Alessandro Vannucci a IsaeChia.it: “Ho fatto il mio percorso a ‘Uomini e Donne’ avendo come punto di riferimento Giulia Cavaglià e mi dispiace non aver avuto il tempo di dimostrare l’altro mondo che c’è in me!”. E a proposito del suo rapporto con Manuel Galiano e Giulio Raselli…

Martina Aprile 19, 2019

Alessandro Vannucci sembrava avere tutte le carte in regole per conquistare il cuore della bella Giulia Cavaglià, e invece l’avventura del giovane toscano negli studi di Uomini e Donne si è già conclusa.

Un animo pacato e profondo che nasconde mille sfumature che non siamo riusciti a conoscere fino in fondo, un amore immenso per gli animali e la lettura, e una capacità di scegliere con cura e attenzione ogni parola per esprimere i suoi concetti, Alessandro è questo e molto di più e ce lo ha raccontato in un’intervista esclusiva a noi di IsaeChia.it in cui finalmente scopriamo qualcosa in più della sua persona e della sua avventura, seppur breve, nel dating show di Canale 5

Ciao Alessandro! Partiamo proprio dall’inizio: come mai hai scelto di partecipare a Uomini e Donne? Semplice curiosità o voglia di metterti in gioco davvero? Ciao ragazze! In realtà è andata così: mi è arrivato un messaggio su Instagram da parte della redazione per partecipare al programma e quando l’ho letto – dopo aver inizialmente riso – ho pensato: ‘Perché no?’. Sono consapevole di essere limitato nel tempo, come tutti, per questo invece che privarmi di un’esperienza preferisco aggiungerla al mio bagaglio personale. Mi ritengo poi una persona molto curiosa, e vivere un’esperienza in forte contrasto con la mia persona significa uscire dalla mia zona di comfort, questo per me da quando ho 23 anni rappresenta un modo per confrontarmi con un contesto diverso e un modo per crescere: per evolverci credo che sia necessario abbandonare il guscio vecchio per crearne uno nuovo. Qualcuno ha detto e scritto che sono andato lì per visibilità: la visibilità è una logica conseguenza dello schermo, ma si tratta anche di un elemento neutrale, nel senso che non sai che tipo di visibilità avrai. Si entra in quello studio con un valore pari a zero e dopo – a seconda di come una persona si comporta – questo valore può crescere o diminuire. All’interno di Uomini e Donne io non mi sono mai sentito di criticare l’esterna degli altri, dal momento che un’esterna rappresenta il modo che hai di corteggiare una ragazza, e io non mi sento nessun per mettere in discussione gli altri. Non nego che un certo tipo di visibilità non mi dispiace, tante persone mi hanno scritto e mi ha fatto molto piacere.

Con la tua presentazione hai colpito sia la conduttrice che il pubblico a casa per la tua dialettica semplice ma allo stesso tempo così corretta da risultare quasi atipica in quello studio. Cosa ha affascinato particolarmente di te, secondo la tua personale impressione? Onestamente scelgo le parole dallo stesso vocabolario che tutti abbiamo a disposizione, è un linguaggio semplice e lineare in realtà. Nietzsche diceva che la reale comunicazione non dipende dalla parola ma dalla modulazione di questa, e forse le pause, il tono pacato può contribuire a dare un certo fascino, questo è l’unica spiegazione che mi sono dato, altrimenti non saprei. Penso piuttosto che la curiosità sulla mia persona sia stata generata dallo spezzarsi di una catena che per un certo periodo di tempo ha proposto una serie di modelli molto simili tra loro. Quando la catena viene spezzata da qualcosa di unico (non mi piace parlare di diversità), in contrapposizione a questi prototipi, le persone ne rimangono incuriosite o affascinate.

Appena sei sceso non hai avuto dubbi: tra Giulia Cavaglià e Angela Nasti hai subito espresso la tua preferenza per la prima. Cosa ti ha colpito di Giulia? Poteva avere tutte le caratteristiche che tu cerchi in una ragazza? Uomini e Donne è un contesto in cui puoi conoscere davvero una persona. Io sono sceso al buio, ma avevo già visto Giulia in alcune foto su Internet, credo che sia davvero una bella ragazza, ma l’estetica non è tutto, quindi non posso dire – nemmeno adesso – se mi piacesse fino in fondo perché non l’ho conosciuta, se non in minima parte. Non so se lei potesse avere tutte le caratteristiche che io cerco in una persona, posto che non vado mai alla ricerca di una caratteristica in particolare, ma cerco piuttosto un’affinità, un’empatia, qualcosa che mi faccia stare bene. Ho espresso una preferenza nei suoi confronti perché io sono consapevole di essere una persona densa, a 19 anni (quelli di Angela, ndr) si ha bisogno di una leggerezza che io non so dare, o se non altro non so darla in maniera costante. A 24 anni si dà peso a cose diverse, ho scelto di conoscere una persona più in linea forse con la mia età. Io sono una persona che è cresciuta in fretta, ho interessi diversi, e ho fatto la mia scelta, scegliere comunque significa sempre anche escludere qualcosa, io ho scelto Giulia e Giulia mi sono tenuto. 

