Isola 18, Pietro Fanelli si rifiuta di stare alle regole del gruppo: “Già nella vita mi sacrifico, devo sacrificarmi anche qua?”

Anche Daniele Radini Tedeschi continua la sua strenua difesa del libero arbitrio: “Non decidete voi!”

Giusy Aprile 22, 2024

Isola 18, Pietro Fanelli si rifiuta di stare alle regole del gruppo: “Già nella vita mi sacrifico, devo sacrificarmi anche qua?”

Pietro Fanelli è probabilmente uno dei naufraghi più controversi di tutta la storia de L’Isola dei Famosi.

Approdato in Honduras insieme agli altri concorrenti “Nip” ancor prima che questi venissero poi uniti insieme ai loro compagni d’avventura “Vip”, il giovane 23enne di professione modello e – come si è definito lui stesso – poeta bohemien, si è dimostrato fin da subito insofferente alle regole e al gruppo.

Di recente la stessa Sonia Bruganelli, opinionista dell’isola insieme a Dario Maltese, intervenuta ai microfoni di Casa Sdl si era espressa sul naufrago, raccontando di essere rimasta un po’ spiazzata dal suo atteggiamento in quel dell’isola.

Nelle ultime ore Pietro ha continuato ad avere diversi screzi con il resto del gruppo, che lo accusa di non avere spirito di collaborazione. Samuel Peron e Matilde Brandi, che in Honduras hanno assunto un po’ il ruolo di mediatori, sono arrivati al punto di affermare di non riuscire più a capire il loro compagno di avventura.

Anche Daniele Radini Tedeschi non è da meno in quel de L’Isola dei Famosi. Come Fanelli, continua la sua strenua difesa del libero arbitrio.

Anche il critico d’arte si è scontrato con il resto del gruppo riguardo ai compiti da dividersi in Honduras.

Mentre Joe Bastianich spiegava come razionare il cibo, Daniele è intervenuto con fare deciso, esclamando:

Mi state prendendo in giro? Ma non sei tu che decidi. Non avete deciso niente. Ogni persona è libera di mettermi dalla sua ciotola qualcosa qui dentro. Quindi non esiste quello che tu stai dicendo; è il libero arbitrio delle persone. La ciotola sarà qui e le persone decideranno se darmi un chicco di riso.

Pietro sempre più insofferente ha avuto un diverbio con Samuel, che provava a spronarlo a darsi da fare e ad aiutare gli altri.

Il naufrago non ha voluto sentire ragioni:

Io aiuto quando mi garba.  Oggi andrò a pescare e pescherò per me, mica per gli altri. Io devo fare le cose controvoglia? Che sono venuto qua per sacrificarmi? Già nella vita mi sacrifico, devo sacrificarmi pure qua? Se non voglio fare cose che mi fanno stare male, perché dovrei farle? Volete vedermi stare male? Io non lo so!

Anche Matilde ha provato a spiegare come dovrebbe funzionare il gioco in cui ha deciso di partecipare, ma Pietro è rimasto fermo sulle sue posizioni:

Scegliete le mansioni che più si adattano alle mie competenze e le farò. Non sono un robottino che agisco a mansioni! Se tu vieni e mi dici “fai questo per me”, io te lo faccio. Ma per te. Perché tu me l’ hai chiesto con gentilezza. Non sono una macchina, un lavoratore. Io agisco a sentimento.

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