Isola 15: l’opinione di Chia sulla prima puntata

Chia Marzo 16, 2021

Isola 15: l’opinione di Chia sulla prima puntata

Quando i promo su Canale 5 hanno ufficializzato che la nuova edizione de L’Isola dei Famosi avrebbe preso il via a due sole settimane di distanza dall’epilogo di quel parto gemellare che è stato il Gf Vip 5 ho temuto che l’effetto indigestione avrebbe potuto nuocere a Ilary Blasi e ad un cast che – almeno sulla carta – non sembrava essere particolarmente entusiasmante.

E invece, porca di quella miseria, un esordio così ravvicinato non ha fatto altro che rendere ancora più impietoso l’inevitabile paragone tra la Blasi (che è una fregna atomica, c’è poco da dì… tipo che io ci ho messo un po’ a smetterla di fissare quell’addome che ha resistito indenne a tre gravidanze… roba che le ventenni je spicciano casa, beataalllei!) e Alfonso Signorini, evidenziando l’INCOLMABILE ABISSO che separa chi ci sa fare (davvero) e chi, come Affonzo, proprio per gnente.

Ilary per i reality è semplicemente PER-FET-TA. E non solo perché alle dieci e un quarto ne ha già le balle piene e si sbraga sui gradini del palco come se fosse sul divano di casa sua, o perché mentre saluta dando l’appuntamento alla prossima puntata è così stufa da staccarsi gli orecchini in diretta neanche stesse per buttarsi nel letto con Totti e buonanotte ai suonatori.

Ilary è ESATTAMENTE ciò di cui noi amanti del trash avevamo bisogno in questo momento. E’ ironica e autoironica, capace di donare la giusta leggerezza ad un programma per sua natura leggero, priva di qualsiasi stucchevole servilismo a prescindere dal grado di notorietà di chi si trova davanti, per nulla ipocrita ma deliziosamente diretta, informale e caciarona al punto giusto, iconica tanto nelle frecciatine quanto nei lapsus (io ancora ferma a “questa sera vi faccio entrare per la prima volta nella patata” che è già il meme dell’anno), bravissima nel riempire i tempi morti e nel reagire con prontezza ad eventuali imprevisti (che nei reality sono all’ordine del giorno). E soprattutto non teme per nulla la competizione con gli opinionisti, anzi. Dà loro spazio spesso e volentieri, riuscendo ad interagirci senza parlargli fastidiosamente sopra ma dando vita a siparietti imperdibili.

Perché va detto che, almeno per ora, studio batte Honduras A MANI BASSISSIME, proprio. L’inedito trio composto da Ilary, Iva Zanicchi e Tommaso Zorzi (quartetto, se consideriamo anche Elettra Lamborghini in collegamento causa Covid da casa sua, col tubino impiumato nero e le pantofolone rosa fenicottero) è decisamente PAZZESCO. Personaggi più diversi non li potevano scegliere, per età, carriera ed esperienze di vita, ma insieme funzionano che è una meraviglia! Pungenti e sarcastici come si conviene ad un programma trash, sono subito riusciti ad ingranare imboccando la giusta via, tra una valanga di doppi sensi e qualche iniziale bordata soft ai concorrenti che fa ben sperare.

Mandate una videocassetta della puntata di ieri ad Affonzo, va, che magari impara qualcosa. O mandatela a Piersilvio, si sa mai che s’accorga della differenza giusto in tempo per relegare Signorini all’unica cosa che gli riesce bene, ossia imbastire cast notevoli.

Perché ecco, su ‘sti naufraghi mi sa che potevano lavorarci un po’ meglio. E non tanto perché “ma chi li conosce, dove sono i famosi!!1!11!“, leitmotiv di coloro che dopo quindici edizioni ancora non l’hanno capita che non vedremo mai Maria De Filippi o Tiziano Ferro lanciarsi dall’aereo come una Cipriani qualunque, visto che chi è nel pieno della propria carriera non ha certo motivi per farsi torturare dai mosquitoes in Honduras. A soffrire la fame dall’altra parte del mondo ci va chi ha bisogno di rilanciare una carriera ormai appannata, tipo Samantha De Grenet o Alessia Mancini. O chi non ne ha ancora una e spera così di costruirsela, come fece a suo tempo Belen Rodriguez. Ma va detto che non è certo il grado di popolarità di cui godono i naufraghi al momento della partenza a determinare quante soddisfazioni saranno capaci di regalarci, ecco. Più che altro, per quel poco che (alcuni) li conosco, al momento fatico ad individuare qualcuno capace di non farmi rimpiangere Soleil Sorge e Luca Vismara, che nella passata edizione avevano dato vita a catfight epici.

L’unica che (almeno per ora) sembra essere all’altezza di questo arduo compito è Vera Gemma, che già a Pechino Express aveva dato prova delle sue innate doti da vipera (e le ha subito riconfermate con quel “Nomino Angela Melillo perché mi irrita“, che se chi ben comincia è a metà dell’opera…). E che a ‘sto giro ritroviamo fidanzata con quel 22enne con l’apparecchio che sedeva impanicato in studio e che è già diventato il mio eroe. Un piiiiccolo eroe.

