‘365 giorni’, Michele Morrone risponde alle durissime critiche ricevute dal film che lo vede protagonista

Emanuela Agosto 13, 2020

‘365 giorni’, Michele Morrone risponde alle durissime critiche ricevute dal film che lo vede protagonista

L’attore Michele Morrone è senz’altro tra i protagonisti più amati e discussi di questo periodo. A decretarlo come sex symbol mondiale ci ha pensato il film Netflix 365 giorni che a causa delle scene hot ha fatto molto discutere. E’ inoltre recente la notizia che vorrebbe il talento del Morrone non limitarsi solo al cinema, ma grazie al suo album di esordio, debuttare anche nella musica.

A difendere il lungometraggio tratto dal romando della scrittrice polacca Blanka Lipinska dalle critiche in questi mesi ci ha pensato proprio l’attore che ha rilasciato un’intervista a E!News ed ha ribadito come il film non inciti alla violenza sulle donne:

Penso sia importante ricordare che questo film si basa su un’opera di finzione. 365 Giorni era un libro di grande successo in Polonia, prima che fosse tramutato in un film. Quando il pubblico guarda un film, credo sappia che ciò che vede sullo schermo non è sempre reale. Ma il mio lavoro, in quanto attore, è fare in modo che lo sembri, creando un legame con Massimo, anche se è un mafioso. Mi fido del fatto che il pubblico sappia che questo film è fantasia. Talvolta guardiamo dei film e ci ritroviamo a fare il tifo per il cattivo. Però sappiamo che è un personaggio negativo che sta facendo cose sbagliate e che certamente il suo comportamento sarebbe inaccettabile nella vita vera.

Anzi ha rimarcato come sia giusto che il film susciti un dibattito sulla questione:

Capisco il problema, e sono contento che se ne parli. Penso però che si debba stare attenti a non limitare la creatività. Per questo motivo non direi di impedire la realizzazione di film come questo, incentrati sulla finzione, altrimenti che dire di quelli sulla guerra, i crimini, gli omicidi e, sì, le celebrate pellicole sulla mafia? Questo film non ha alcuna intenzione di minimizzare la realtà della violenza sessuale nel mondo. Non voglio che il pubblico pensi che un simile comportamento vada bene. Non va bene affatto. Penso sia un bene che il film susciti dibattito su queste problematiche, così da infondere più consapevolezza su di esse nella nostra società.

Infine ha anche puntualizzato che le scene di sesso del film non siano reali:

Non sono affatto reali. Molte persone mi hanno scritto dicendomi che credevano fosse reale, ma non lo sono. Sarebbe stato impossibile. Eppure, se sembrano reali vuol dire che siamo dei bravi attori.

E voi cosa ne pensate?

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