Melissa Satta ricorre alle vie legali dopo la rottura con Matteo Berrettini: “Senza parole, scioccata da quello che è successo”

L’ex velina ha pubblicato delle storie sul suo profilo Instagram e ha spiegato le ragioni per cui ha agito legalmente

Carola Febbraio 29, 2024

Negli scorsi giorni, Matteo Berrettini e Melissa Satta – dopo numerosi rumor – hanno annunciato la fine della loro relazione, che sarebbe dovuta ad una divergenza di vedute per quanto riguarda il loro futuro insieme: se, infatti, Melissa avrebbe voluto costruire una famiglia insieme al compagno, lui invece al momento non si sentirebbe pronto e per questo avrebbero preso la decisione di lasciarsi.

Dopo l’annuncio della rottura, sono comparsi diversi titoli di giornali che hanno imputato la fine della loro rottura ad una colpa di Melissa, che è stata definita “sex addict”. Stanca di queste illazioni, l’ex velina ha deciso di pubblicare un lungo messaggio sui social, con lo scopo di tutelare prima ancora che sé stessa, suo figlio:

Ed eccomi qua, ancora una volta costretta ad assumere la mia autodifesa dinanzi al tribunale dell’inquisizione mediatica, senza aver commesso nessun “crimine”,  né alcun comportamento connotato da riprovevolezza morale. Nulla! Questa volta la stampa (e mi scusino coloro che esercitano la professione giornalistica con consapevolezza, impegno e preparazione, se uso un termine che li accomuna a chi utilizza la carta stampata come mero esercizio di sciacallaggio sociale), a proposito della mia discussa “rottura” , non ha mancato di rendere più gustosa la notizia all’evidente fine di vendere qualche copia cartacea o di guadagnare qualche click in più, definendomi come “sex addicted”. Ora, sappiate che il solo dover scrivere di me stessa riportando una definizione che mi lacera profondamente richiede una enorme forza psichica perché mi sembra di trovarmi catapultata al banco degli imputati, costretta a difendermi in un sistema perverso nel quale non vige la presunzione di innocenza, ma quella di colpevolezza, per cui, in base a questo un onere probatorio al contrario – se non sarò in grado di provare fatti a mia discolpa – sarò ritenuta colpevole. Ho pensato più volte, e lo penso tuttora, di appartenere ad un mondo di persone a cui il destino ha riservato la fortuna di essere personaggi pubblici e di dover mettere in conto qualche inevitabile invasione nella mia vita privata, ma non è la prima volta che mi vedo costretta a difendermi da qualche pennivendolo che, al fine di stimolare la fantasia dei lettori più sensibili al tema, non manca di inventare storie piccanti sul mio conto, senza minimamente curarsi delle sofferenza causatemi come madre, prima che come donna e come persona. E non voglio strumentalizzare il sessismo quale combustibile per alimentare il mio sfogo, né voglio cedere alla facile tentazione di richiamare fatti di cronaca che quotidianamente vedono donne subire i gesti insani di qualche mente disturbata, ma credo che sia tempo che la stampa si assuma le proprie responsabilità e svolga il ruolo dell’informazione secondo i consueti canoni di verità e correttezza, evitando di trasmettere messaggi (in Internet si generano come una forma di virulenta epidemia) che possono sortire effetti devastanti nelle menti più labili.

La Satta ha quindi concluso il post dicendosi pronta ad andare fino in fondo e intervenire denunciando ogni forma di diffamazione nei suoi confronti:

Per questo motivo questa volta giuro a me stessa che non penserò all’episodio in questione come ad un semplice incidente di percorso sull’accidentato cammino della notorietà. No, questa volta sono decisa ad andare in fondo e denunciare qualunque ripugnante imbrattatore di giornali dovesse cedere alla tentazione di denigrami in maniera così immotivata e gratuita e di porre in pericolo la mia stessa incolumità personale! Scusatemi per lo sfogo ma credo che questa non sia una battaglia personale ma di una conquista di civiltà nei confronti del ruolo che l’informazione deve svolgere nella società al giorno d’oggi e delle responsabilità a cui deve essere richiamata.

 

 

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Un post condiviso da Melissa Satta (@melissasatta)

Melissa ha poi voluto spiegare ancora meglio la questione pubblicando alcune storie in merito sul suo profilo Instagram:

Mi trovo costretta a fare un video dopo un anno per difendermi da dei leoni da tastiera, che sono dei giornalisti che hanno scritto dei titoli allucinanti sulle testate online sia in Italia che all’estero, accusandomi e diffamandomi, scrivendo dichiarazioni che non sono mai state fatte da parte mia scrivendo dei termini offensivi e gravi e quindi sono qui ancora una volta a tutelare me, ma anche mio figlio. Per un anno ho preso secchiate di me*da per la mia relazione appena conclusa, è stato un anno pesantissimo, difficilissimo e adesso che la mia relazione è giunta al termine devo subire queste cose e io lo trovo inaccettabile, quindi ora prenderò veramente dei provvedimenti seri con il mio avvocato. Ricordo a tutti che prima di essere un personaggio pubblico io sono una donna e una mamma, di un bimbo di dieci anni che va a scuola, ha dei compagni con cui parla, che naviga su internet e che legge tutto quello che viene postato, perché purtroppo anche su internet è molto difficile limitare le informazioni che giungono ai nostri figli. Ancora una volta il mondo online ha mostrato il peggio di sé, non c’è un controllo, non c’è rispetto da parte delle persone che scrivono, ma essendo un personaggio pubblico ho sempre accettato il gossip, i paparazzi, gli articoli, purché siano fatti con buon senso, siano veritieri e rispettino dichiarazioni veramente fatte. Non accetto quando invece vengono scritte una marea di st*onzate, perché questa è la verità. Sono rimasta senza parole, sono veramente forse scioccata da quello che è successo, non pensavo si arrivasse a questo punto e non mi spiego perché. Cerco di essere sempre riservata, di usare i social nella maniera più carina possibile e di condividere quello che di bello mi succede e cerco di comportarmi come una persona normale, ma questo non viene apprezzato.

Ecco il video con le parole della Satta:

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