‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Nico Tina sulla trentaquattresima puntata

Isa Gennaio 26, 2021

‘Grande Fratello Vip 5’: l’opinione di Nico Tina sulla trentaquattresima puntata

La quinta edizione del Grande Fratello Vip si allunga fino al 1 marzo con un doppio appuntamento settimanale.

Per garantire ai nostri utenti una varietà di opinioni e punti di vista sul reality, alle abituali opinioni di Isa e Chia verranno alternate occasionalmente le opinioni di alcuni personaggi noti o di alcuni di voi utenti!

Ieri è andata in onda la 34ma puntata del reality e a commentarla per noi c’è la nostra affezionata utente Nico Tina, ecco il suo parere:

Al grido di “Grande Fratello CI SIAMOOO!” il nostro conduttore straordinario per l’emergenza dà inizio alla 297° puntata. Dopo gli avvilenti esuberanti “Grande Fratello go, go, go!” e “Vip Vip Hurrà!” da animatore turistico a prezzi modici, poteva andare peggio, poteva entrare sbraitando ammiccante “Ollellè Ollallà!” o “Osteria numero venti“. Improbabile ma non impossibile.

Insiste comunque, colpevolmente, nell’illuderci che la serata sarà più entusiasmante delle precedenti duecentonovantasei. Nessuno ci crede, ma seguiamo lo stesso. Con stoicismo. Come in un corale meme vivente in cui Signorini è Rick Grimes e tutti noi il figlio Carl.

Cos’è, dunque, successo di così scintillante, ieri sera? Riassunto del reality dello show: Striscia la Notizia, pubblicità, anteprima, pubblicità, sigla.

Invece di chiedere una confezione di tinta bionda, Stefania Orlando (voto: ”Siamo donne, oltre le gambe c’è di più”, e che gambe) ripiomba nel trapassato remoto per parlare di un matrimonio finito vent’anni fa con un comico che non faceva ridere. Ma ne esce (lei) con stile. Francesco Oppini (voto: ”Mamma, ho perso l’aereo”) in quanto congiunto torna a trovare Tommaso Zorzi, Samantha De Grenet (voto: vedi Il Marchese del Grillo) disegna proiezioni di borsa su una lavagna trasparente e incontra anch’ella un congiunto, Maria Teresa Ruta (voto: la materia di cui sono fatti gli incubi) rimembra flirt veri o autoprodotti come fa la Galgani. La misura dei buoni sentimenti per me è già colma.

Nel mentre, Cristiano Malgioglio (voto: ”Chi rosica, rosica”) e la Contessa (voto: ”Profumo Odore di Donna”) ogni tanto commentano il nulla aggiungendo altro nulla, Pupo (voto: il logorìo della vita moderna) e la Elia (voto come opinionista: 10 meno, finché le era permesso parlare) non fanno niente di diverso. L’ipocondria mi avvisa che in studio ora c’è troppa gente che respira/espira vicina.

Pubblicità, pipì per me, Andrea Zelletta (voto: ”Non apritemi quella porta”) dorme come un bambino.

A grande richiesta di nessuno, torna La Famiglia Addams Pretelli, quella che per amore del primogenito continua implacabile a girarsi tutto il palinsesto. Siccome servono due concorrenti con Q.I. RT pari a 0,50 per crearne uno che possa contagiare Twitter, nasce una melensa creatura metà naso a patata e metà contouring chiamata Prelemi, impegnata nella sempiterna lotta tra forze del bene e forze del male (o viceversa, è uguale) contro il suo doppio (il Gregorelli). Ed ecco il pretesto per far intervenire Elisabetta Gregoraci (voto: ”Lei non macchenessa chi sono io”), SPOILER: tutto è bene ciò che finisce bene.

Grande Fratello Vip 5

Peccato solo che Giulia Salemi (voto: il nulla vestito firmato) e PierBaulo (voto: ”Chi l’ha duro la vince”) non possano uscire per viversiilpercorsofuori con i petali rossi incastrati tra i denti.

Pubblicità, adoro, Zelletta nel sonno ha un movimento involontario.

Signorini (voto: “Pippoooni!”) si degna di comunicare la data di scadenza, che non viene presa benissimo neanche da noi Dayane Mello (voto: ”i, i, i, io, iu, ipsilon!”) vola in finale,  Brasile – Italia: 1 – 0. ”C’è chi dice è una strega, tanto lei se ne frega. Ai giudizi degli altri non fa neanche una piega“. La cattiva dell’edizione, la ribelle, l’imprevedibile che personalmente mi ha annoiata dal terzo giorno per la prevedibilissima imprevedibilità, ma io sono una snob di palato fine che apprezza, nel gioco, una malvagità più strutturata e arguta.

Entra (cioè resta fuori) Jo Condor, l’eterna favola di Rosalinda Cannavò (voto: ”Chiamami col tuo nome”) ma non ha nemmeno portato un torroncino, solo le chiavi di casa sua. Pubblicità per 60 secondi, rientro in studio per annunciare la pubblicità, pubblicità. Zelletta eppur si muove e fissa un tegame per darsi un tono.

Dopo le quote rosa di lunedì scorso, gli ostaggi con la sindrome di Stoccolma si recano alla Camera dei led per votare la sfiducia agli uomini: tra costruttori (Cannavò) e voltagabbana (Salemi), SPOILER: contro ogni pronostico Zorzi (voto: ”Uno su mille ce la fa”, e potrebbe essere lui) non va in finale. Ma ci sarà materiale su cui discutere fino a venerdì.

Segue un amarcord della settimana con i detenuti obbligati dai carcerieri a seguire un corso di teatro, pari pari come in un centro di recupero, nell’estremo tentativo di risvegliarci (noi e loro) da una narcolessia globale che li vedeva trascinarsi da un punto all’altro dell’altro della casa, senza una meta precisa, struccati e in ciabatte. E Carlotta Dell’Isola ha avuto un ruolo! Questa è stata la parte scoppiettante della puntata, quella che mi ha commosso e scaldato il cuore nel gelido inverno.

Perché se Croccantino è un comodino, la Dell’Isola (voto: ”Un pesce fuor d’acqua di nome Wanda”) è il feltrino che si attacca per non disturbare gli inquilini del piano di sotto. Televoto aperto, pubblicità, GFVip Night (ovvero come menarla n’altra decina di minuti per aumentare lo share), pubblicità, fine. Tanto il meglio accade, se si ha una botta di cu*o, durante il live.

Le mie emosssioni in tempo reale non risultano propriamente pervenute, ma in una dimensione parallela è andato in onda un altro programma, dove in una psicosi di massa c’era chi volava e chi piangeva, chi moriva dentro e chi rotolava, chi piangeva volando e chi volava morendo (indignandosi quanto basta); e io non me la sento proprio di tarpare le ali a questi angeli non (ancora) caduti nel baratro del disincanto.

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