Karina Cascella dice la sua sul “caso” Natalia Paragoni e spiega perché ha deciso di mostrarsi senza filtri

Qualche giorno fa avevano fatto discutere le Instagram Stories della fidanzata di Andrea Zelletta che parlava di ansia da prestazione provocata dal suo lavoro di influencer

Giusy Agosto 4, 2022

Qualche giorno fa avevano destato clamore le Instagram Stories di Natalia Paragoni in cui raccontava di sentirsi inutile durante l’estate. La fidanzata di Andrea Zelletta si è lasciata andare a un lungo sfogo in cui ha espresso tutta la sua ansia da prestazione provocata dal suo lavoro di influencer. Parole molto forti che hanno stupito diversi fan della ragazza e scosso diverse persone anche del mondo della televisione, fra queste, Karina Cascella.

L’ex opinionista di Uomini  e Donne attraverso alcune storie ha voluto dire la sua in merito a quella che è diventata una piaga sociale, ovvero l’estenuante ricerca della perfezione. Siamo davanti a un’insostenibile pesantezza, non dell’essere, ma del ricercare una vita a uso e consumo dei social.

In seguito Karina Cascella ha voluto anche spiegare nel dettaglio i motivi per cui si è sentita in dovere di scrivere alcune affermazioni. In una serie di storie, l’ex di Salvatore Angelucci ha anche raccontato  perché si sia mostrata senza alcun filtro nei video:

Innanzitutto senza filtri e senza inganni, anche perché bisogna sfatare un pochino questo mito della perfezione. Io stessa delle volte ci sono stati dei periodi in cui postavo o mi riferivo a voi sempre con un filtro perché non amavo vedermi con i difetti.  Da un po’ di mesi a questa parte ho deciso per me stessa e anche per mandare un messaggio a mia figlia in particolare. Non voglio insegnare niente a nessuno – ma bisogna accettarsi così come si è   – quanto meno per quanto riguarda un social.

Poi se c’è un problema specifico è normale che si tenda a risolvere quello che può essere il problema. Non vorrei essere fraintesa per la storia precedente rispetto a Natalia che è bellissima tra l’altro. Per quanto riguarda questa ragazza, da una parte mi verrebbe di darle una carezza, dall’altra però mi piacerebbe darle uno scossone affinché insomma si svegli un attimino rispetto a tutto quello che c’è intorno a questi social e che gira intorno a questi social. La vita vera è fatta di altre cose.

Karina Cascella ha citato poi Chiara Ferragni:

È vero che un social rappresenta la nostra vita, ma dovrebbe rappresentare, per quello che mi riguarda e non è legge, è il mio pensiero, una parte della nostra vita. Non che tutto giri intorno ai social. Quella è la cosa grave.  Vivere in funzione di postare, paragonarsi, ambire a un determinato tipo di vita, è come se tutti inseguissero quella che è Chiara Ferragni. Di Chiara Ferragni però ce n’è una, magari ce ne potrà essere qualcun’altra. Quello che è stato il percorso di Chiara non potrà essere lo stesso per tutte e meno male.

Nel senso che ognuno ha una vita diversa e Chiara ha costruito quello che ha adesso in tantissimi anni, con tantissimi progetti, con tanto lavoro su se stessa, con tanto impegno. Sono quei casi non dico eccezionali, che ce la fanno in un settore così difficile. Sicuramente non è la cosa più comune riuscire a costruire quello che ha costruito lei.

Io ho come la sensazione che tutte queste ragazzine gareggino tra di loro continuamente, perdendo di vista quella che è la vita vera. Quelli che sono gli obiettivi di una vita reale che praticamente gli sta sfuggendo di mano. Sono completamente indirizzate verso un obiettivo delle volte irraggiungibile. Io non voglio dire frasi fatte. Dico solo che innanzitutto bisognerebbe iniziare ad apprezzare quello che si ha. Bisognerebbe cominciare a fare paragoni non solo con le persone che stanno meglio di te, ma forse e soprattutto con le persone meno fortunate di noi da certi punti di vista. Anche per quanto riguarda la salute, che può sembrare così scontata e che invece è la cosa più preziosa al mondo. Già solo se ti svegli al mattino e riesci a fare tutto quello che vuoi fare, perché sei in salute e stai bene.

Sembra una cazzata invece è la cosa più importante del mondo. Quindi perché perdere di vista tutti questi obiettivi e inseguire qualcosa che fondamentalmente si chiama ricerca della felicità. Felicità che invece magari trova nelle piccole cose, nelle cose più semplici, più scontate.

È inaccettabile che una ragazzina così bella e purtroppo ce ne sono tante, si lamenti, sia triste, pianga perché ha l’ansia da prestazione, l’ansia di mostrarsi. Magari ha perso qualche follower, è scesa un pochino, adesso io  non lo so cosa le sia potuto accadere. Però ci rendiamo conto del disagio che questa ragazzina vive.

Uno: è impensabile che lo provi questo disagio per queste motivazioni, perché effettivamente sono troppo banali. Due: dall’altra parte preoccupa perché come lei ce ne sono tante. Basano la loro vita completamente su quello che è l’aspetto pubblico e social. Cadono poi in depressione e hanno questi momenti tristi.

Karina Cascella ha continuato facendo anche una battutina in merito alle critiche che potrebbe ricevere dopo questo post:

A molti sembrerò pesante, ad altri sembrerò la maestrina che vuole dare lezioni, sicuramente ognuno può avere il proprio pensiero. Magari sembrerò pesante anche a mia figlia, o sicuramente, a 12 anni è normale. Però la verità è che bisogna trasmettere più messaggi come questi. Più sostanza, meno apparenza. Purtroppo la situazione sta degenerando. Sarà una generazione di rimbambiti, che guarderanno soltanto e sempre il telefono e non avranno imparato a fare nulla l’indomani.

È una cosa allucinante questa di cui non ci preoccupiamo. Facciamo finta di niente, ma il futuro di questo mondo è in mano a questi ragazzi che in questo momento stanno tutto il giorno così. Ok, divertente, si passa il tempo, ci può stare, però ci deve essere anche dell’altro. Non dico che tutti i giovani sono così, attenzione. Però purtroppo una stragrande maggioranza è così come la ragazza che ha appena postato. O  si lamenta come la ragazza di cui ho appena postato la storia.

È una cosa veramente triste da una parte e dall’altra è preoccupante. Di lavoro vero e di sostanza io in giro vedo poco e niente. Non lo so se per voi è normale.

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