Dopo la prima uscita lei ti ha detto che ti vedeva più come un amico che come un ipotetico fidanzato, e dopo qualche nuovo tentativo ti ha eliminato. Cosa non è andato tra voi? Ti è dispiaciuto non aver avuto l’opportunità di farti conoscere meglio? Io sono consapevole di esser stato eccessivamente denso nei suoi confronti, mi rendo conto però – e di questo mi assumo la responsabilità – che tu in esterna ti muovi e a 3 metri da te hai 5 telecamere puntate addosso, e questo non mi ha lasciato una totale libertà di espressione. Mi sono sentito impacciato, non me. La malinconia fa parte di me, ma è stata confusa con la tristezza e purtroppo è un errore piuttosto comune, la malinconia rappresenta il mezzo attraverso il quale io mi rendo consapevole di alcune sfumature della realtà. Nei miei momenti malinconici sono solo più ricettivo e silenzioso, ma questo non significa essere triste. Ho trovato una grande affinità con Davide Di Geso, perché siamo effettivamente due bambini, forse non sono sembrato solare, ma io credo di esserlo. A me non ha dato fastidio l’eliminazione in sé, piuttosto mi fa stare male esser stato eliminato per una concezione sbagliata sulla mia persona, che si basa sì sull’unica esterna che io e Giulia abbiamo fatto, ma mi avrebbe fatto piacere avere del tempo per dimostrare l’altro mondo che mi appartiene, più solare, però insomma lei ha comunque dei tempi e lo accetto. Inizialmente mi sono opposto per farle capire proprio questo, che c’era ancora una parte di me che non aveva conosciuto e che mi avrebbe fatto piacere mostrarle, però ha ritenuto che non fosse il caso e me ne sono andato.

A primo impatto sei sembrato subito un corteggiatore atipico, e molto diverso dagli altri contendenti di Giulia. Cosa ne pensi di Manuel Galiano e Giulio Raselli? Cosa hanno di diverso da te? Giulio e Manuel non li ho conosciuti in modo approfondito quindi non posso entrare nello specifico. Con me si sono si sono comportati bene, sono stati gentili, ci siamo prestati diverse cose nei camerini, posso solo parlare bene di loro per come si sono comportati con me. Per quanto riguarda il loro modo di corteggiare credo che ogni persona debba essere libera di fare ciò che vuole, ogni persona si trova su un diverso livello di consapevolezza e agisce a seconda della consapevolezza che ha. Io non mi sento diverso da loro, tra l’altro preferisco dire che siamo tutti unici piuttosto che diversi, utilizzare il termine unico significa per me essere consapevole delle individualità di ciascuno di noi, essere consapevole di avere degli elementi distintivi ma altresì di essere tutti simili, di far parte tutti dello stesso gruppo, dell’essere umano.

Ami i cani, leggere e non sembri uno di molte parole: chi è davvero Alessandro, e quanto siamo riusciti a conoscere di te nello studio di Uomini e DonneIo credo che le persone abbiano conosciuto solo una piccolissima parte di me, anche perché lo spazio che ho avuto è stato davvero esiguo, appena sufficiente, ma questo era quello che volevo, Giulia era il mio punto di riferimento e sapevo che io dovevo corteggiare lei, motivo per cui non mi sono mai sentito di entrare nelle diatribe degli altri corteggiatori, anche perché la mia opinione sarebbe stata ininfluente. Io ho fatto il mio percorso avendo come punto di riferimento lei e nessun altro, questo significa che gli spazi per conoscermi sono stati pochi, ma credo che sia stato se non altro un percorso coerente. Io sono cresciuto in mezzo agli animali, ho avuto cani, gatti, tartarughe, pappagalli, ricci (ride, ndr), due cavalli, addirittura mia madre una volta salvò un cerbiatto, dagli animali ho imparato a comunicare più con i gesti che con le parole, motivo per cui sono uno non di troppe parole. Sono consapevole poi che parlare costa fatica, il linguaggio è la forma di comunicazione più utilizzata ma anche la più fraintesa, per questo scelgo le parole con cura, per cercare di comunicare nella maniera più precisa possibile il concetto che voglio esprimere. Ad ogni modo se qualcuno dice che so parlare molto bene, io sono consapevole invece di essere un pessimo comunicatore, spesso vengo frainteso soprattutto in amore. Certe cose inoltre in questo contesto ho preferito tenerle per me perché era comunque una prima esterna quella con Giulia, anche fuori preferisco prima capire se ci sarà una certa affinità con una persona, dopo di ché se si stabilisce un’empatia mi apro, sennò no, altrimenti renderei solo quella persona consapevole di cose che nemmeno le interessano.

Se avessi l’opportunità di tornare nel dating show di Canale 5, come tronista o corteggiatore, scenderesti nuovamente quelle scale? Io sono felice di aver partecipato e di aver fatto la mia esperienza, ma sono anche consapevole di non essere il tipo adatto a catturare l’attenzione del pubblico, io sfuggo a quelle dinamiche che la tv in questo periodo sta seguendo, quindi non credo che mi rivedrete presto qua e là. Inoltre io penso che una delle chiavi della felicità, che si compone di tanti momenti e frammenti, sia quella di vivere senza aspettative, motivo per cui non mi pongo nemmeno certi problemi.

Un caro saluto a tutta la redazione di IsaeChia.it e a tutti i suoi lettori, Alessandro.

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