale, anche adesso, sono molto agitato. C’è quella che io chiamo la “sindrome dell’impostore” cioè non ritenersi mai all’altezza della situazione anche se invece uno poi si merita il posto che ha, il lavoro che esegue. È difficile, queste insicurezze si accumulano e si trasformano in un’incapacità totale di reagire.

La stessa Filippa ha parlato di quel periodo oscuro raccontando di non aver compreso sin da subito, suo malgrado, la complessità di quanto attraversato dal marito :

È molto difficile stare accanto a qualcuno che sta male quando non realizzi, lo sai dopo quanto quella persona sta male. Mi sono sentita in colpa per non averlo capito forse fino in fondo perché poi durante tutti questi anni io invee mi sentivo piena di energia, di gioia, di felicità e gli dicevo in continuazione: “Io ho la chiave, so come devi fare per raggiungere la felicità che abbiamo insieme“. Poi ho capito che ognuno deve trovare la propria chiave la propria storia e il proprio percorso quindi c’è voluta tantissima pazienza e tantissimo amore. Sono felice di essere qui accanto a lui e poter raccontare questa storia perché è molto coraggioso parlarne da parte sua.

Daniele infatti ha svelato di non essere riuscito a chiedere aiuto in un primo momento e anzi di aver più volte allontanato chi ha provato ad aiutarlo:

Nel momento in cui si sta male si fa fatica a decifrare la realtà in maniera lucida. Adesso sto bene, da circa tre anni, e ho raccontato questo proprio per la capacità analitica che ho in questo momento però rifiuti l’aiuto degli altri, rifiuti ogni messaggio, rifiuti anche le persone che ti tendono una mano, provano a tirarti su. Nello specifico sto parlando di Filippa, degli amici più intimi, dei familiari. Ti metti in una condizione di protezione totale quindi ti vergogni anche di certi atteggiamenti, non vuoi che l’altra persona riconosca il tuo malessere e ti chiudi ancora di più.

E proprio il voler aiutare gli altri è stata la spinta necessaria per scrivere La faccia nascosta della luce che, come ha dichiarato Filippa, ha alla base la volontà di non far sentire solo chi sta attraversando un momento analogo a quello vissuto dal conduttore:

Coraggioso. Sono arrivati tantissimi messaggi dopo che lui ha iniziato a raccontarsi chiedendo aiuto: “Come hai fatto, come hai affrontato le tue difficoltà?” e io gli ho detto: “Anche se aiuti solo una persona che magari si trova nella stessa condizione, una persona che sta affianco ad una persona che è in quella condizione, hai fatto benissimo“. […] Noi non abbiamo mai detto niente però io sono molto felice che altre persone possono leggere le sue parole e trovare conforto.

L’ex gieffino ha allora svelato che è stata proprio la permanenza nella Casa del Gf Vip 2 a dargli la possibilità di realizzare il bisogno di raccontare la propria storia:

Quell’esperienza per me è stata una svolta totale. […] Noi lì non sappiamo le condizioni esterne, veramente noi siamo isolati, sono stato tre mesi là dentro e una volta uscito sono stato inondato dall’affetto della gente. L’idea del libro è nata lì all’interno della Casa con una linea della vita, una analisi che avevo fatto insieme ad uno psicologo. […] Per la prima volta ho avuto questa prospettiva del mio passato.

E voi che cosa ne pensate delle parole di Daniele e Filippa?

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