Uomini e Donne, Chiara Rabbi rivela di aver risentito Davide Donadei: “Siamo stati al telefono finché non sono arrivata a casa…”

L’ex corteggiatrice ha risposto ad una domanda dei fan

Valeria D'Ignoti Ottobre 28, 2022

Non sono giorni facili quelli che sta attraversando Chiara Rabbi.

Dopo la fine della lunga e sofferta relazione con Davide Donadei, conosciuto all’interno dello studio di Uomini e Donne, l’ex corteggiatrice sembrava stesse riprendendo in mano la sua vita. E in realtà ci stava anche riuscendo alla grande, trovando nuovamente la forza di reagire e godersi gli affetti più cari. Fino a quando, qualche sera fa, purtroppo ha passato un brutto momento.

Dopo aver trascorso un sabato sera in compagnia di amici tra cui anche Camilla Mangiapelo in un noto locale romano, Chiara stava facendo rientro a casa. Come lei stessa ha raccontato, la sua abitudine è di condividere il tragitto di casa in chiamata tramite il bluetooth dell’auto proprio con Camilla in modo tale da tenersi reciprocamente compagnia. Tutto procedeva per il verso giusto fino a quando una macchina, arrivata a grande velocità le ha tagliato la strada facendola finire nel guard rail, scappando, senza neppure fermarsi.

Per fortuna Chiara non ha avuto nessun danno fisico o problemi di grande entità. Ma è facilmente intuibile il grosso spavento e la paura che ha dovuto affrontare. A raccontare tutto di quei momenti è stata la diretta interessata attraverso il suo profilo Instagram. Ma non solo. Chiara Rabbi infatti ha raccontato inoltre anche chi è stata una delle prime persone che ha chiamato poco dopo il brutto momento: il suo ex Davide. Ecco quanto ha raccontato la romana:

Allora questa è la domanda più gettonata ma è giusto che io risponda. Sì, ci siamo sentiti. L’ho chiamato io la sera dell’incidente perché, non so nella confusione, nell’agitazione, io non trovato alcuni documenti della macchina. Io l’avevo fatta giù quindi proprio d’istinto ho alzato il telefono e l’ho chiamato. Erano le 5 e lui mi ha risposto subito e siamo stati al telefono fino a quando non sono tornata a casa e anzi. Mi fa pure ridere perché io poi, ad un certo punto, io gli stavo dicendo: “Mi serve questo, questo…” E lui mi fa: “Sì vabbè ma come stai? Vabbè devo venire?”. Sei a Milano, non devi venire, come fai? Non avevo dubbi su questo punto di vista, anche nei giorni successivi si è preoccupato ma mi avrebbe scritto comunque.

 

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