Isola, Giorgia Venturini crea un’associazione dopo la nascita della figlia: “Quando è nata aveva l’ittero, un sacco di valori sballati, nessuno capiva cosa fosse”

Tra coloro che sono passati dall’Honduras in questi anni c’è stata anche la conduttrice di X-Style Giorgia Venturini, la quale ha preso parte a L’Isola dei Famosi nel 2019, quando alla conduzione c’era ancora Alessia Marcuzzi.

Dopo il matrimonio con l’imprenditore Marco De Santis, Giorgia ha dato alla luce la sua prima figlia Sole, ma alla nascita le cose non sono andate come sperato. Per i primi mesi di vita, infatti, la neo mamma e la piccola hanno fatto avanti e indietro dagli ospedali a causa dell’ittero, come ha raccontato la stessa Venturini al settimanale Gente:

Per me sono stati mesi molto difficili. Mia figlia appena nata aveva l’ittero, una cosa frequente e me l’hanno portata via, così non ho avuto la montata e l’ho allattata solo un mese. Poi abbiamo scoperto che aveva un problema al midollo: aveva un sacco di valori del sangue sballati e nessuno capiva cosa fosse. Abbiamo fatto mille prelievi, mille ipotesi, è stata a rischio trasfusione. Non mangiava, era troppo stanca e non riusciva a dormire, era agitata, coliche a non finire. Ero preoccupata per lei, pensavo di non farcela.

E poi finalmente le cose sono iniziate a migliorare:

Alla fine per fortuna abbiamo trovato al cura giusta: sta rispondendo bene e se avanti così fino all’anno, poi dovrebbe essere risolto tutto. Ora la piccola ha un emangioma abbastanza grande sulla testa e sul anso, che avrebbe richiesto un’altra cura pesante. Per ora abbiamo deciso di aspettare, non è un problema funzionale, ma solo estetico.

Proprio questa difficile esperienza e i problemi con la sua bambina hanno spinto Giorgia a decidere di creazione un’associazione, chiamata proprio Sole, per aiutare altre mamme in difficoltà:

Nonostante avessi la possibilità di farmi aiutare da diverse figure professionali ho passato giorni e giorni a piangere. Appena sono stata meglio, ho pensato che fosse giusto fare qualcosa per aiutare le altre. Offrire loro una piccola ancora. Offriamo sia aiuto pratico sia sostegno psicologico, in base alle necessità mandiamo a casa il pediatra, la puericultrice, l’ostetrica. E se non riusciamo a essere presenti fisicamente, lo siamo con le videochiamate. I problemi sono tanti: il bambinon non si attacca al seno, non dorme di notte, la mamma ha problemi con il cesareo. Da febbraio abbiamo aiutato circa 200 donne. Le seguiamo più o meno fino a che il bambino ha un anno di vita.