Isola 16: l’opinione di Chia sulla sesta puntata

Chia Aprile 8, 2022

Isola 16: l’opinione di Chia sulla sesta puntata

Questa Isola 16 avrebbe tutte le carte in regola per essere una bomba. Un cast di spaccamar*ni incredibili, che riuscirebbero a litigare persino coi poveri cameramen honduregni che li seguono tra le frasche. Una conduttrice sufficientemente sadica che cavalca le polemicozze con la giusta malizia, sapendo esattamente dove andare a parare per aizzare gli animi a dovere. Degli opinionisti che girano sagacemente il coltello nella piaga, sottolineando con malefica ironia ogni carognata a cui assistono. Peccato che gli ascolti, e in generale il sentiment decisamente tiepido che si percepisce sui social, non la stiano premiando come meriterebbe.

Dove sta l’inghippo, secondo me? Nella PESSIMA collocazione nel palinsesto. Dopo sei estenuanti mesi di Gf Vip, che ci hanno saturato tutto il saturabile, infilarci un altro reality immediatamente dopo a parer mio è una scelta TOTALMENTE KAMIKAZE. Perché non ti dà modo di riprendere il fiato, di chiudere definitivamente un capitolo e – soprattutto – di aver voglia di aprirne uno nuovo.

Isola 16: l’opinione di Chia sulla sesta puntata

Il Gf Vip per me dovrebbe durare quei tre mesi inizialmente previsti, massimo quattro se proprio proprio vogliono strafare. Ma non di più. Primo, perché abbiamo appurato sia nell’ultima edizione che in quella precedente che fino a fine dicembre, inizi di gennaio, il clima tutto sommato è sopportabile. I fandom ci sono, certo, ma non c’è ancora quell’accanimento tossico che ti fa passare la voglia persino di ironizzare sui social. Dopo il quarto mese va irrimediabilmente tutto in vacca, di default proprio. Superata quella soglia, mentre i Vipponi in Casa si spengono manco fossero abat-jour, senza nemmeno più la voglia di battibeccare tra loro ma trascinandosi stancamente fino alla finale, di contro i fan sui social si infervorano sempre di più, saltandosi l’un l’altro alla giugulare per la minima str*nzata, manco stessero disquisendo di questioni di vita o di morte.

Secondo, perché se il Gf Vip finisse a gennaio avrebbero modo di piazzare quel mesetto di pausa tra un reality e l’altro che da qualche anno hanno perso l’abitudine di fare. E che invece era SACROSANTO, perché ti lasciava il tempo di archiviare il vecchio e bramare il nuovo. E tu arrivavi alla sigla dell’Isola fremendo per tutto il becero trashazzo che ti aspettava.

Invece no. Adesso non solo non ti danno modo di digerire la peperonata di Affonzo che già ti stanno servendo le polpette di Ilary Blasi, ma poi c’è pure la doppia razione settimanale che sicuro non aiuta. Specie se tra l’una e l’altra ci infilano altri due pezzi da 90 della tv del disagio come La Pupa e il Secchione Show e Ultima Fermata, con l’unico risultato di mandarci in overdose da trash. Programmi che, ben distanziati durante la stagione televisiva, ci avrebbero trovati entusiasti di commentare la poracceria dei loro protagonisti. E che invece, buttati tutti nel mucchio uno via l’altro, si tagliano prevedibilmente le gambe a vicenda.

E come dicevo prima, specie per l’Isola è un gran peccato, perché onestamente gli ingredienti giusti li avevamo tutti, a ‘sto giro. Non a caso di momenti morti in queste prime sei puntate ce ne son stati proprio pochi, complici dei naufraghi che – se potessero – si eliminerebbero non solo al televoto ma proprio fisicamente, me sa.

A catalizzare le antipatie dei più, al momento, sono Ilona Staller e Nicolas Vaporidis, che da ieri sera sono pure diventati una coppia a tutti gli effetti, dato che – con una prova palesemente studiata affinché venisse vinta – Estefania Bernal e Roger Balduino sono riusciti a coronare il loro sogno d’amore di visibilità (sì, lo so che sono un po’ cinica a volte, ma io di questi due non mi fido per niente. Il buon Antonio Zequila ha rivelato aneddoti a cui non fatico a credere, vista la loro scarsa spontaneità unita ad una mosceria che tutto mi fa immaginare tranne che celi rovente passione frenata solo da quelle cattivone delle telecamere. E se poi uniamo il fatto che, sulla carta, siano due tra i nomi più deboli di tutto il cast, l’ipotesi strategia mi sembra sempre più probabile, ecco…).

Ma la verità è che nessuno tollera nessuno, là in mezzo. Si detestano tutti e si rinfacciano l’un l’altro la qualunque, persino tra parenti. E non è solo merito della fame e dei mosquitos, stavolta. Perché va così sin dalla prima puntata, quando ancora dovevano finire di digerire i cannelloni che gli aveva preparato la nonna prima della partenza. E io ovviamente in una situazione del genere ci sguazzo come un bimbo nella piscinetta gonfiabile il 15 di agosto. Adoro tutto. Proprio TUTTO. Da Lory Del Santo che – abituata ad essere registra, sceneggiatrice, produttrice e pure costumista presso se stessa – muove le sue pedine nemmeno fosse sul set di The Lady a Floriana Secondi che prende sempre sportivamente ogni nomination che riceve, tanto da invocare ogni volta “il mio pubblico” affinché la rispedisca a casa perché gnafapppiù.

