Valentina Vignali contro i commenti sessisti nello sport: “Patriarcato galoppante, perchè certe cose non le dite anche ai calciatori?”

L’ex concorrente del Gf 16 si è sfogata dopo aver ricevuto critiche per essersi truccata prima di disputare una partita di basket

Valeria D'Ignoti Agosto 16, 2022

Valentina Vignali è finita sotto accusa per aver giocato una partita di basket truccata.

Molto spesso, nella società odierna, il mondo femminile è preso di mira e attaccato in modo differente rispetto al mondo maschile. Soprattutto in determinati tipi di ambiti, che siano sportivi o lavorativi, fondati su un mondo spesso “sessista”. Ne sa qualcosa proprio l’influencer nata a Rimini, che di mestiere gioca anche a basket (suo primo amore e grande passione) che nelle scorse ore è stata criticata, da uomini e donne, per aver giocato truccata. Attraverso il suo profilo Instagram ha iniziato dicendo:

Raga, posso togliermi una curiosità? Secondo voi perché a qualcuno turba così tanto il fatto che io giochi truccata o comunque carina? Cioè incide sulla prestazione sportiva questa cosa? Si gioca meglio o peggio truccate? Non ho capito perché. Una che si sistema, si trucca, è un po’ più femminile, allora non è brava, non si impegna abbastanza, quello che fa non va bene. Cioè qual é il nesso tra le due cose?

I video in questione avevano anche la seguente didascalia:

Dopo il mio ultimo post e un po’ di commenti in direct (99% provenienti da uomini che come sport probabilmente fanno gli aperitivi) del calibro: “Buffona, ridicola, incapace e p***ana,(perché l’insulto sessista non ce lo metti?) cosa giochi a fare truccata ecc ecc”. Ne parliamo con calma perché voglio pareri. Ovviamente io blocco e mando tutti nel sottosopra perché manco i miei genitori mi dicevano certe robe, figuriamoci se me le faccio dire dagli sconosciuti. Però mi interessa sapere perché secondo voi la componente estetica nello sport femminile è ancora così importante oggi, quasi più della prestazione sportiva in sé? Patriarcato galoppante?

Valentina Vignali ha poi continuato facendo un paragone con il mondo dello sport. Spesso infatti, i calciatori ben curati, con capelli all’ultima moda, vengono addirittura presi di esempio, mentre per le donne come lei, si sentono bene a giocare una partita ben curate, truccate, sistemate, vengono invece prese di mira e accusate di non essere interessate allo sport:

Se il calciatore si fa il capello nuovo, si mette il gel, si fa tutto figo tipo Cristiano Ronaldo va bene, se una donna si trucca più carina per giocare, no. Perché le donne per essere considerate brave devono necessariamente essere dei maschiacci? Non possono essere carine mentre giocano? Cioè sudo uguale, corro uguale, difendo uguale. Non cambia niente. Perché sta cosa?

La cestista modella, grazie al suo sport e alla sua bravura, è riuscita a raggiungere grandissimi livelli. Come più volte condiviso da lei, deve tutto allo sport, dalla disciplina alla sua formazione. Ed ecco come ha concluso:

Ora, io non sono nessuno però se ogni giorno decine di persone mi scrivono che hanno ricominciato a giocare o che le loro figlie hanno iniziato a giocare perché hanno visto me, forse qualcosina a questo sport, in tutti questi anni, gliel’ho dato. Io voglio sognare, voglio vincere, voglio essere forte, ma voglio anche essere bella perché sono una donna e so fare entrambe le cose.

 

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