Insieme a Vera, nel ristretto cerchio delle mie protette inserisco senza dubbio anche Drusilla Gucci, la collezionista di “ossa di animali che trovo nel mio bosco” che parla con una patata in bocca ed è già diventata bersaglio delle nomination del gruppo (cosa che – come ha sottolineato Zorzi quando ha detto quel “Per lo storico mio dei reality sulle nomination, quando c’è un accanimento verso una persona la fa solo stare più simpatica al pubblico” che CHISSA’ a chi si riferiva… – me la fa tutelare ancora di più) e SOPRATTUTTO quell’eroina indiscussa di Fariba Tehrani, che io sono ancora ferma a quando Giulia Salemi durante il loro incontro nella Casa le ha chiesto “hai ricevuto la mia lettera di Natale?” e lei serafica le ha risposto “No, perché non ho dato indirizio“.

Per ora Fariba è relegata a Parasite Island con il Cromatologo Ubaldo Lanzo in attesa che il loro salvavita Marco Maddaloni riesca a renderli meno “inetti, incapaci, privi di iniziativa, negati, non abili e maldestri“. Ma io mica sono preoccupata per loro due, eh, io sono terrorizzata per il povero Maddaloni. Che un’Isola l’ha pure vinta, ma io mica lo so se gliela fa a reggere pure Faribona nostra. Che a occhio e croce è più impegnativa lei di tre mesi di privazioni.

Quanto pagherei per un live 24/7 da Parasite Island non lo potete capì.

Per quanto riguarda il resto del cast:

Paul Gascoigne col suo italiano approssimativo (e con la Blasi che “mi hanno detto di parlargli in inglese, ma io manco l’italiano parlo!“) mi sembra decisamente più simpatico di Awed. Ma non ci voleva molto, ecco.

Gilles Rocca uno come Akash Kumar (che, visto che le disgrazie non vengono mai sole, ci fa puppare anche il suo amichetto Simone Rugiati in studio: due spocchiosi egocentrici che arrivano alle cene dicendo “io sono Dio” al prezzo di uno, che cul*!) se lo magna a colazione.

– il “Visconte CaciottaroFerdinando Guglielmotti che “a una cert’ora della notte devo sedurre anche il gatto, se necessario“, un po’ mi inquieta, v’o dico.

Francesca Lodo, Angela Melillo e Roberto Ciufoli (a cui quella lince di Akash si è tuffato addosso facendolo finire in infermeria già alla prima puntata, che manco la Cipriani col Divino Otelma è stata così impedita, santodddio) mi riservo di vederli in azione prima di decidere se mi stanno simpatici oppure no, che qua è un attimo a prendere un granchio. Letteralmente.

Elisa Isoardi tenderei a promuoverla solo per come ha smontato sul nascere la coppietta col Visconte e perché è un amante, come me, della combo vasca+libro per rilassarsi. Stavo per darle della buongustaia, ma poi mi sono ricordata delle sue preferenze in fatto di uomini, che incredibilmente riescono ad essere peggio delle mie. Eroina.

– sulla “Signora vegana” (cit.) cercherò di soprassedere da qui alla finale, perché per quanto mi riguarda la sua presenza all’Isola, specie in un momento storico come questo, è TOTALMENTE FUORILUOGO. Tipo che io ho sperato fino all’ultimo che fosse una simpatica boutade, una sorta di esperimento sociale per far capire quanto le convinzioni (folli) dei #NoVax e dei negazionisti da Covid vacillino facilmente quando si tratta di fare i big money. Tipo uno scherzo de Le Iene della serie “Se vuoi partire ti toccano 5 vaccini e 2 tamponi“, e una volta che se li era fatti – sbugiardando pubblicamente tutto ciò va blaterando sui social da anni, diffondendo messaggi sbagliatissimi e pericolosi – le si dava il palo, stile “Ma davvero hai creduto che regalassimo visibilità a una come te?“. E invece niente, l’indignazione popolare che si è sollevata all’annuncio della sua presenza nel cast non è servita a nulla. Che io già mi stupisco di come si possano provinare sul serio elementi del genere già in partenza, ma se alla Rai ci avevano messo due minuti a cacciare quella sciroccata di Eleonora Brigliadori e le sue fregnacce sul cancro dai concorrenti di Pechino Express, a Mediaset non hanno avuto la stessa lungimiranza e se la sono accollata davvero. Ed io un po’ mi stupisco che la Blasi, che sa esattamente quanto pericoloso sia il Covid visto che Francesco Totti l’ha avuto e suo papà proprio per lo stesso male ha perso la vita, non si sia rifiutata di avere a che fare con qualcuno che si fa portavoce di messaggi così sbagliati e fuorvianti. Ma tant’è, per me una così vale zero e farò come se non ci fosse. Dubito mi costerà fatica.

E tra i 4 naufraghi che mancano a chiudere il cast diciamo che di Valentina Persia, Beppe Braida e Brando Giorgi al momento non sento la mancanza, ma sto aspettando impaziente di vedere Miryea Stabile, che a La Pupa e il Secchione e viceversa ho ADORATO FOLLEMENTE, alle prese coi cocchi e le prove ricompensa. Sperando che non siano di cultura generale, certo.

Nell’attesa che questo eterno lockdown finisca, e che anche noi possiamo tornare a viaggiare presto, godiamoci gli scenari mozzafiato che ci regala l’Isola. Sperando che a volare siano pure gli stracci, ovviamente.

COMMENTI