E avete fatto caso a come tutti, a giro, si accusino a vicenda di “fare cose solo quando ci sono le telecamere“? Gente che litigherebbe solo se consapevole di essere ripresa, salvo poi scusarsi e/o fare come se nulla fosse successo una volta spenta la lucetta rossa. Gente che pescherebbe unicamente alla vista dei cameramen, per poi spiaggiarsi al sole tutto il resto del tempo. E qua i casi sono solo due, eh.

O qualcuno mente spudoratamente, e lì in mezzo ci sono effettivamente delle anime buone che agiscono unicamente per il bene del gruppo. O sono tutti un ammasso di furbetti – chi più, chi meno – consapevoli che i filmati capaci di sputtanarli non usciranno mai, e che sarà sempre la parola dell’uno contro quella dell’altro. E io voto la due, sulla fiducia proprio. Cioè, sono riusciti a rigirarsi le frittate nella Casa del Gf Vip, con millemila telecamere sempre puntate addosso, celando episodi gravi con un semplice “abbiamo controllato il registrato, non risulta nulla!“. Figuriamoci se non ci riescono sull’Isola dove basta tramare in mezzo ai cespugli per farla franca.

Ma, se posso essere completamente onesta, tutta ‘sta poracceria è ESATTAMENTE quello di cui avevo bisogno dopo i trituramenti di mar*ni che ci ha rifilato Affonzo per mesi. Chissenefrega di educare le masse, ma che ce importa delle sue lezioncine morali. Io volevo la gente che si pugnala alle spalle per un pezzo di cocco in più, ed è proprio questo che Ilary ci sta regalando. Con tutto il rispetto per Vaporidis che probabilmente pensava di aver firmato per un documentario di Netflix e per Roberta Morise che “non mi piacciono le strategie. Non mi piace chi gioca di fronte ad una camera. Mi piace un gioco molto più pulito!“, io è proprio il gioco sporco che mi aspetto da un programma come l’Isola. Altrimenti giravo su Pechino Express.

[piccolo momento nostalgia di Costantino della Gherardesca e Pechino Express, che per me rimane il programma migliore di tutta la storia dei game televisivi. Ho sofferto molto la sua dipartita da RaiDue, e appena posso – quando ‘sto cacchio di affollatissimo palinsesto me lo consente – corro a recuperare le puntate su Now. Ecco, Pechino è l’UNICO format dove i buoni sentimenti non mi infastidiscono, dove mi basta quel pizzico di sarcasmo di Costa per stemperare il pathos tra un momento emozionante e l’altro, dove il trash non serve perché è già tutto terribilmente perfetto così. Solo a Pechino le scorrettezze, tipo quelle che nell’attuale edizione ci stanno regalando quelle due oche di #ItaliaBrasile, mi danno proprio ai nervi. All’Isola agogno unicamente le scorrettezze, invece.]

L’Isola è Guendalina Tavassi che perc*la Nicolas perché vuol fare quello che finge di sbattersi per il gruppo quando non sa nemmeno che per pescare servono i paguri.

E l’Isola è Jeremias Rodriguez che, non pago di spaccare le bal*e agli altri naufraghi per la qualunque, riesce pure ad accusare la produzione di favoritismi nelle clip in ogni puntata.

L’Isola è Lory che subdolamente insinua in Ilona Staller l’idea che “neanche ti voglio nel gruppo, mi sa!” per seminare un po’ di zizzania e distogliere l’attenzione da se stessa.

L’Isola è pure Silvano Michetti che è riuscito a infrangere gli inarrivabili record di Flavia Vento facendosi cacciare ancora prima di poggiare le chiappe in Palapa, praticamente.

E l’Isola è soprattutto Carmen Di Pietro che scoppia disperatamente a piangere alla vista delle polpette. Perché il suo cuore è del cibo, dei suoi figli ma INNANZITUTTO del cibo. Che io sono ancora ferma alla Tavassi che dice ad Alessandro Iannonisappi che vali meno di un cheeseburger“, per dire.

Carmen che fingeva dispiacere per il figlio perché “così è brutto, non ce la faccio!” quando alla vista della lasagna PALESEMENTE non ci ha pensato manco per un secondo alla possibile punizione che li avrebbe tenuti legati da un elastico per quattro giorni, e tantomeno al fatto che lui non avrebbe potuto toccare un briciolo di quella fetta, momento più iconico della serata. E mo non vedo l’ora che nella prossima puntata “tutte le coppie si estinguano“. Perché se sono volati coltelli quando poteva esserci il dispiacere di penalizzare anche chi non c’entrava, figuriamoci cosa potrebbe succedere adesso.

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